Sabato 6 Ottobre 2018 Heavy metal night

Heavy metal night

Heavy metal night

SERATA HEAVY METAL AL K100 con:

* MOONLITH space metal (Trento)
https://www.facebook.com/moonolithband/

* DARK AGES prog metal (Verona)
https://www.facebook.com/darkagesrock/

* OLD BRIDGE havy metal (Firenze)
https://www.facebook.com/OldBridgeMetalBand/

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Oggi come ieri, nessuno spazio a fascisti e razzisti!

https://www.facebook.com/events/239508593397267/

Il 24 ottobre prossimo è in programma l’udienza probabilmente conclusiva del processo contro gli antifascisti fiorentini per i fatti delle Piagge. Il 6 dicembre 2014 un presidio convocato da Firenze Antifascista impedì il concentramento chiamato da Forza Nuova in quel quartiere. I fascisti volevano speculare sull’onda dei fatti successi a Roma nel quartiere di Tor Sapienza, dove avevano tentato di assaltare un centro per rifugiati, rilanciando le loro parole d’ordine razziste. La pronta reazione degli antifascisti accorsi in presidio costrinse la polizia a scortare i fascisti qualche chilometro più lontano, a Peretola, dove questi ultimi inveirono e minacciarono i passanti e i residenti che si mostravano in disaccordo con la loro presenza.
Appresa la notizia il presidio tentò di muoversi in corteo e fu caricato dalla polizia. La macchina repressiva di questura e tribunale si mise subito in moto contro gli antifascisti, accusati di resistenza aggravata e altri reati. E così, a conclusione del dibattimento il pubblico ministero ha richiesto un totale di 15 anni di galera per 10 compagne e compagni.
A quattro anni di distanza vogliamo ribadire l’importanza di quella giornata e il valore di essersi opposti, come molte altre volte prima, alla presenza di fascisti e razzisti nei quartieri. In piazza quel giorno eravamo centinaia e come antifascisti resteremo tutti al fianco dei processati praticando una solidarietà basata su una lotta e su valori comuni. Questo in netto contrasto con le condanne piovute come al solito da istituzioni e mezzi di comunicazione, portatori di un antifascismo di facciata, finalizzato esclusivamente alla propaganda elettorale. Una sinistra cieca e sorda di fronte alla realtà di un quartiere con gravi problemi e forti contraddizioni sociali, in cui le esperienze di solidarietà come quella del “Pozzo” di Don Santoro sono state fatte oggetto di ripetuti vandalismi ad opera di soggetti sicuramente affini a chi quel giorno avrebbe voluto spadroneggiare per le strade delle Piagge.
Quattro anni fa i fascisti volevano scendere in piazza con il loro solito slogan “prima gli italiani”. Questo slogan è diventato oggi propaganda di governo, e viene utilizzato da Salvini e Di Maio strumentalmente per l’attuazione di politiche che, nonostante siano propagandate come nuove, altro non sono che diretta continuazione delle politiche dei governi precedenti. Non sarà una frazione decimale di deficit a cambiare la sostanza di un massacro sociale che per le classi popolari va avanti da decenni e che continuerà anche con questo governo, fatto di tagli ai servizi, cancellazione di diritti, sfruttamento e disoccupazione. Non saranno ancora più sbirri e telecamere a portarci la vera sicurezza, quella di avere un lavoro, una casa, un’istruzione e una sanità gratuite per tutte e tutti. Non sono stati certo i rifugiati a produrre il disastro sociale in cui viviamo, ma esclusivamente le classi dirigenti che governano questo paese in combutta con quelle dell’UE. E non sarà il teatrino messo in piedi dalle forze politiche oggi al governo a cambiare la realtà di questi fatti.
Non ci dimentichiamo certo che la sinistra istituzionale, che oggi versa lacrime di coccodrillo per l’avanzata della destra reazionaria è proprio quella che ha aperto la strada a Lega e M5S, coprendo i fascisti di Casapound e Forza Nuova, promuovendo per prima il razzismo istituzionale dei decreti Minniti-Orlando, e reprimendo chiunque si opponesse alle sue scelte anch’esse reazionarie.
E’ per questo motivo che riteniamo che solo la risposta di tutti i sinceri antifascisti possa realmente cacciare fascisti e razzisti dai nostri quartieri. Possiamo e dobbiamo contare solo sulle nostre forze e sulla nostra capacità di parlare e relazionarci con chi sente l’odore della menzogna sia nella propaganda del governo giallo-verde sia nella finta opposizione di una finta sinistra, e non ha intenzione di rassegnarsi a questa falsa alternativa.
Proprio di fronte all’avanzata della destra reazionaria e fascista, diventa imprescindibile dare una risposta chiara in grado di ribadire che il nostro antifascismo non può che andare di pari passo con il nostro anticapitalismo, con la ferma opposizione ad un sistema irriformabile che produce sfruttamento, repressione, razzismo e guerra, ed è nemico delle classi popolari di tutti i Paesi.

