“Tutta la Gallia è stata conquistata? No. Un piccolo villaggio resiste”.

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“Tutta la Gallia è stata conquistata? No. Un piccolo villaggio resiste”. E noi vi diciamo però che è il caso di provare a riconquistarla questa Gallia e poi di puntare anche alla capitale dell’Impero, Roma. (Grazie ancora una volta (Z)ZeroCalcare )

"Tutta la Gallia è stata conquistata? No. Un piccolo villaggio resiste".

“Tutta la Gallia è stata conquistata? No. Un piccolo villaggio resiste”.

1. Ritirare i licenziamenti ora. Continuità produttiva dello stabilimento. Non esiste salvezza individuale. Esiste un patrimonio collettivo da preservare.
2. Consiglio regionale qua davanti
3. Intervento di legge urgente. Nessuna legge scritta sulle nostre teste, ma scritta con le nostre teste. La legge la si scriva davanti alle fabbriche, la si sostenga nelle piazze. I giuristi democratici insorgano con noi.
4. La fabbrica può ripartire a produrre in qualsiasi momento più e meglio di prima. Il mondo accademico aiuti nello sviluppare le idee di miglioramento e riconversione avanzate dall’assemblea operaia.
5. Stellantis si esprima sul vantaggio di avere un fornitore che ha una posizione strategica rispetto agli stabilimenti in Italia. O viceversa si apra al più presto la discussione sull’ennesimo probabile disimpegno di Stellantis dall’Italia. E sull’ecatombe di posti di lavoro che si prepara nell’automotive. Gkn, Giannetti, Timken sono la prova del nove del futuro dell’automotive in Italia.
6. Si discuta realmente di cosa è la transizione ecologica del settore. Non si strumentalizzino i temi ambientali per giustificare un massacro sociale.

Dal villaggio non conquistato, partano le carovane per andare a tenere grandi assemblee pubbliche almeno nelle principali città da teneresi la prima settimana di settembre.

Se sfondano qua, sfondano dappertutto. E se si vince qua, il precedente è a favore di tutti.
Fatevi un favore, unitevi alla lotta.
#insorgiamo

Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze

Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze

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Buon ferragosto di lotta dallo stabilimento Gkn!

Se ancora non si fosse capito, noi siamo sempre qui, resistiamo e andiamo avanti uniti in questa battaglia, anche nei giorni di festa!
“Fino a che ce ne sarà…”

Video:
https://www.facebook.com/insorgiamoconilavoratorigkn/videos/962593594299036/

#insorgiamo

 

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Abbiamo letto di tutto dopo l’incontro al Mise del 4 agosto…

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Abbiamo letto di tutto dopo l’incontro al Mise del 4 agosto. Abbiamo atteso la manifestazione di mercoledì 11 agosto per tornare a fare il punto della situazione. Questo testo, lungo ma necessario, è stato approvato dall’assemblea dei lavoratori e si affianca a quanto già detto dal comunicato della Fiom ieri.

1. Sono ormai nove giorni che Gkn-Melrose si è presa qualche ora per valutare. Valutare cosa non si sa, visto che ha passato l’intero incontro con il Mise (Ministero dello Sviluppo Economico) del 4 agosto a ribadire che lo stabilimento di Firenze deve chiudere e i licenziamenti sono irreversibili. Il tavolo ministeriale ha quindi concesso tempo a chi problemi di tempo non ne ha.

Siamo noi ad avere sulla testa il conto alla rovescia della procedura di licenziamento: 75 giorni totali che si concludono il 22 di settembre.

Procedura attivata dalla stessa Melrose, in un modo che riteniamo illegittimo (su questo la Fiom ha giustamente fatto un articolo 28). Melrose userà questo tempo per fare quello che fa da almeno un anno: dissimulare ed elaborare la prossima tattica. Il loro scopo è chiaro e lo perseguiranno in ogni modo, costi quel che costi: lo smantellamento e la distruzione di 500 posti di lavoro, di uno stabilimento efficiente, produttivo e con commesse.

