In piazza la solidarietà alla rivolta in Usa!

Sabato la Firenze Antifascista sarà in Piazza della Repubblica alle ore 15.00 per “smascherare” l’operazione di sciacallaggio che Casa Pound, seppur con numeri ridicoli, sta cercando di mettere in atto con le cosiddette “mascherine tricolori”. Trasformeremo il presidio in un corteo fin sotto le finestre del Consolato USA in una giornata che in tutto il mondo sta assumendo il carattere di un appuntamento internazionale di lotta e solidarietà con le rivolte statunitensi.

L’omicidio di George Floyd è stato l’ennesimo abuso razzista e classista ai danni della comunità afroamericana. Oggi tanti sentono la necessità di dire la loro sul tema, di schierarsi, scendere in piazza e questo è positivo: ma la figura di George Floyd non è e non deve essere un paravento dietro cui coprirsi e attraverso la quale snaturare il messaggio che arriva da quelle piazze -per esempio- con inutili richiami alla non-violenza.

Vogliamo esser chiari: se oggi la questione vive nelle piazze e nei giornali di mezzo mondo, se oggi quell’omicidio non è “uno dei tanti”, lo dobbiamo solo ed esclusivamente alle fiamme che si sono alzate dal commissariato di Minneapolis e sono arrivate fin davanti la Casa Bianca, lo dobbiamo a chi ha deciso di rispondere e dire basta.

Noi saremo in piazza per manifestare sostegno e la solidarietà ad i milioni di statunitensi -proletari, sfruttati, discriminati- che hanno scelto di alzare la testa, nonostante il coprifuoco in oltre 25 capoluoghi americani, e alle migliaia che in queste ore stanno subendo arresti e nuove violenze della polizia e dei gruppi nazifascisti e suprematisti bianchi.

Attorno alla morte di George Floyd si è catalizzata la rabbia e lo sdegno di coloro che sulla propria pelle vivono le vessazioni e la violenza in cui il controllo di polizia è solo un anello della catena di sfruttamento, di ingiustizia, di discriminazione.

La prateria si è infiammata e ad esser messo in discussione è un intero sistema: anche per questo Trump ha detto di voler dichiarare gli Antifa “organizzazione terroristica” e su questo dobbiamo fare molta attenzione perché le “liste nere” a livello internazionale sono sempre state ridefinite proprio dalle spinte delle politiche USA.

Questo stesso sistema, di cui i fascisti non sono che un tassello, in Italia si materializza negli stessi metodi usati dalla polizia e nelle politiche sempre più reazionarie di Confindustria che sta determinando condizioni di sfruttamento sempre peggiori, dalle campagne, passando per la grande distribuzione e i servizi pubblici, fino alle fabbriche e ai cantieri.

L’immagine del ginocchio piantato sul collo di George Floyd non è un’uscita soggettiva del suo assassino, ma un preciso metodo di fermo cui anche la nostra polizia è addestrata e neanche ci devono stupire le immagini delle pattuglie che forzano i blocchi dei manifestanti: forse qualcuno si è già dimenticato dell’omicidio di Riccardo Magherini o dei caroselli coi blindati in mezzo alla gente, da Genova a Piazza San Giovanni a Roma il 15 Ottobre 2011?

Quante volte ci siamo poi sentiti chiamare con gli stessi appellativi che oggi Trump usa contro i manifestanti: teppisti, banditi, saccheggiatori, devastatori, terroristi…Noi lo ribadiamo: chi bombarda, preda e saccheggia le vite di milioni di persone sono loro, non chi lotta in strada. E se qualcuno ora si riprende e ridistribuisce ciò che gli viene negato, noi stiamo dalla loro parte.

Qua ancora la prateria non si è incendiata, ma quando accadrà i fascisti, gli intellettuali di “sinistra” e i benpensanti forse avranno altro di cui lamentarsi rispetto a due fioriere rotte…
Firenze Antifascista scende dunque in piazza perché combattere i fascisti, i razzisti, gli abusi di polizia e i padroni qua da noi è la miglior forma di solidarietà possibile con chi lotta con coraggio e rabbia al di là dell’Oceano.

In piazza la solidarietà alla rivolta in Usa!

In piazza la solidarietà alla rivolta in Usa!

LA PRATERIA è IN FIAMME! SOLIDARIETA’ ai-alle RIVOLTOSI/E!
MAKE RACISTS AFRAID AGAIN!

Firenze Antifascista

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