Invitiamo tutti gli antifascisti ad esprimere la propria solidarietà con i processati per i fatti delle Piagge e ad essere presenti al presidio presso il tribunale di Firenze il prossimo 24 ottobre, dalle ore 9, in contemporanea con l’udienza conclusiva del processo.
L’ANTIFASCISMO NON SI PROCESSA!

Firenze Antifascista

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Venerdì 5 Ottobre 2018 Industria 4.0 una lettura marxista

Industria 4.0

Industria 4.0

In collaborazione con il comitato comunista Fosco Dinucci vogliamo approfondire il tema dell’Industria 4.0, che sempre più sta prendendo piede in tanti settori produttivi, soffermandosi sulle possibili implicazioni a breve e lungo termine per i lavoratori.

Il ricercatore Mario D’acuto ci presenterà il suo lavoro basato su una lettura marxista della tematica dell’industria 4.0

19:30 Cena a buffet

21:30 Iniziativa

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Sabato 29 Settembre 2018 Cena di Pecora per i lavoratori in Lotta + Il menestrello

Cena di Pecora per i lavoratori in Lotta + Il menestrello

Cena di Pecora per i lavoratori in Lotta + Il menestrello

Serata in sostegno dei lavoratori Bekaert e GKN

Interventi e incontro tra i lavoratori Bekaert, GKN e DADA
CONOSCERSI – ESSERE SOLIDALI – LOTTARE INSIEME

Ore 20:30 cena
* Penne alla Pecora / Penne alla Carrettiera
* Pecora in Umido /Secondo Vegetariano
* Vino
Prenotazione: 3385251921
Contributo: 13E (10E disoccupati e studenti)

A seguire Canti popolari e di lotta con Il Menestrello

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Mai con razzisti e fascisti, mai con i professionisti “dell’accoglienza” come business!

Sono ormai diversi mesi che si vocifera dell’arrivo di qualche decina di migranti, richiedenti asilo e rifugiati, nel territorio di Campi Bisenzio. Una quindicina circa sono già in una struttura al Gorinello, altri 30 arriveranno nei prossimi mesi, ci avvertono i consiglieri leghisti e il responsabile di Casapound Firenze Saverio Di Giulio, corso subito nel nostro territorio per tentare di speculare anche su questa notizia.
I migranti di cui sopra, provenienti per la maggior parte da Mali e Pakistan, ma in arrivo anche dalla Nigeria, verranno accolti in una struttura nell’ambito del progetto SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati), un progetto nazionale a cui il comune di Campi ha aderito insieme a quello di Scandicci con una delibera dello scorso anno. Il progetto SPRAR nasce per fornire servizi di accoglienza (sistemazione in piccole strutture, erogazione di buoni vitto) e di integrazione (corsi di italiano e di formazione professionale). Anche senza voler entrare nel merito dell’intero sistema dell’accoglienza targato centro destra e centro sinistra, i punti interrogativi sorgono spontanei se si va a vedere ad esempio chi sono i vincitori dell’appalto: tra questi ci sono infatti due cooperative i cui massimi dirigenti sono agli arresti domiciliari per truffa e maltrattamenti ai danni dei migranti. Insomma, non c’è bisogno di guardare a “Mafia Capitale” per rendersi conto che questo dell’accoglienza e dell’integrazione, così gestito, è un grande business che va a favore di cooperative e criminali senza scrupolo, mentre gli sciacalli alla Salvini passano all’incasso politicamente…
Troviamo infatti molto preoccupante l’isteria mostrata in questi mesi dalla destra, Lega in testa, che sulla questione immigrazione ha imperniato tutto il suo discorso politico, creando un clima di paura e odio che con una frequenza ormai quotidiana sfocia in episodi di razzismo, dall’insulto, al pestaggio, agli spari. E disgustoso è lo sciacallaggio dei “fiancheggiatori” della Lega, i neofascisti di Casapound, le cui prese di posizione sull’immigrazione sono sovrapponibili a quelle leghiste, e che in molte parti d’Italia hanno trovato proprio nel partito di Salvini una sponda politica ed elettorale. Loro, sempre pronti ad urlare all'”invasione” e alla “sostituzione etnica” ogni qual volta si verifichi un episodio di cronaca nera con uno straniero implicato, e stranamente silenziosi invece quando a molestare, stuprare, uccidere è un italiano o un esponente delle forze dell’ordine. Ma gli stranieri che vivono sul nostro territorio sono in realtà solo l’8% della popolazione (percentuale molto minore di altri paesi europei), ed in questa percentuale ricadono anche i bambini di genitori stranieri nati in Italia, per i quali il riconoscimento della cittadinanza non è ancora automatico. Dunque l’allarmismo legato ad una ipotetica invasione è una bufala, come lo è quella legata ai tassi di criminalità degli stranieri. Denunce e arresti nei confronti degli stranieri sono infatti in calo e spesso il capo d’accusa imputato è il reato di clandestinità, nato dalla inumana legge Bossi-Fini. Un altro luogo comune da smontare è quello secondo il quale si dice “le case popolari le danno tutte a loro”, dimenticando che le graduatorie hanno un punteggio che aumenta o diminuisce in base a difficoltà economiche, abitative e sociali e soprassedendo sul fatto che il problema reale dell’emergenza abitativa è causato dalla crisi economica e dalla speculazione edilizia di banche e grandi imprenditori da un lato, e dalla scarsità di case popolari (a Firenze non arrivano al 15% del fabbisogno) e di risorse statali e locali destinate al sostegno delle famiglie in difficoltà, dall’altro.

