Fuori Casapound dalle Scuole! Fuori i fascisti da Firenze!

Ormai li conosciamo bene: i cosiddetti fascisti del terzo millennio di Casapound sono sempre alla disperata ricerca di una legittimazione istituzionale, che possa aiutarli a coprire il puzzo di violenza, di razzismo, di intolleranza, di malaffare che li contraddistingue.

E’ stato così quando 6 anni fa Saverio Di Giulio, il loro capetto a Firenze, dichiarò che nessun loro militante aveva mai visto né conosciuto Gianluca Casseri, fascista di Casapound e assassino efferato di due lavoratori senegalesi in piazza Dalmazia. E’ così oggi che i responsabili nazionali di Casapound negano di aver mai visto e conosciuto gli Spada di Ostia perché un appartenente a questa famiglia ha aggredito un giornalista. Ed è stato lo stesso nei numerosi casi di spaccio, di narcotraffico, di corruzione, così come nelle numerose aggressioni di cui membri e simpatizzanti di questa organizzazione si sono resi responsabili.

Certo i fascisti otterrebbero ben poco da questo punto di vista se non trovassero chi, per calcolo o per pura stupidità, li agevola in ogni modo. Pensiamo all’allora sindaco Renzi che prese subito per buona la dissociazione del Di Giulio su piazza Dalmazia e a tutta la casta giornalistica che gli andò immediatamente appresso. Pensiamo al pennivendolo Mentana, che dopo essere stato ospite a Casapound e aver certificato la loro democraticità non poteva fare altro che avallare la loro dissociazione dai clan di Ostia.

Bene, possiamo proprio dire che, almeno per una volta, gli è andata proprio male. Che cosa è successo? Alle ultime elezioni di istituto nel tecnico Calamandrei di Sesto Fiorentino è risultato eletto tra i quattro posti disponibili un rappresentante di una lista “blocco studentesco” che è la sigla giovanile di Casapound. Questo vuol dire che i fascisti dilagano a Sesto? Niente affatto! Il suddetto fascistello è stato votato come quarto semplicemente perché esisteva una sola lista concorrente che aveva 3 candidati, ed è stato votato sulla base del suo impegno espresso di “concentrarsi soltanto sui problemi della scuola”. E’ così che troppo spesso purtroppo succede: i fascisti guadagnano spazio approfittando del disorientamento e del vuoto politico generale molto più che per le loro capacità.

A conferma di questo, ecco che una volta eletto il fascistello si è trovato a corto di idee, e la prima iniziativa a cui ha pensato, in barba agli impegni presi, è stata di chiamare il suo capetto Di Giulio a parlare della proposta di legge sullo Ius Soli. L’intento l’ha messo nero su bianco proprio quest’ultimo su facebook lamentandosi di una mancata disponibilità al contraddittorio: fare salotto fingendo di litigare con un rappresentante del PD in modo da ottenere la tanto agognata patente di rispettabilità istituzionale da spendere a fini elettorali. Infatti dalle pagine di repubblica, pronta una volta di più a far da megafono ai fascisti, è stata strombazzata l’intenzione di Casapound di candidarsi per occupare poltrone in Palazzo Vecchio.

La richiesta è stata avallata dalla preside Maria Laura Simonini, che l’ha sottoscritta, salvo poi rifugiarsi, di fronte alle proteste che si sono subito sollevate da più parti, in insostenibili giustificazioni e concludere che l’assemblea non si potrà fare perché “la politica non deve entrare nelle scuole”.

La verità è però tutt’altra: l’assemblea non si farà perché la reazione degli antifascisti di Sesto e di Firenze è stata immediata e la Simonini ha capito di aver probabilmente sbagliato i suoi calcoli.

Un’ultima cosa vorremmo sottolineare rispetto a quanto dichiarato dalla preside. Sarebbe veramente bello che la politica rimanesse fuori delle scuole: intendiamo la politica della buona scuola di Renzi e del PD, del job act, dell’alternanza scuola lavoro, dei tagli, degli sbirri in classe, di cui i presidi sceriffo come lei si fanno esecutori. Sarebbe bello che la scuola insegnasse valori di solidarietà e condivisione e non inculcasse la competizione, la sopraffazione, la sottomissione verso i potenti. Sarà così senza dubbio in futuro. Per oggi ci accontentiamo che sia stato ribadito un concetto semplice ma fondamentale: nessuno spazio deve essere dato ai fascisti!

Per questo saremo in piazza il prossimo 16 dicembre, nell’anniversario della Strage di Piazza Dalmazia, per ricordare Samb e Diop e tutte le vittime dei fascisti, per combattere il fascismo di oggi in tutte le sue forme.

Firenze Antifascista

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