Il lavoro precario e sfruttato uccide ancora!

Condividiamo da #Chelavorodimerda

Marco e Michele, due fattorini genovesi di 18 e 19 anni, sono le ennesime vite spezzate dalle condizioni di lavoro del nostro paese!
Quello del food delivery è un settore in cui oltre alle problematiche contrattuali e salariali c’è una grande carenza di sicurezza sul lavoro: sono innumerevoli i pericoli che ogni giorno i fattorini affrontano sulle strade e l’assenza quasi totale di prevenzione e tutela degli infortuni è vergognosa!!

La manutenzione dei veicoli devono pagarla i dipendenti, i ritmi forsennati di lavoro sono sempre più competitivi e obbligano i lavoratori a fare straordinari, ad accettare qualsiasi consegna ed a correre più del dovuto per portare queste a termine nel minor tempo possibile, per non parlare della scarsa illuminazione e manutenzione delle nostre strade.

Questa situazione non riguarda solo i dipendenti delle grandi compagnie di delivery on-line, ma tutti quei lavoratori del mondo della ristorazione assunti con contratti atipici o interamente a nero. Le attuali condizioni lavorative, determinate dalle scelte politiche degli ultimi 30 anni, fanno sì che aumentino sempre più i doveri del lavoratore verso il padrone mentre si tende ad azzerare ogni diritto, sia dal punto di vista della continuità lavorativa mettendo i lavoratori in una situazione di costante precarietà, sia dal punto di vista della scarsa sicurezza, che uccide 4 persone ogni giorno sul posto di lavoro, fino ad arrivare alla morte anche degli studenti che svolgono progetti di alternanza.

E’ INACCETTABILE MORIRE UCCISI DALLE PROPRIE CONDIZIONI DI LAVORO!!!

Basta morti sul lavoro!
Basta sfruttamento!
Basta lavori di merda! Mostra meno

Il lavoro precario e sfruttato uccide ancora

Il lavoro precario e sfruttato uccide ancora

Che lavoro di merda

Che lavoro di merda

This entry was posted in chelavorodimerda. Bookmark the permalink.