Noi sappiamo a cosa serve tutto questo: serve a farci credere che le nostre vite siano in pericolo e si impoveriscano ogni giorno di più per colpa di queste persone, di per sé presuntamente “diverse”, violente, minacciose. Serve ad essere accecati dall’odio e dall’individualismo, a cercare di guadagnare una posizione di un qualche rilievo nella società a spese del prossimo, meglio se questo è povero, straniero, nero.
Ma noi sappiamo che la crisi che viviamo da più di un decennio, una crisi che ci ha colpito fortemente, nel portafogli come nel modo di intendere le relazioni sociali, non è stata provocata da nigeriani o maliani o bengalesi, ma dai ricchi, dai padroni, siano essi giocatori in borsa o grandi capi d’azienda, supportati e protetti dai politici che sono stati al governo negli ultimi decenni (per guardare in casa nostra, dai governi di centro destra, Lega compresissima, come da quelli di centro sinistra). Establishment politico e settori di borghesia , gli stessi che mentre ci fanno tirare la cinghia per mantenere i loro lauti guadagni, cercano di aumentare ulteriormente i propri margini di profitto attaccando, sfruttando, di fatto “neocolonizzando”, territori al di fuori dell’Europa, contribuendo all’aumento dei flussi migratori. Ed ecco che così si chiude il cerchio: chi scappa dalle guerre o semplicemente dalla povertà (come si fa ad impedire a un essere umano di tentare di sopravvivere muovendosi in un’altra parte del mondo?) e riesce ad arrivare nei paesi occidentali, vive in una situazione di emarginazione e ricatto continuo.
In cocnclusione si può dire che il sistema capitalistico, che si arricchisce sulle spalle dei più deboli, lucra più volte sulla pelle dei migranti, dal business dell’accoglienza allo sfruttamento lavorativo a quello mediatico/politico.
L’immigrato è additato come la causa di una crisi economica che in realtà sta toccando tutti i lavoratori e che sta causando un abbassamento dei salari ed un impoverimento dei diritti. Lasciare che chi è più debole venga sfruttato dà forza ai padroni che sulle divisioni interne alla classe lavoratrice si appoggiano per toglierci quanto era stato conquistato in decenni di lotte sul posto di lavoro.

Insomma, per noi al mondo esistono solo due razze, chi sfrutta e chi è sfruttato. E gli sfruttati devono unirsi e lottare contro chi alle loro spalle e sulla loro sofferenza e fatica sta costruendo la propria fortuna: solidarietà di classe, partecipazione e lotta, contro individualismo, rassegnazione, razzismo.
Chi soffia sul fuoco della guerra tra poveri, chi addita nello straniero il nemico, chi è sempre forte coi deboli e debole coi forti, non sarà mai dalla parte dei lavoratori.

