Giovedì 26 agosto 2021 h 20.30, assemblea di fronte ai cancelli della Gkn con l’area dei giuristi progressisti.

Per una legge antidelocalizzazione che non sia scritta sulle nostre teste, ma con le nostre teste. E a questo punto aggiungiamo: sia scritta alla faccia di Bonomi.

La proposta sulla legge la facciamo di fronte ai cancelli, per prepararci a difenderla nelle piazze. #insorgiamo

All’assemblea parteciperanno:
Associazione Nazionale Giuristi Democratici
Ce.In.G Centro studi di iniziativa giuridica Abd El Salam
Centro Studi Diritti e lavoro
Pierliuigi Panici (Giuristi Democratici e Comma 2)
Danilo Conte (Ceing, Centro Studi Diritti e Lavoro)
Piergiovanni Alleva (Università di Ancona)
Paolo Solimeno (Giuristi Democratici)
Massimo Capialbi (Giuristi Democratici)
Una giurista del telefono rosso di Pap
Con la collaborazione ulteriore di Alessandra Algostino (Università di Torino), Giovanni Orlandini (Università di Siena, Centro Studi Diritti e Lavoro), Silvia Ventura (Comma 2), Claudio De Flores (Università della Campania, Ceing)

Insorgiamo con i lavoratori GKN

Posted in GKN | Comments Off on Giovedì 26 agosto 2021 h 20.30, assemblea di fronte ai cancelli della Gkn con l’area dei giuristi progressisti.

Lo abbiamo detto dall’inizio: Gkn è una vertenza politica…

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Lo abbiamo detto dall’inizio: Gkn è una vertenza politica, Gkn è una vertenza generale. E oggi c’è una discussione politica sul tema delle delocalizzazioni.

Lo abbiamo detto dall’inizio: chi si concentra solo sulle modalità con cui siamo stati licenziati, si concentra sulla forma e non sulla sostanza. E oggi in troppi, a partire da Letta, si concentrano solo sulle modalità con cui siamo stati licenziati.

Lo abbiamo detto dall’inizio: chi parla di “caso specifico” Gkn si mette quasi sullo stesso piano di chi ci vuole chiudere. Ma soprattutto mette in pericolo tutti i lavoratori di questo paese. Perché nega implicitamente che siamo gli ultimi di una lunga serie e i primi di una ulteriore serie di chiusure e delocalizzazioni.

E oggi Bonomi, guarda caso, parla di Gkn come di un caso isolato e specifico.

Lo abbiamo detto sin dall’inizio: per vincere in Gkn bisogna cambiare i rapporti di forza nel paese. E se cambiano i rapporti di forza nel paese, non vince solo Gkn.

Per questo abbiamo dichiarato la necessità di insorgere.

E vi abbiamo chiamato a manifestare, a essere qua al presidio, a testimoniare un fatto: c’è un’azienda in assemblea permanente dove si potrebbe produrre in qualsiasi momento più e meglio di prima. E questa azienda vive oggi solo grazie alla mobilitazione delle lavoratrici, dei lavoratori e del territorio che è insorto in sua difesa.

Perchè di fronte alla delocalizzazione il Governo è impotente o complice. E l’impotenza alla lunga, comunque, è una forma di complicità.

Vi abbiamo chiamati e siete venuti. Ora iniziamo a muoverci noi.
Non possiamo essere ovunque ma per un lasso di tempo molto ristretto possiamo provare a essere in alcune delle principali città del paese. Si parte con Napoli il 3 settembre.

Vi chiediamo di esserci, di convergere su queste assemblee. Ringraziamo gli spazi che ci ospitano e che ci ospiteranno con la massima inclusione.

Verremo a raccontarvi di noi. Verremo ad ascoltare di voi. Verremo a discutere di quanto sia importante insorgere.

E vi diciamo anche che allo stato attuale le lettere di licenziamento ci potrebbero arrivare dalla quarta settimana di settembre. Ragione per cui, sabato 18 settembre, tenetevi liberi.

Assemblee col collettivo di fabbrica

Assemblee col collettivo di fabbrica

#insorgiamo

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GKN costruisce elicotteri in collaborazione con il governo italiano

contratto di fornitura di 21 elicotteri per la marina tedesca

contratto di fornitura di 21 elicotteri per la marina tedesca

È notizia diffusa stamani secondo cui #Gkn sta collaborando con il nostro governo a un contratto di fornitura di 21 elicotteri per la marina tedesca dal valore di 2,7 miliardi di euro.

