Mascherine tricolori: faccia diversa stessi avvoltoi!
Da qualche settimana anche a Firenze si è sviluppato il triste fenomeno delle “mascherine tricolori”, una manifestazione apparentemente anonima, ma chi sono davvero questi loschi figuri?
Altro non sono che l’ennesima forma in cui i fascisti di CasaPound tentano di mascherare ciò che sono realmente, millantando principi che contraddicono costantemente nei fatti.
Nella nostra città si schierano sempre per la “difesa” o la “rinascita” di Firenze, ma sono fra i primi a sostenere le politiche di svendita del territorio ai privati e di spopolamento dei quartieri del centro storico per far posto a localini costruiti a misura di turista: altro che “prima i fiorentini”, “prima i ricchi”!
È bene non dimenticare anche che il ridicolo in cui sguazzano adesso è frutto di un impegno quotidiano degli antifascisti di questa città che, ogni qual volta i camerati hanno provato ad alzare la testa (spesso con finte associazioni solidali) hanno ricacciato questi ratti nelle fogne dalle quali provengono.
Non a caso infatti, il 23 giugno prossimo, diversi/e antifascisti/e rischiano una condanna per travisamento per i fatti del corteo in risposta al pestaggio in piazza della Repubblica, ad opera di alcuni fascisti locali.
È bene non scordare il 13 dicembre 2011, quando i fascisti di questa città hanno confermato di essere gli stessi assassini del ventennio. Quel giorno, Gianluca Casseri, esponente di spicco di CasaPound Pistoia uccide a colpi di arma da fuoco due lavoratori senegalesi in Piazza Dalmazia: Samb e Diop.
Pensiamo che in questa fase, in cui l’emergenza COVID-19 ha acuito tutte le contraddizioni di questo sistema, si debba pensare un sistema radicalmente diverso.
Su un piano cittadino il modello della Firenze-vetrina ha mostrato di essere fallimentare: per pensare davvero a questa città dovremmo smetterla di cacciare i residenti dal centro storico perché meno proficui dei turisti e, anziché continuare a installare telecamere con l’ossessivo bisogno del controllo, condiviso dall’estrema destra come dal PD, si dovrebbe utilizzare i fondi nelle scuole che crollano, nelle università dove le tasse aumentano e gli stipendi dei lavoratori in appalto sono da fame, nella sicurezza sui posti di lavoro e per la sanità pubblica. Il fautore del sistema attuale è la Lombardia a trazione Lega, ai camerati non dispiaceva fino a poco fa di andare a braccetto con Salvini per un po’ di visibilità.
Nonostante tutte queste contraddizioni, i Fascisti di mirano solamente alle fantomatiche invasioni di migranti e il cosiddetto degrado, affermando di combattere quest’ultimo facendo ronde intimidatorie nei confronti di qualsiasi straniero nei nostri spazi, come con la “passegiata” leghista sabato 6 giugno alle cascine.
Piuttosto che nascondersi dietro false retoriche “tricolori”, bollando ipocritamente come apolitiche queste uscite, è bene dire chiaramente che il loro intento è dividere chi pagherà ancora questa crisi con i propri sacrifici fra italiani e non, fra buoni e cattivi, fra compatibili e incompatibili, ma la soluzione non sta in una guerra tra poveri tanto cara al vero nemico: chi ci sfrutta, chi ci sfratta, chi ci controlla, chi sta sopra di noi e decide sulle nostre vite, vivendo sul nostro sudore, Confindustria e i suoi lacchè fascisti.
Per uscire da un sistema marcio è necessario che sanità, istruzione, lavoro, casa siano diritti per tutti e non privilegi per pochi!
Respingiamo chi ci vuole dividere, respingiamo fascismo e razzismo, cacciamo CasaPound dalle nostre piazze!
Firenze Antifascista