Le compagne e i compagni del Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos – Campi Bisenzio

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Domenica 23 Settembre 2018 Cinema Sulla mia Pelle

Sulla mia pelle

Sulla mia pelle

Anche noi, come la maggioranza dei centri sociali o associazioni solidali, siamo stati abbuiati da Facebook per violazione dei diritti d’autore dietro segnalazione della Lucky Red SRL, società produttrice del film.

Colpisce come tra la miriade di film, documentari ed altro materiale che viene diffuso negli spazi sociali e liberati proprio il film sugli ultimi giorni di vita di Stefano Cucchi siano stati colpiti dalla mannaia della censura con una meticolosità sconcertante.

All’accanimento sull’uomo segue l’accanimento sulla sua storia e la sua memoria, dai tribunali alla pellicola, per nascondere le torture subite da Cucchi in caserma e in prigione. Screditare un uomo per coprire una divisa e gli abusi perpetrati da chi la indossa.

Ma la storia di Cucchi è purtroppo la storia di troppi militanti, stranieri e ultimi della società sui quali le forze del disordine pensano di sfogare le loro manie di onnipotenza, spalleggiati dal leghista Salvini al Ministero dell’interno e da qualche giorno anche armati di Teaser, pistole elettriche in grado di causare danni gravissimi fino alla morte.

Non ci fa tacere la repressione e di certo non lo farà la censura di Facebook.

Confermiamo la proiezione del film per Domenica 23/9 pre 22:00 e speriamo sia ancora più partecipata consci che la repressione così come la censura posso colpire chiunque.

I compagni e le compagne del Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos

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Venerdì 21 Settembre 2018 A tutto SKA con Manovalanza e Le Iene

A tutto Ska

A tutto Ska

Ripartono i concerti del K100Fuegos con una serata a tutto SKA

Dalle 22:30

Da Firenze i Fish Bones con il loro ska – punk – rap, all’attivo dal 2013, stanno per presentare il loro nuovo disco.

I Manovalanza da San Sepolcro, gruppo ska-punk italiano attivo dal 2006 riporteranno sul nostro palco tutta l’energia accumulata quest’estate nel loro secondo tour in Mexico. 4 album all’attivo tutti da ballare.

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Domenica 16 Settembre 2018 Diario Di Viaggio Dal ROJAVA

Diario Di Viaggio Dal ROJAVA

Diario Di Viaggio Dal ROJAVA

Ore 17:30
In collaborazione con il CPA Fi-Sud e Rete Kurdistan Italia presenta:

“Un utopia Concreta. Le montagne Kurde e la rivoluzione in Rojava: un diario di viaggio”
Alla presenza di uno dei redattori di Lower Class Magazine, autori del libro, e della Rete Kurdistan Italia

Dalle 20:30 Cena

UN’UTOPIA CONCRETA
Lower Class Magazine

Le montagne del Kurdistan e la rivoluzione in Rojava: un diario di viaggio.

Prefazione di Anja Flach
Edizione italiana a cura di Rete Kurdistan
REDSTAR Press

«La rivoluzione in Kurdistan è importante per tutto il mondo perché mostra un’alternativa al capitalismo. Il suo significato è universale. Le curde e i curdi lottano, ma non è una lotta solo curda. È la nostra comune lotta per la pace e la democrazia».

Nel nord della Siria, nel mezzo di una delle guerre più crudeli dei nostri tempi, centinaia di migliaia di persone stanno conquistando, insieme a istituzioni basate sulla democrazia consigliare e la parità tra uomo e donna, meccanismi di convivenza pacifica tra tutte le etnie e gli orientamenti religiosi del Medio Oriente.
Nella primavera del 2017 alcuni redattori di «Lower Class Magazine» hanno viaggiato dalla Germania al Kurdistan e, dopo un soggiorno nella zona montuosa sul confine turco-irakeno, sono entrati nelle pianure del Rojava per mettersi a disposizione della rivoluzione in corso e, soprattutto, per imparare da questa esperienza straordinaria. Così, vivendo sulle montagne insieme alla guerriglia, sperimentando in prima persona il funzionamento del confederalismo democratico nella Siria del Nord, costruendo case e pascolando pecore, indagando sulla provenienza delle armi europee usate contro la popolazione civile e combattendo a Raqqa contro lo Stato Islamico, ha preso corpo questo libro: un diario di viaggio che entra nel vivo dei profondi cambiamenti in corso e che mostra in presa diretta come la Rivoluzione del Rojava stia salutando l’avvento di un’utopia concreta.