2. Il nostro obiettivo è diametralmente opposto: far ritirare i licenziamenti, salvaguardare la continuità produttiva dello stabilimento, l’intero patrimonio professionale e 500 posti di lavoro per il territorio. Per questo sono inaccettabili i licenziamenti ma lo è anche la cassa integrazione per cessazione d’attività. La morte è morte, anche quando è preceduta da una lunga agonia, magari con morfina.

3. Lo stesso Governo ha offerto a Melrose di valutare l’utilizzo di tredici settimane di cassa integrazione ordinaria. In questo caso, ci sarebbe il ritiro dei licenziamenti e non verrebbe accettata la cessazione d’attività.

Per chi come noi ha la spada di Damocle della procedura di licenziamento, sarebbero una momentanea boccata d’ossigeno. Con alcune specifiche, però: la cassa integrazione deve essere integrata economicamente dall’azienda, estesa a tutte le ditte in appalto, il presidio e l’assemblea permanente devono continuare. Tuttavia, non possiamo non rilevare come 13 settimane di cassa siano una proposta contraddittoria e insufficiente in bocca a un Governo.

Questa non è un’azienda in crisi. E l’ammortizzatore sociale dovrebbe servire a sostenere i cali di lavoro. Qua siamo invece di fronte a un fondo finanziario che ha deliberatamente organizzato la delocalizzazione dei volumi. La beffa è poi che queste settimane di cassa sarebbero completamente gratuite per Gkn. Altri soldi pubblici, quindi…

4. Non ci convince che queste tredici settimane siano state associate, nella narrazione del Governo e giornalistica, alla ricerca di un compratore privato.

Ciò che andrebbe invece scritto, narrato, spiegato è come in questo nostro paese il “compratore privato” e la “reindustrializzazione” si siano quasi sempre rivelati miraggi, bolle di sapone o peggio operazioni opache e perfino di dubbia legalità. Tra di noi ci sono diversi operai già licenziati dalla Electrolux di Scandicci nel 2005. Ricordano perfettamente la storia dell’immobiliarista che si presentò per un produttore di pannelli solari. Ricordano le fanfare sulla reindustrializzazione green dello stabilimento. Si potrebbe parlare di Ilva, Blutech (Fiat di Termini Imerese), Trw, Acciaierie di Piombino, Bekaert ecc. ecc. In alcuni casi i “nuovi proprietari” hanno intascato soldi pubblici, senza poi dare vita a nessuna ripresa produttiva.

Anzi, invitiamo tutti i giornalisti a ricontattare le lavoratrici e i lavoratori di queste vertenze e a farsele raccontare nuovamente.

Se il compratore privato c’è, esso deve essere nominato in maniera chiara e precisa ai tavoli tecnici. E anche in quel caso lo Stato dovrebbe fare da ponte con un intervento diretto, per tutelare la continuità produttiva dello stabilimento in caso il privato si smaterializzi. Cosa che è già successa decine e decine di volte.

5. Apprendiamo dai giornali che è in discussione una legge antidelocalizzazioni, sul modello francese, e che questa legge impatterebbe anche sul caso Gkn. Non sappiamo quanto la notizia sia vera o precisa. Se fosse confermata, consideriamo questo fatto un risultato delle lotte di questi giorni. Sarebbe anche un’ammissione implicita della necessità di un intervento legislativo di cui possano beneficiare tutti i lavoratori.

Ma proprio per questo questa legge non può essere scritta SULLE nostre teste. Deve essere scritta CON le nostre teste. E, se necessario, siamo pronti a scriverla nelle piazze.

Il modello francese, da quel che possiamo capire, non impedisce le delocalizzazioni ma semplicemente le procedurizza. Di certo non le fermeranno le sanzioni monetarie (e se sanzioni devono essere, non un misero 2% del fatturato…).
Anzi, si rischia di indicare come monetizzare le delocalizzazioni.

