Anche noi, come la maggioranza dei centri sociali o associazioni solidali, siamo stati abbuiati da Facebook per violazione dei diritti d’autore dietro segnalazione della Lucky Red SRL, società produttrice del film.
Colpisce come tra la miriade di film, documentari ed altro materiale che viene diffuso negli spazi sociali e liberati proprio il film sugli ultimi giorni di vita di Stefano Cucchi siano stati colpiti dalla mannaia della censura con una meticolosità sconcertante.
All’accanimento sull’uomo segue l’accanimento sulla sua storia e la sua memoria, dai tribunali alla pellicola, per nascondere le torture subite da Cucchi in caserma e in prigione. Screditare un uomo per coprire una divisa e gli abusi perpetrati da chi la indossa.
Ma la storia di Cucchi è purtroppo la storia di troppi militanti, stranieri e ultimi della società sui quali le forze del disordine pensano di sfogare le loro manie di onnipotenza, spalleggiati dal leghista Salvini al Ministero dell’interno e da qualche giorno anche armati di Teaser, pistole elettriche in grado di causare danni gravissimi fino alla morte.
Non ci fa tacere la repressione e di certo non lo farà la censura di Facebook.
Confermiamo la proiezione del film per Domenica 23/9 pre 22:00 e speriamo sia ancora più partecipata consci che la repressione così come la censura posso colpire chiunque.
I compagni e le compagne del Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos