Non è questa la città che vogliamo!

Sta girando in queste ore su diversi canali un video che ritrae due prodi agenti in borghese della polizia municipale mentre fermano un pericoloso venditore ambulante, reo, udite udite, di aver disturbato i clienti di un ristorante vicino Ponte Vecchio.
Un Sindaco che tratta qualsiasi dinamica come un problema di ordine pubblico, atteggiandosi a sceriffo, facendosi portavoce presso il governo della richiesta di sempre maggiori strumenti di repressione, non puó che determinare un clima del genere.

Tutto ciò che non risulta compatibile con il concetto di “decoro” viene identificato come elemento da allontanare: lo stesso concetto che ha portato alla chiusura del sagrato di Santo Spirito e di altre piazze, alle “zone rosse”, degli sgomberi degli spazi sociali, la stessa logica che sottende al daspo che esso sia allo stadio o esteso a tutta la città.
Siamo ansiosi di sapere cosa dirà il Sindaco di questo ennesimo e eroico intervento: immagini, suoni, urla e atteggiamenti troppo simili a quelle che ripresero l’uccisione di Riccardo Magherini ad opera dei Carabinieri per non riaprire quella ferita in una città che non ha mai smesso di ricordarlo.

Immagini molto simili a quelle che portarono alla morte di George Floyd e portarono anche a Firenze centinaia di persone sotto il consolato statunitense: oggi Nardella non si indigna?
I soliti agenti della squadretta antidegrado che, non paghi di sequestrare la merce ai venditori ambulanti e multare chi osa sedersi su un sagrato, si sentono legittimati ad aggredire lavoratori indifesi, certi dell’impunità che gli verrà fornita dallo scudo della “legalità” di cui Nardella ama tanto parlare.
La solita squadretta antidegrado responsabile del pestaggio di un altro lavoratore ambulante alla stazione di Santa Maria Novella.
A Nardella qualcuno spieghi che non siamo nella Kiev di Zelensky e dei battaglioni neonazisti…

Basta abusi in divisa!
La squadra antidegrado dev’essere sciolta!
Chiudiamo mandando un abbraccio al lavoratore ambulante aggredito e la nostra solidarietà al ragazzo e alla ragazza che sono intervenuti e probabilmente hanno impedito che le conseguenze fossero ben peggiori.

Nei prossimi giorni seguiranno aggiornamenti per una pronta e necessaria risposta.

Non è questa la città che vogliamo!

Non è questa la città che vogliamo!

Firenze Antifascista

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