A Valerio, a sua mamma Carla.
Alla linfa che alimenta da generazioni la voglia di rivolta, alla rabbia che ogni volta ribolle pensando ai fascisti aguzzini ed ha uno stato complice, alla lucida scelta di vita di porsi fianco a fianco e sentire compagni e compagn e dovunque si combatta fascismo, sessismo, guerra e soprusi.
E alle lacrime che tagliano il viso.
“Valerio, dove sei? T’avremo ognuno dentro”
Firenze Antifascista