Giordano Cavestro, “Mirko”, viene fucilato per rappresaglia a 18 anni dai nazifascisti, il 4 maggio 1944.
A 15 anni fondò di sua iniziativa un bollettino antifascista attorno al quale si raduna un gruppo che, dopo l’8 settembre 1943, si arma e diviene propulsore delle attività della resistenza nell’appennino parmense.
“Sui nostri corpi si farà il grande faro della Libertà.”