Mentre i lavoratori e le lavoratrici non hanno notizie dal Mise e dall’azienda dall’ultimo tavolo di trattativa in prefettura del 4 agosto, viene fuori che Gkn è in partnership con il governo italiano e che continua ad usufruire di finanziamenti pubblici.

Se la volontà è veramente quella di fare terra bruciata intorno a queste aziende, lo si faccia interrompendo qualsiasi tipo di collaborazione o erogazione di fondi pubblici, anche nel settore della difesa!

Insorgiamo con i lavoratori GKN

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Abbiamo aperto un conto della Cassa di Resistenza dei lavoratori Gkn, con un IBAN per eventuali versamenti-donazioni.

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Abbiamo aperto un conto della Cassa di Resistenza dei lavoratori Gkn, con un IBAN per eventuali versamenti-donazioni.

L’abbiamo fatto in collaborazione con la Mag, cooperativa mutualistica finanziaria e autogestita, de La Comunità delle Piagge, presso Banca Etica di Firenze. Perché, indipendentemente dall’opinione che ognuno di noi ha degli strumenti con cui lottare contro il grande capitale, ci è sembrato giusto versare questi soldi su un conto che siamo sicuri non ha nessun tipo di legame con il fondo finanziario che ci ha chiusi, né con altri strumenti della grande finanza.

Come sapete, abbiamo atteso a fare questo passo. Il pericolo era che nella concitazione dei primi giorni, troppi intendessero la donazione alla cassa di resistenza come un atto di beneficenza. O peggio come un segno di difficoltà dell’assemblea permanente. Il presidio invece era ed è forte e organizzato, basandosi sul supporto dell’intero territorio, delle organizzazioni sindacali e dei solidali organizzati attorno alla pagina Insorgiamo con i lavoratori GKN .

Tra l’altro non ci poniamo l’obiettivo di raccogliere fondi tanto per raccoglierli. La cassa di resistenza è strettamente legata alle finalità della lotta e queste finalità si sono precisate meglio con lo sviluppo della lotta.

Con il crescere della cassa, valuteremo se ci saranno le condizioni e la chiarezza per procedere con forme di mutualismo operaio che ci permettano di avere ulteriore capacità di resistere nel tempo. Questa però è una discussione tutta da sviluppare.

Ribadiamo infine che la principale solidarietà la si esercita unendosi alla lotta, estendendola, insorgendo. Vi ringraziamo quindi per le donazioni che sappiamo arriveranno in abbondanza, ma continuiamo a raccomandarci: tenete le risorse anche per voi, per scioperare nel vostro luogo di lavoro, per volantinaggi dove vi trovate, per preparare i pullman per iniziative nazionali, per insorgere dove vi trovate.

Noi qua reggiamo se insieme #insorgiamo

Cassa di resistenza lavoratori GKN Firenze
IT 24 C 05018 02800 000017089491

Causale: donazione cassa di resistenza Gkn

PS la nostra è una lotta fatta di sguardi, corpi, abbracci…se potete passare fisicamente a fare la donazione direttamente al presidio, lo preferiamo sempre.

Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze

Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze

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I lavoratori e le lavoratrici Alitalia sono in lotta da mesi contro il progetto ITA che mette a repentaglio il futuro di migliaia di lavoratori diretti e dell’indotto.

Dalla pagina del comitato Tutti A Bordo – No al piano Ita

I lavoratori e le lavoratrici Alitalia sono in lotta da mesi contro il progetto ITA che mette a repentaglio il futuro di migliaia di lavoratori diretti e dell’indotto.

Per cambiare i rapporti di forza del paese, connettere le vertenze, estendere la solidarietà e rilanciare la lotta! #insorgiamo

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#11agostoInsorgiamo
Una delegazione del Comitato Tutti A Bordo – No al piano Ita ha partecipato l’11 agosto a sostegno e in solidarietà del Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze in lotta. Due giorni in cui abbiamo vissuto un’esperienza eccezionale; durante la manifestazione in piazza c’era veramente tanta bella gente, tanti lavoratori, studenti e gente semplice, una città raccolta intorno a questi 500 operai in lotta!

Il giorno dopo siamo stati ospitati nella fabbrica occupata, un’altra eccellenza industriale di questo Paese; da questa esperienza siamo tornati ancora più convinti che il futuro è nelle nostre mani, dobbiamo essere bravi e caparbi a convincere di ciò più persone possibili, ogni passo sarà un mattoncino verso un cambio generale di cui il Paese e tutte e tutti noi abbiamo necessariamente bisogno!

