Niente musica per chi premia i nazisti.

Ieri sera, 2 settembre 2020, come Banda K100, siamo stati invitati a suonare per il ricordo della Liberazione di Campi Bisenzio, presso il circolo di Sant’Angelo a Lecore.

Purtroppo, dopo aver appreso che il candidato Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, si sarebbe presentato in sala abbiamo deciso di non partecipare alla serata e di non suonare.
Da più di dieci anni non abbiamo mai negato il nostro impegno, militanza e musica, alle serate dell’ANPI di Campi Bisenzio, ponendo piena fiducia in certi compagni che ne fanno parte, e mai avremmo voluto arrivare a questo.
Se è vero però, come dice lo slogan dipinto fuori dal circolo, “non c’è futuro senza memoria”, giova ricordare ai compagni del circolo che ospitava la cena dell’ANPI che prestare il fianco ad un personaggio ambiguo come Giani, per trasformare una serata di commemorazione in una passerella elettorale, significa prestare il fianco a chi nella propria carriera istituzionale ha tradito e calpestato i valori della Resistenza e dell’antifascismo.

Noi ricordiamo bene Giani che partecipava alle manifestazioni sulle foibe a fianco di quelli che il 25 aprile ogni anno ricordano I franchi tiratori a Trespiano.
Noi ricordiamo di quando ha consegnato (ed in seguito negato ai giornali), il premio Pegaso al presidente dell’associazione nazista “Progetto Dinamo”, Domenico Del Nero.
Ricordiamo di quando ha fatto patrocinare le iniziative dei nazisti di “Lealtà e Azione” svolte nelle sale regionali.
Ricordiamo che proprio l’ANPI provinciale, sollevò delle polemiche a riguardo, mettendo addirittura nel dibattito il ritiro della tessera, costringendo Giani ad arrampicarsi sugli specchi con giustificazioni al limite del ridicolo.

Quella di ieri sera è stata la prova che in campagna elettorale non ci può essere memoria, non ci sono valori, non c’è coerenza.
La coerenza è una rarità che portiamo noi che tutti i giorni lavoriamo, risolviamo problemi quotidiani e viviamo per affrontare un futuro che è sempre più incerto a causa di chi, come chi era presente ieri sera, non ha abbastanza memoria.
A chi, ieri sera, ci invitava a trattare il problema con indifferenza rispondiamo che “odiamo gli indifferenti”.
A chi poi era venuto a sentirci suonare in memoria dell’antifascismo, invitiamo a considerare e a riflettere su tutti quei temi che fanno parte di una memoria che non deve essere ignorata, per un presente coerente ed un futuro consapevole.

Viva la Resistenza!
Viva il Comunismo!

BANDA K100

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