La vera sanzione per chi delocalizza è rendere indisponibile lo stabilimento e garantirne la continuità produttiva. La vera sanzione per Melrose è imporre intanto il ritiro della procedura di licenziamento e lasciare i lavoratori a carico dell’azienda.

6. Proprio per questo invitiamo tutti i singoli, associazioni, organizzazioni appartenenti all’area della giurisprudenza democratica a iniziare una discussione che ci aiuti a tradurre in linguaggio legislativo quanto questa nostra lotta va rivendicando. Siamo anche disponibili a organizzare una assemblea nazionale dell’area della giurisprudenza democratica qua davanti ai cancelli.

7. Ribadiamo la richiesta che il Consiglio regionale toscano si riunisca di fronte alla fabbrica con una sessione specifica, aperta alla cittadinanza e a nostri interventi di proposta, dove approfondire la mozione di indirizzo che lo stesso Consiglio regionale ha approvato il 20-7-‘21.

8. Per quanto già detto, riteniamo altamente ambiguo il termine “reindustrializzazione”. Per reindustrializzazione spesso si tende a indicare un processo di vendita del capannone vuoto e la ricerca di un privato che faccia ripartire la produzione qualsiasi sia il prodotto, con una completa riprofessionalizzazione del personale. Qua noi abbiamo linee nuove e potenzialmente le commesse. Ed è inverosimile che alla dispersione di un patrimonio industriale e storico di questa portata, possa subentrare un privato che da zero rifonda un’industria di tutt’altra natura. Per questo preferiamo il termine “riconversione” del prodotto. Abbiamo noi stessi progetti di miglioramento ambientale dello stabilimento, possiamo prototipare semiassi per la costruzione di mezzi pubblici per progetti di reale mobilità pubblica ed ecologica. Dotare lo stabilimento di pannelli fotovoltaici, sviluppare un centro di soluzioni ergonomiche da proporre alle aziende del settore o della zona, potenziare il nostro reparto costruzione macchinari: abbiamo sviluppato negli anni una visione nostra e dinamica di questo stabilimento. Fino a poco tempo fa il mondo accademico è stato a disposizione della proprietà aziendale: spesso sviluppando gratuitamente progetti i cui brevetti oggi rimangono a Gkn Melrose.

Facciamo appello ora, invece, allo stesso mondo accademico ad aprire un canale con noi per trasformare in progetti concreti tutte le intuizioni della nostra assemblea operaia.

9. Chiediamo che Stellantis torni ad assegnare allo stabilimento di Firenze le commesse che ci sono state sottratte. Chiediamo che metta in lista nera Gkn e che si esprima pubblicamente sul vantaggio competitivo di avere un fornitore provvisto di uno stabilimento a Firenze. Gkn Firenze, infatti, ha sempre avuto una posizione strategica nel servire gli stabilimenti italiani di Fiat, poi di Fca e poi di Stellantis. Il timore è che oggi venga meno lo stabilimento di Firenze perché l’intero gruppo Stellantis si prepara a un ulteriore disimpegno dall’Italia. I segnali non mancano: a Melfi si passa da due linee produttive a una, sembra che in Polonia venga costruito uno stabilimento in grado di replicare la produzione Sevel ed è notizia di questi giorni che Stellantis si è svincolata dal prestito pubblico che la impegnava a non chiudere stabilimenti o a delocalizzare la produzione. Il futuro di Gkn Firenze è la prova del nove del futuro dell’intero automotive in questo paese.

A coloro che obiettassero che oggi l’automotive va ridimensionato per ragioni di natura ambientale, vista la necessaria transizione all’elettrico rispondiamo che nel caso di Gkn Firenze la transizione all’elettrico non impatta direttamente la produzione, visto che i semiassi continuano ad esistere anche nelle macchine elettriche. In ogni caso, proprio perché siamo di fronte a una transizione complessiva del settore, questa va pianificata con un intervento pubblico e politico generale.