Se non lo facciamo noi non ci sarà nessuno dirigente o burocrate sindacale che lo farà al nostro posto, soprattutto perché andrà contro i suoi interessi materiali!

Nulla è ancora scritto!
#Insorgiamo #TuttiaBordo #noinonmolliamo #conognimezzonecessario

I lavoratori e le lavoratrici Alitalia sono in lotta da mesi contro il progetto ITA

I lavoratori e le lavoratrici Alitalia sono in lotta da mesi contro il progetto ITA

Insorgiamo con i lavoratori GKN

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“Tutta la Gallia è stata conquistata? No. Un piccolo villaggio resiste”.

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“Tutta la Gallia è stata conquistata? No. Un piccolo villaggio resiste”. E noi vi diciamo però che è il caso di provare a riconquistarla questa Gallia e poi di puntare anche alla capitale dell’Impero, Roma. (Grazie ancora una volta (Z)ZeroCalcare )

"Tutta la Gallia è stata conquistata? No. Un piccolo villaggio resiste".

“Tutta la Gallia è stata conquistata? No. Un piccolo villaggio resiste”.

1. Ritirare i licenziamenti ora. Continuità produttiva dello stabilimento. Non esiste salvezza individuale. Esiste un patrimonio collettivo da preservare.
2. Consiglio regionale qua davanti
3. Intervento di legge urgente. Nessuna legge scritta sulle nostre teste, ma scritta con le nostre teste. La legge la si scriva davanti alle fabbriche, la si sostenga nelle piazze. I giuristi democratici insorgano con noi.
4. La fabbrica può ripartire a produrre in qualsiasi momento più e meglio di prima. Il mondo accademico aiuti nello sviluppare le idee di miglioramento e riconversione avanzate dall’assemblea operaia.
5. Stellantis si esprima sul vantaggio di avere un fornitore che ha una posizione strategica rispetto agli stabilimenti in Italia. O viceversa si apra al più presto la discussione sull’ennesimo probabile disimpegno di Stellantis dall’Italia. E sull’ecatombe di posti di lavoro che si prepara nell’automotive. Gkn, Giannetti, Timken sono la prova del nove del futuro dell’automotive in Italia.
6. Si discuta realmente di cosa è la transizione ecologica del settore. Non si strumentalizzino i temi ambientali per giustificare un massacro sociale.

Dal villaggio non conquistato, partano le carovane per andare a tenere grandi assemblee pubbliche almeno nelle principali città da teneresi la prima settimana di settembre.

Se sfondano qua, sfondano dappertutto. E se si vince qua, il precedente è a favore di tutti.
Fatevi un favore, unitevi alla lotta.
#insorgiamo

Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze

Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze

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Buon ferragosto di lotta dallo stabilimento Gkn!

Se ancora non si fosse capito, noi siamo sempre qui, resistiamo e andiamo avanti uniti in questa battaglia, anche nei giorni di festa!
“Fino a che ce ne sarà…”

Video:
https://www.facebook.com/insorgiamoconilavoratorigkn/videos/962593594299036/

#insorgiamo

 

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Abbiamo letto di tutto dopo l’incontro al Mise del 4 agosto…

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Abbiamo letto di tutto dopo l’incontro al Mise del 4 agosto. Abbiamo atteso la manifestazione di mercoledì 11 agosto per tornare a fare il punto della situazione. Questo testo, lungo ma necessario, è stato approvato dall’assemblea dei lavoratori e si affianca a quanto già detto dal comunicato della Fiom ieri.

1. Sono ormai nove giorni che Gkn-Melrose si è presa qualche ora per valutare. Valutare cosa non si sa, visto che ha passato l’intero incontro con il Mise (Ministero dello Sviluppo Economico) del 4 agosto a ribadire che lo stabilimento di Firenze deve chiudere e i licenziamenti sono irreversibili. Il tavolo ministeriale ha quindi concesso tempo a chi problemi di tempo non ne ha.

Siamo noi ad avere sulla testa il conto alla rovescia della procedura di licenziamento: 75 giorni totali che si concludono il 22 di settembre.

Procedura attivata dalla stessa Melrose, in un modo che riteniamo illegittimo (su questo la Fiom ha giustamente fatto un articolo 28). Melrose userà questo tempo per fare quello che fa da almeno un anno: dissimulare ed elaborare la prossima tattica. Il loro scopo è chiaro e lo perseguiranno in ogni modo, costi quel che costi: lo smantellamento e la distruzione di 500 posti di lavoro, di uno stabilimento efficiente, produttivo e con commesse.

