Martedì 30 Giugno 2020 La salute non si vende, vi aspettiamo fuori!

La salute non si vende, vi aspettiamo fuori! (volantino dell’appello in formato pdf).

LA SALUTE NON SI VENDE, VI ASPETTIAMO FUORI.
Presidio dalle ore 17 in Via Cavour, di fronte alla sede del Consiglio Regionale.

Dal 26 al 30 giugno a Firenze diverse componenti del sindacalismo di base organizzeranno iniziative che troveranno una sintesi unitaria nel pomeriggio di mobilitazione del 30 Giugno.

Le iniziative inizieranno il 26 giugno con un presidio alle ore 16.00 in Piazza Duomo davanti agli uffici della Regione Toscana per rivendicare una sanità pubblica, gratuita, universale e efficiente.

Sempre il 26 alle ore 21.00 a Figline Valdarno si terrà un corteo pubblico per difendere la centralità dell’ospedale Serristori nel sistema sanitario regionale e per protestare contro il ridimensionamento di servizi sanitari nel plesso ospedaliero, il corteo partirà dall’ospedale.

Le iniziative proseguiranno il 29 mattina alle ore 9.00 con un presidio all’ospedale di Careggi per rivendicare dignità e diritti per lavoratrici e lavoratori della sanità e il rispetto degli impegni presi dalla Regione, il presidio inizierà davanti al nuovo ingresso di Careggi per poi spostarsi all’assessorato in via Taddeo Alderotti.

Il 30 Giugno alle 17.00 in Via Cavour, di fronte alla sede del Consiglio Regionale, Presidio\Flash Mob unitario e pubblico dal titolo “La salute non si vende, vi aspettiamo fuori” organizzato della assemblea “Ogni Giorno il Primo Maggio”, in contemporanea alla seduta del Consiglio Regionale.

In nome delle politiche di austerità in Italia in pochi anni si sono persi 35 miliardi di fondo sanitario, 70.000 posti letto, 50.000 unità di personale, sono stati chiusi tantissimi ospedali e presidi territoriali e Pronto Soccorso, si è vincolato l’accesso a medicina ,si è fatto libero ricorso al precariato con le agenzie interinali, le partite IVA, il lavoro atipico.

Si è finanziata la sanità privata attraverso il Welfare contrattuale e aziendale e soprattutto con appalti al ribasso a scapito della sicurezza. Sono state esternalizzate le pulizie di ospedali e i presidi territoriali, ambulanze, l’assistenza domiciliare, molti servizi della salute mentale e quasi totalmente le lungodegenze e le RSA, con gestori privati che impiegano lavoratori sottopagati, sotto inquadrati, ricattabili per la costante minaccia di perdita del posto di lavoro.

Anche la nostra Regione, guidata dal presidente Rossi, ha drasticamente ridotto i posti letto, sono stati chiusi o ridimensionati tanti piccoli ospedali e reparti ospedalieri, chiusi i punti nascita sotto i 500 parti, ridotti distretti e consultori. Inoltre si è vincolato il diritto ai servizi sanitari alla residenza e parallelamente si è bloccato l’accesso automatico alla stessa, in un momento in cui l’emergenza sociale ed economica sta facendo esplodere il problema del diritto alla casa, con gli sfratti per ora bloccati solo fino a settembre: larghe fasce di popolazione che non possono accedere alle cure sanitarie.

Inoltre i lavoratori della sanità, elevati a eroi durante l’emergenza, sono oggi vessati e imbavagliati dagli obblighi di fedeltà aziendale con sanzioni e licenziamenti. Per di più, dopo le assunzioni di urgenza per far fronte all’emergenza, si prospetta ancora un futuro di precariato per molti lavoratori del settore, con Regioni e Governo Conte che stanno rispolverando i contratti cococo per gli infermieri del territorio ed un futuro di possibili licenziamenti nelle strutture esternalizzate come RSA, Centri diurni, Assistenza domiciliare, per ritornare ai bassi livelli di occupati pre-covid.

LOTTIAMO PER:

UNA SANITÀ’ TOTALMENTE PUBBLICA ADEGUATAMENTE FINANZIATA. DIRITTO ALLE RESIDENZE E ACCESSO UNIVERSALE AI SERVIZI SANITARI.

ABOLIZIONE TICKET SANITARI. STOP FINANZIAMENTI A SANITÀ PRIVATA E WELFARE AZIENDALE, CONVERSIONE STRUTTURE SANITARIE E FARMACEUTICHE PRIVATE IN STRUTTURE PUBBLICHE DEL SSN. RIPUBBLICIZZAZIONE DELLA RICERCA, STOP ALLA SPECULAZIONE FARMACEUTICA.

INCREMENTO ASSUNZIONI STABILI DI PERSONALE PER OSPEDALI E TERRITORIO, POTENZIAMENTO DEI DISTRETTI SANITARI E DEI CONSULTORI. DIRITTO DI ESPRESSIONE E DI DISSENSO DEI LAVORATORI ,ABOLIZIONE DELLE CLAUSOLE CONTRATTUALI DI FEDELTÀ AZIENDALE.
ABOLIZIONE DEL SISTEMA DI APPALTI E AFFIDAMENTO AL PUBBLICO DI TUTTI I SERVIZI SANITARI, CON GARANZIA OCCUPAZIONALE PER TUTTI I LAVORATORI DI OSPEDALI, CLINICHE, RSA, RSD, CENTRI DIURNI E\O DOMICILIARI.

AUMENTO DEI SALARI, RIDUZIONE MONTE ORE SETTIMANE NEI CONTRATTI DI LAVORO, UNICO CONTRATTO PER TUTTI I LAVORATORI DEL SETTORE. INVESTIMENTI IN PREVENZIONE, SALUTE E SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO, QUALITÀ DELLE STRUTTURE SANITARIE.

INVITIAMO ALLA MASSIMA DIFFUSIONE E PARTECIPAZIONE!!

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