10. Il nostro è un invito a insorgere. Solo se cambiano i rapporti di forza generali nel paese, noi possiamo sperare di salvarci. E se noi vinciamo, cambiano i rapporti di forza a favore di tutto il mondo del lavoro. Questo nostro invito oggi si irradia da Firenze al resto del paese.

E’ un invito rivolto innanzitutto alle nostre organizzazioni sindacali e a tutti coloro che sono oppressi. Che il nostro “Insorgiamo” si trasformi in un moto generale di indignazione che vada oltre la nostra stessa vertenza e che si allarghi all’intero mondo del lavoro. Di una cosa siamo certi: Gkn Firenze non cadrà senza aver fatto di tutto per convocare una mobilitazione nazionale direttamente a Roma.

#insorgiamo

Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze

Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze

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Migliaia di persone in piazza della signoria

Lo sapevamo: chiamare un corteo l’11 di agosto a Firenze, in questa torbida estate, sarebbe stata una scommessa. Ma sapevamo anche che non è il momento di abbassare la guardia, che tutto il territorio che è insorto con noi fin dai primi istanti di questa lotta lo avrebbe fatto anche ad agosto.

Questa vertenza ha ormai da tempo travalicato i cancelli dello stabilimento, ieri sera lo abbiamo dimostrato ancora una volta.

“Avevano calcolato un agosto di rassegnazione ed isolamento con le città deserte e le piazze vuote… oggi iniziamo ad essere fuori dai loro calcoli.”
E questo è solo l’inizio!

#insorgiamo

Insorgiamo coi lavoratori Gkn

Corteo operaio GKN 11 Agosto 2021

Corteo operaio GKN 11 Agosto 2021

Corteo operaio GKN 11 Agosto 2021

Corteo operaio GKN 11 Agosto 2021

Corteo operaio GKN 11 Agosto 2021

Corteo operaio GKN 11 Agosto 2021

Corteo operaio GKN 11 Agosto 2021

Corteo operaio GKN 11 Agosto 2021

Corteo operaio GKN 11 Agosto 2021

Corteo operaio GKN 11 Agosto 2021

Corteo operaio GKN 11 Agosto 2021

Corteo operaio GKN 11 Agosto 2021

Corteo operaio GKN 11 Agosto 2021

Corteo operaio GKN 11 Agosto 2021

 

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Hanno calcolato tutto…

Hanno calcolato tutto. Hanno calcolato di aprire una procedura di licenziamento collettivo a luglio, in maniera tale che agosto diventasse la tomba di ogni nostra reazione. Hanno calcolato la nostra rassegnazione, il nostro isolamento, le nostre paure, le nostre fragilità.

Hanno calcolato che la nostra vertenza rimanesse piegata su sè stessa, come una pura questione tecnica in cui fossimo chiamati a co-gestire lo smantellamento della nostra fabbrica e la distruzione del nostro posto di lavoro. E ora hanno preso tempo al tavolo ministeriale – loro che problemi di tempo non ne hanno – per correggere il proprio calcolo e elaborare qualche nuova trappola.

E finchè siamo nel loro calcolo siamo solo numeri. Ma noi siamo orgoglio, rabbia, dignità.

Per questo siamo chiamati di nuovo a stupire. Nonostante il caldo, le ferie, agosto, decenni di sconfitte, nonostante tutti i loro calcoli, noi insorgiamo.

Mercoledì 11, h 20.30, Piazza della Signoria Firenze. Giorno della liberazione di Firenze, siamo di nuovo in piazza. Insieme all’Anpi.