2. Il nostro obiettivo è diametralmente opposto: far ritirare i licenziamenti, salvaguardare la continuità produttiva dello stabilimento, l’intero patrimonio professionale e 500 posti di lavoro per il territorio. Per questo sono inaccettabili i licenziamenti ma lo è anche la cassa integrazione per cessazione d’attività. La morte è morte, anche quando è preceduta da una lunga agonia, magari con morfina.

3. Lo stesso Governo ha offerto a Melrose di valutare l’utilizzo di tredici settimane di cassa integrazione ordinaria. In questo caso, ci sarebbe il ritiro dei licenziamenti e non verrebbe accettata la cessazione d’attività.

Per chi come noi ha la spada di Damocle della procedura di licenziamento, sarebbero una momentanea boccata d’ossigeno. Con alcune specifiche, però: la cassa integrazione deve essere integrata economicamente dall’azienda, estesa a tutte le ditte in appalto, il presidio e l’assemblea permanente devono continuare. Tuttavia, non possiamo non rilevare come 13 settimane di cassa siano una proposta contraddittoria e insufficiente in bocca a un Governo.

Questa non è un’azienda in crisi. E l’ammortizzatore sociale dovrebbe servire a sostenere i cali di lavoro. Qua siamo invece di fronte a un fondo finanziario che ha deliberatamente organizzato la delocalizzazione dei volumi. La beffa è poi che queste settimane di cassa sarebbero completamente gratuite per Gkn. Altri soldi pubblici, quindi…

4. Non ci convince che queste tredici settimane siano state associate, nella narrazione del Governo e giornalistica, alla ricerca di un compratore privato.

Ciò che andrebbe invece scritto, narrato, spiegato è come in questo nostro paese il “compratore privato” e la “reindustrializzazione” si siano quasi sempre rivelati miraggi, bolle di sapone o peggio operazioni opache e perfino di dubbia legalità. Tra di noi ci sono diversi operai già licenziati dalla Electrolux di Scandicci nel 2005. Ricordano perfettamente la storia dell’immobiliarista che si presentò per un produttore di pannelli solari. Ricordano le fanfare sulla reindustrializzazione green dello stabilimento. Si potrebbe parlare di Ilva, Blutech (Fiat di Termini Imerese), Trw, Acciaierie di Piombino, Bekaert ecc. ecc. In alcuni casi i “nuovi proprietari” hanno intascato soldi pubblici, senza poi dare vita a nessuna ripresa produttiva.

Anzi, invitiamo tutti i giornalisti a ricontattare le lavoratrici e i lavoratori di queste vertenze e a farsele raccontare nuovamente.

Se il compratore privato c’è, esso deve essere nominato in maniera chiara e precisa ai tavoli tecnici. E anche in quel caso lo Stato dovrebbe fare da ponte con un intervento diretto, per tutelare la continuità produttiva dello stabilimento in caso il privato si smaterializzi. Cosa che è già successa decine e decine di volte.

5. Apprendiamo dai giornali che è in discussione una legge antidelocalizzazioni, sul modello francese, e che questa legge impatterebbe anche sul caso Gkn. Non sappiamo quanto la notizia sia vera o precisa. Se fosse confermata, consideriamo questo fatto un risultato delle lotte di questi giorni. Sarebbe anche un’ammissione implicita della necessità di un intervento legislativo di cui possano beneficiare tutti i lavoratori.

Ma proprio per questo questa legge non può essere scritta SULLE nostre teste. Deve essere scritta CON le nostre teste. E, se necessario, siamo pronti a scriverla nelle piazze.

Il modello francese, da quel che possiamo capire, non impedisce le delocalizzazioni ma semplicemente le procedurizza. Di certo non le fermeranno le sanzioni monetarie (e se sanzioni devono essere, non un misero 2% del fatturato…).
Anzi, si rischia di indicare come monetizzare le delocalizzazioni.

La vera sanzione per chi delocalizza è rendere indisponibile lo stabilimento e garantirne la continuità produttiva. La vera sanzione per Melrose è imporre intanto il ritiro della procedura di licenziamento e lasciare i lavoratori a carico dell’azienda.