LOWER CLASS MAGAZINE – In rete dal 2013, lowerclassmag.com è un punto di riferimento per la controinformazione europea, in modo particolare per quanto riguarda l’analisi degli avvenimenti in corso – che si tratti di Germania, Colombia, Turchia, Ucraina o Siria – seguiti sempre grazie alla presenza di corrispondenti sul campo e alla rigorosa verifica delle fonti

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Sabato 15 Settembre 2018 dai Un calcio al razzista

Dai un calcio al razzista

Dai un calcio al razzista

UN CALCIO AL RAZZISTA
Torneo di calcio popolare contro tutti i razzismi

Dalle 10 torneo di calcio a 5 al Circolo Dino Manetti
Via Francesco Baracca, 2, 50013 San Piero a Ponti, Campi Bisenzio FI

Per Info e iscrizioni delle squadre 3389092755 (Federico)

Durante la giornata bar, panini, musica e spazio bimbi.
Pranzo con penne alla pecora!

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Contro la repressione, Solidarietà a Maremma Antifascista

Nel fine settimana del 8/9 settembre a Grosseto Casa Pound organizza un appuntamento nazionale.
Le compagne ed i compagni del grossetano, riuniti nel neonato coordinamento Maremma Antifascista, si stanno mobilitando per essere presenti e manifestare in città contro la presenza dell’organizzazione fascista, esprimendo la contrarietà di tanti abitanti del territorio che non ne vogliono sapere di avere per due giorni qualche centinaio di vermi a strisciare per la città.

Già il 25 agosto sono stati in Piazza per una passeggiata antifascista e l’8 settembre è stata organizzata una manifestazione che raccoglie realtà regionali e nazionali, in una logica di unità ma anche chiarezza nei contenuti, in cui l’antifascismo si lega naturalmente alle lotte politiche e sociali, sul lavoro e nelle scuole, alla lotta contro la repressione, all’antirazzismo ed all’antisessimo.
(https://www.facebook.com/maremmaantifa/)

In questo clima repressivo, costruito e rafforzato da anni di governi di centro sinistra, in cui i fascisti vengono vezzeggiati, a volte accusati di essere goliardi!, ed i compagni repressi, questo è accaduto subito, con una celerità a dir poco sospetta, a Grosseto. Una decina di denunce, per ora, e convocazioni in questura, per i protagonisti della lotta. Manifestazione non autorizzata, il reato. Solamente una banale scusa per reprimere e cercare di ridurre al silenzio un movimento nato da poco e che, evidentemente, non fa dormire sonni tranquilli a Digos e istituzioni cittadine.

Appare ancora una volta lampante come i fascisti siano coperti, tutelati, integrati; da sempre sotto un velo di finto ribellismo si trovano i servi del sistema. Era così negli anni 20/30, così negli anni 70/80 e così è adesso. Questa è Casa Pound, finti ribelli, amici delle questure, che invocano protezione contro i terribili antifascisti e solidarizzano con sbirri feriti.

Come Firenze Antifascista siamo purtroppo impegnati il giorno 8 nella celebrazione alla Casina dei Partigiani in Fontesanta da dove partì la Brigata Sinigaglia per scendere a Firenze e potremo essere solo in numero ridotto a Grosseto.

Crediamo però sia un appuntamento importante ed invitiamo tutti/e a partecipare, consapevoli dell’importanza dell’antifascismo e del mutuo sostegno di classe.

Massima solidarietà a Maremma Antifascista ed a tutt* coloro colpiti dalle denunce, fin da subito disponibili ad organizzare insieme una giornata di confronto politico e di appoggio per le spese legali.

CONTRO LA REPRESSIONE: ESTENDERE LA SOLIDARIETÀ E RILANCIARE LA LOTTA

Firenze Antifascista

di seguito il Comunicato di Maremma Antifa
https://www.facebook.com/…/rpp.2346924272…/239054283475033/…

Corteo antifascista a Grosseto

Corteo antifascista a Grosseto

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