Cosa si dirà il giorno dopo dipende anche da te. Il messaggio che arriverà all’intero paese dipende anche da te.
– Parlane, spiega, racconta cosa sta accadendo
– Segui le pagine, rilancia i post
– Fai girare l’evento facebook, se hai facebook
– Fai girare il volantino in jpeg sulle tue chat
– Scaricati il volantino e, se ne hai la possibilità, fai qualche copia cartacea da dare ai colleghi, ai vicini, al bar
– Fatti una foto con scritto #insorgiamo e la data della manifestazione e pubblicala. Invita chiunque a fare lo stesso
– Prendi contatto con la pagina Insorgiamo con i lavoratori GKN che sta organizzando l’attività dei solidali alla lotta

Mercoledì 11 agosto: se siete in casa, uscite. Se siete in zona, venite. Se potete venire da lontano, mettetevi in viaggio. Se siete in ferie, tornate. Se siete oppressi, insorgete.

Portate la voce, la voglia di saltare, di battere le mani. Portate la pelle d’oca e i brividi lungo la schiena. Portate la convinzione. Portate tamburi e fiati, perchè la brigata di sfondamento sonoro Snupo sta sempre in testa, prepara nuovi cori e nuove note che entrino nelle orecchie delle lavoratrici e dei lavoratori di questo paese.

Insorgiamo con i lavoratori GKN

Scaricati il volantino e, se ne hai la possibilità, fai qualche copia cartacea da dare ai colleghi, ai vicini, al bar

Scaricati il volantino e, se ne hai la possibilità, fai qualche copia cartacea da dare ai colleghi, ai vicini, al bar

Scaricati il volantino e, se ne hai la possibilità, fai qualche copia cartacea da dare ai colleghi, ai vicini, al bar

Scaricati il volantino e, se ne hai la possibilità, fai qualche copia cartacea da dare ai colleghi, ai vicini, al bar

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Mercoledì 11 Agosto 2021 Ancora in piazza coi lavoratori GKN

Mercoledì 11 agosto, concentramento h 20.30 in Piazza della Signoria, lato Arengario.
#insorgiamo

Ancora in piazza coi lavoratori GKN

Ancora in piazza coi lavoratori GKN

Non crediamo ci sia nessuna apertura da parte di Melrose. Ma solo un tentativo di prendere tempo, di valutare come sottrarsi alla pressione mediatica e di gettare gli ingranaggi in una mobilitazione che non accenna a fermare la propria espansione.

L’azienda ha ribadito più volte l’irreversibilità della distruzione dello stabilimento. E a maggior ragione la mobilitazione non deve rallentare di un millimetro il proprio cammino. Al contrario. E’ proprio di fronte a queste manovre che deve riemergere con più forza la nostra determinazione.
Il punto rimane il ritiro dei licenziamenti e la continuità produttiva dello stabilimento. Qualsiasi altra proposta regge se subordinata a questa prospettiva e allo sviluppo della nostra mobilitazione. Fuori dalla mobilitazione non c’è salvezza.

Le decisioni, le mail, le affermazioni di Gkn-Melrose sono uno schiaffo all’intero territorio, uno schiaffo a tutti coloro che sono insorti in difesa dello stabilimento. E siamo chiamati tutti a reagire. E a farlo l’11 agosto sera, nella giornata della liberazione di Firenze.

Da un lato un fondo finanziario che reclama uno stabilimento per distruggerlo e incassare il rialzo borsistico. Da un lato un intero territorio a guardia di 500 posti di lavoro, di uno stabilimento costruito da decenni di storia operaia e professionalità.

Gli avvocati faranno le valutazioni legali. Noi qua possiamo fare altre valutazioni: quelle sulla legittimità sociale. E la legittimità sociale in questa vicenda sta da una parte, è partigiana. Sta dalla parte della lotta Gkn e di tutti i solidali. La piena giustizia si realizza laddove legittimità e legalità finiscono per coincidere. Ricordiamolo: prima di essere chiamati liberatori, i partigiani furono chiamati banditi.