6. Proprio per questo invitiamo tutti i singoli, associazioni, organizzazioni appartenenti all’area della giurisprudenza democratica a iniziare una discussione che ci aiuti a tradurre in linguaggio legislativo quanto questa nostra lotta va rivendicando. Siamo anche disponibili a organizzare una assemblea nazionale dell’area della giurisprudenza democratica qua davanti ai cancelli.

7. Ribadiamo la richiesta che il Consiglio regionale toscano si riunisca di fronte alla fabbrica con una sessione specifica, aperta alla cittadinanza e a nostri interventi di proposta, dove approfondire la mozione di indirizzo che lo stesso Consiglio regionale ha approvato il 20-7-‘21.

8. Per quanto già detto, riteniamo altamente ambiguo il termine “reindustrializzazione”. Per reindustrializzazione spesso si tende a indicare un processo di vendita del capannone vuoto e la ricerca di un privato che faccia ripartire la produzione qualsiasi sia il prodotto, con una completa riprofessionalizzazione del personale. Qua noi abbiamo linee nuove e potenzialmente le commesse. Ed è inverosimile che alla dispersione di un patrimonio industriale e storico di questa portata, possa subentrare un privato che da zero rifonda un’industria di tutt’altra natura. Per questo preferiamo il termine “riconversione” del prodotto. Abbiamo noi stessi progetti di miglioramento ambientale dello stabilimento, possiamo prototipare semiassi per la costruzione di mezzi pubblici per progetti di reale mobilità pubblica ed ecologica. Dotare lo stabilimento di pannelli fotovoltaici, sviluppare un centro di soluzioni ergonomiche da proporre alle aziende del settore o della zona, potenziare il nostro reparto costruzione macchinari: abbiamo sviluppato negli anni una visione nostra e dinamica di questo stabilimento. Fino a poco tempo fa il mondo accademico è stato a disposizione della proprietà aziendale: spesso sviluppando gratuitamente progetti i cui brevetti oggi rimangono a Gkn Melrose.

Facciamo appello ora, invece, allo stesso mondo accademico ad aprire un canale con noi per trasformare in progetti concreti tutte le intuizioni della nostra assemblea operaia.

9. Chiediamo che Stellantis torni ad assegnare allo stabilimento di Firenze le commesse che ci sono state sottratte. Chiediamo che metta in lista nera Gkn e che si esprima pubblicamente sul vantaggio competitivo di avere un fornitore provvisto di uno stabilimento a Firenze. Gkn Firenze, infatti, ha sempre avuto una posizione strategica nel servire gli stabilimenti italiani di Fiat, poi di Fca e poi di Stellantis. Il timore è che oggi venga meno lo stabilimento di Firenze perché l’intero gruppo Stellantis si prepara a un ulteriore disimpegno dall’Italia. I segnali non mancano: a Melfi si passa da due linee produttive a una, sembra che in Polonia venga costruito uno stabilimento in grado di replicare la produzione Sevel ed è notizia di questi giorni che Stellantis si è svincolata dal prestito pubblico che la impegnava a non chiudere stabilimenti o a delocalizzare la produzione. Il futuro di Gkn Firenze è la prova del nove del futuro dell’intero automotive in questo paese.

A coloro che obiettassero che oggi l’automotive va ridimensionato per ragioni di natura ambientale, vista la necessaria transizione all’elettrico rispondiamo che nel caso di Gkn Firenze la transizione all’elettrico non impatta direttamente la produzione, visto che i semiassi continuano ad esistere anche nelle macchine elettriche. In ogni caso, proprio perché siamo di fronte a una transizione complessiva del settore, questa va pianificata con un intervento pubblico e politico generale.

10. Il nostro è un invito a insorgere. Solo se cambiano i rapporti di forza generali nel paese, noi possiamo sperare di salvarci. E se noi vinciamo, cambiano i rapporti di forza a favore di tutto il mondo del lavoro. Questo nostro invito oggi si irradia da Firenze al resto del paese.

E’ un invito rivolto innanzitutto alle nostre organizzazioni sindacali e a tutti coloro che sono oppressi. Che il nostro “Insorgiamo” si trasformi in un moto generale di indignazione che vada oltre la nostra stessa vertenza e che si allarghi all’intero mondo del lavoro. Di una cosa siamo certi: Gkn Firenze non cadrà senza aver fatto di tutto per convocare una mobilitazione nazionale direttamente a Roma.

#insorgiamo

Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze

Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze

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Migliaia di persone in piazza della signoria

Lo sapevamo: chiamare un corteo l’11 di agosto a Firenze, in questa torbida estate, sarebbe stata una scommessa. Ma sapevamo anche che non è il momento di abbassare la guardia, che tutto il territorio che è insorto con noi fin dai primi istanti di questa lotta lo avrebbe fatto anche ad agosto.