Alla Gkn non sono solo in gioco 500 posti di lavoro. Si gioca il nostro futuro. Perché se sfondano lì, in una fabbrica grande, sindacalmente consapevole e organizzata, sfondano dappertutto. Perché quanto accaduto in Gkn è il risultato di decenni di attacchi al mondo del lavoro: in Gkn licenziamenti in tronco, per altri sono stati i contratti precari, lo staff leasing, finte partite Iva e perfino il lavoro in nero. E l’esito della lotta Gkn può aprire la possibilità di rimettere in discussione tutto questo.

Perché senza un cambiamento dei rapporti di forza generali nel paese, la lotta Gkn non vince. E, se vince, crea un precedente prezioso per tutti.

Per questo, Firenze, ti chiamiamo di nuovo in piazza. Insieme a tutti coloro che vorranno raggiungerci dal resto della Regione e perfino d’Italia. Al fianco e insieme all’Anpi, l’Associazione Nazionale Partigiani, che è parte integrante e orgoglio di questa nostra vecchia e nuova lotta partigiana.
Nonostante agosto, il caldo, le ferie, la stanchezza, torniamo a insorgere. Con orgoglio, rabbia e dignità. L’abbiamo già fatto anni fa. Suoniamo la Martinella, perché c’è da andare in guerra e liberarsi

Mercoledì 11 agosto, concentramento h 20.30 in Piazza della Signoria, lato Arengario.

#insorgiamo

Link evento del Collettivo di Fabbrica GKN e del gruppo di supporto Insorgiamo coi Lavoratori GKN: https://fb.me/e/156LnsUAc

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Che giornata, anche oggi, con Firenze circondata da tre presidi diffusi in città, poi uniti in un corteo spontaneo…

Avanti la Firenze che lotta per un futuro migliore!

Avanti la Firenze che lotta per un futuro migliore!

Che giornata, anche oggi, con Firenze circondata da tre presidi diffusi in città, poi uniti in un corteo spontaneo che ha portato tutta la sua voce fuori dalla prefettura dove si giocava un altra tappa di questa marcia che, passo dopo passo, ha il sapore del riscatto e della libertà.

Firenze, ti sei liberata insorgendo l’11 agosto di tanti anni fa.
Firenze, ti aspettiamo in piazza lo stesso giorno, sotto lo stesso grido: #Insorgiamo.

Avanti lavoratori e lavoratrici #Gkn!
Avanti Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze !
Avanti la Firenze che lotta per un futuro migliore!

Insorgiamo con i lavoratori GKN

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Ieri sera gli operai Gkn sono stati invitati alla festa del PD a Limite.

Non ci siamo tirati indietro e abbiamo comunque voluto portare la nostra voce critica per ribadire che la chiusura dello stabilimento non è un fulmine a ciel sereno ma il frutto delle politiche di smantellamento delle tutele per i lavoratori: oggi ci interessa dire che le leggi ingiuste ce le vogliamo lasciare dietro le spalle e rivendicare tutta la legittimità di questa lotta.

Qui il video dell’intervento
https://www.facebook.com/insorgiamoconilavoratorigkn/videos/4657949674215195/

Siamo giunti al limite, #insorgiamo

Insorgiamo con i lavoratori GKN

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Remixiamola fino a che ce ne sarà.

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Questa estate il tormentone lo lanciamo noi. Versione rock old school (un po’ trash, ma con ampi margini di peggioramento). #insorgiamo

Video:
https://www.facebook.com/coordinamentogknfirenze/videos/4280323612045830/

Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze

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Ulteriori puntualizzazioni sulla solidarietà verso la lotta Gkn.

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Ulteriori puntualizzazioni sulla solidarietà verso la lotta Gkn.

Con agosto la lotta entra in una nuova fase. Siamo chiamati a un ulteriore salto di qualità, anche nell’organizzazione della rete di solidarietà.

La solidarietà verso la vertenza Gkn si compone di due piani. C’è una solidarietà “centrale” fatta di risorse che affluiscono al presidio e lo rafforzano. E ce n’è una “periferica”, fatta di realtà politiche, sociali, sindacali che contribuiscono a estendere questa mobilitazione, a “insorgere”.

La solidarietà “centrale” è ancora fortissima. Quella “periferica” deve crescere di intensità.

I due piani si devono alimentare. E alimentandosi coltivano speranze di vittoria. Perché la lotta Gkn vince se cambiano i rapporti di forza generali. E se questo accade, non vince solo Gkn. Viceversa, se sfondano qua, sfondano dappertutto.

Per questo lo ribadiamo: fatevi un favore, unitevi alla lotta.

Il piano solidaristico diretto, fatto di collette, donazioni, iniziative, presenze al presidio, è importante. Ne abbiamo ricevuto tanto. E ne approfittiamo per un ringraziamento collettivo. Dovrà continuare e strutturarsi ancora di più in questo mese di agosto.

Questa attività di solidarietà è quella più diretta, più tangibile, più facilmente intuibile. Porta con sé però un possibile fraintendimento: si rischia di scambiare la “resistenza” per “assistenza”. Noi non vogliamo “assistenza”. Sarebbe egoistico anche solo pensarlo: siamo in milioni ad avere perso il lavoro, ad averlo precario, in nero, finto autonomo. Non si comprende perché l’operaio Gkn dovrebbe ricevere “più assistenza” di altri. L’aiuto che riceviamo è funzionale alla nostra resistenza. E la nostra resistenza apre la possibilità di estendere la lotta. E di vincere per tutti. Tutto si tiene.

Per questo alcune indicazioni pratiche:

1. Abbiamo creato lo Sportello Unico di Solidarietà e Assistenza. Coordina e raggruppa tutte le offerte solidaristiche che abbiamo ricevuto e quelle che riceveremo. Risponde alla mail solidarieta.gknfir@gmail.com .

Se non ci avete già contattato e avete iniziative solidaristiche da proporci, scrivete qua (donazioni, cene, mutualismo, attività per famiglie e bambini ecc.). Alla mail cercheremo di raggruppare le numerose proposte che ci avete fatto.

2. Sulla cassa di resistenza: abbiamo ricevuto numerose donazioni direttamente al presidio. Vi ringraziamo. Non abbiamo lanciato una raccolta fondi generale e nazionale, magari attraverso un iban. Forse lo faremo. In caso lo comunicheremo.

Anche in quel caso però vogliamo ribadire una raccomandazione: curate anche la “vostra” cassa di resistenza. Il primo contributo che vi chiediamo sarà quello di scioperare, prepararsi a fare macchinate, pullman. Coltivate e conservate le energie e le risorse per praticare l’estensione della lotta dove vi trovate e/o dove ci daremo appuntamento.

3. La solidarietà attorno alla Gkn è organizzata da una molteplicità di soggetti, a partire dalle organizzazioni sindacali, dalla Fiom, dalle categorie Cgil, da settori del sindacalismo di base, Arci, Anpi, Anpas ecc.

La campagna “Insorgiamo” portata avanti dal gruppo di supporto dei solidali si organizza attorno alla pagina Insorgiamo con i lavoratori GKN. Vi invitiamo a seguirla, a diffonderla e a rivolgere direttamente richieste sulle attività solidali.

4. Per proporre eventi, iniziative, cene, dibattiti, trasferte vi consigliamo di non scrivere solo alla pagina del Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze ma anche alla pagina Insorgiamo con i lavoratori GKN e all’indirizzo collettivo.gkn.firenze@gmail.com

5. La viralità sui social non sostituisce e non sostituirà la presenza fisica. Ma comunque praticatela: usate l’hashtag #insorgiamo, fate conoscere le nostre idee, le pagine, i post.

Quante volte abbiamo sentito queste parole e quante volte ci sono suonate vuote: “organizzatevi, perchè avremo bisogno di tutta la nostra forza”. Oggi per noi risuonano piene di significato.

Ai cancelli di Gkn si resiste, ma la lotta la si vince nel paese.

Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze

Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze

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