Questa vertenza ha ormai da tempo travalicato i cancelli dello stabilimento, ieri sera lo abbiamo dimostrato ancora una volta.

“Avevano calcolato un agosto di rassegnazione ed isolamento con le città deserte e le piazze vuote… oggi iniziamo ad essere fuori dai loro calcoli.”
E questo è solo l’inizio!

#insorgiamo

Insorgiamo coi lavoratori Gkn

Corteo operaio GKN 11 Agosto 2021

Corteo operaio GKN 11 Agosto 2021

Corteo operaio GKN 11 Agosto 2021

Corteo operaio GKN 11 Agosto 2021

Corteo operaio GKN 11 Agosto 2021

Corteo operaio GKN 11 Agosto 2021

Corteo operaio GKN 11 Agosto 2021

Corteo operaio GKN 11 Agosto 2021

Corteo operaio GKN 11 Agosto 2021

Corteo operaio GKN 11 Agosto 2021

Corteo operaio GKN 11 Agosto 2021

Corteo operaio GKN 11 Agosto 2021

Corteo operaio GKN 11 Agosto 2021

Corteo operaio GKN 11 Agosto 2021

 

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Hanno calcolato tutto…

Hanno calcolato tutto. Hanno calcolato di aprire una procedura di licenziamento collettivo a luglio, in maniera tale che agosto diventasse la tomba di ogni nostra reazione. Hanno calcolato la nostra rassegnazione, il nostro isolamento, le nostre paure, le nostre fragilità.

Hanno calcolato che la nostra vertenza rimanesse piegata su sè stessa, come una pura questione tecnica in cui fossimo chiamati a co-gestire lo smantellamento della nostra fabbrica e la distruzione del nostro posto di lavoro. E ora hanno preso tempo al tavolo ministeriale – loro che problemi di tempo non ne hanno – per correggere il proprio calcolo e elaborare qualche nuova trappola.

E finchè siamo nel loro calcolo siamo solo numeri. Ma noi siamo orgoglio, rabbia, dignità.

Per questo siamo chiamati di nuovo a stupire. Nonostante il caldo, le ferie, agosto, decenni di sconfitte, nonostante tutti i loro calcoli, noi insorgiamo.

Mercoledì 11, h 20.30, Piazza della Signoria Firenze. Giorno della liberazione di Firenze, siamo di nuovo in piazza. Insieme all’Anpi.

Cosa si dirà il giorno dopo dipende anche da te. Il messaggio che arriverà all’intero paese dipende anche da te.
– Parlane, spiega, racconta cosa sta accadendo
– Segui le pagine, rilancia i post
– Fai girare l’evento facebook, se hai facebook
– Fai girare il volantino in jpeg sulle tue chat
– Scaricati il volantino e, se ne hai la possibilità, fai qualche copia cartacea da dare ai colleghi, ai vicini, al bar
– Fatti una foto con scritto #insorgiamo e la data della manifestazione e pubblicala. Invita chiunque a fare lo stesso
– Prendi contatto con la pagina Insorgiamo con i lavoratori GKN che sta organizzando l’attività dei solidali alla lotta

Mercoledì 11 agosto: se siete in casa, uscite. Se siete in zona, venite. Se potete venire da lontano, mettetevi in viaggio. Se siete in ferie, tornate. Se siete oppressi, insorgete.

Portate la voce, la voglia di saltare, di battere le mani. Portate la pelle d’oca e i brividi lungo la schiena. Portate la convinzione. Portate tamburi e fiati, perchè la brigata di sfondamento sonoro Snupo sta sempre in testa, prepara nuovi cori e nuove note che entrino nelle orecchie delle lavoratrici e dei lavoratori di questo paese.

Insorgiamo con i lavoratori GKN

Scaricati il volantino e, se ne hai la possibilità, fai qualche copia cartacea da dare ai colleghi, ai vicini, al bar

Scaricati il volantino e, se ne hai la possibilità, fai qualche copia cartacea da dare ai colleghi, ai vicini, al bar

Scaricati il volantino e, se ne hai la possibilità, fai qualche copia cartacea da dare ai colleghi, ai vicini, al bar

Scaricati il volantino e, se ne hai la possibilità, fai qualche copia cartacea da dare ai colleghi, ai vicini, al bar

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