Firenze 23 Aprile 2019 Piazza dei Ciompi e 24 Aprile 2019 Piazza santa Maria Novella – Appello per la partecipazione allo sciopero della fame

A fianco dei 7000 in sciopero della fame per Ocalan e contro il fascismo e la repressione in Turchia, anche a Firenze #Rompiamolisolamento!

Dal 7 novembre 2018, da oltre 160 giorni, la deputata kurda del partito HDP Leyla Guven è in sciopero della fame. A lei si sono uniti 7000 prigioniere e prigionieri politici che, rinchiusi nelle carceri turche, sono pronti a dare la vita per la fine dell’isolamento del presidente del PKK Abdullah Ocalan. Già 8 di loro hanno perso la vita e decine di scioperanti sono tenuti in isolamento.

Ocalan è prigioniero dal 1999 sull’isola carcere di Imrali e nella vicenda che portò al suo arresto non possiamo non ricordare le responsabilità di vari governi, incluso quello del nostro paese che, cedendo alle pressioni della Turchia, non ebbe il coraggio di concedergli l’asilo. Da 8 anni lo Stato turco impedisce ai suoi avvocati di incontrarlo e dal 2015 si trova in isolamento totale, non potendo incontrare la sua famiglia, né avere alcun contatto con il mondo esterno.

Il suo isolamento riproduce una chiara forma di tortura e rappresenta simbolicamente la situazione di oppressione cui è sottoposta la società kurda in Turchia, colpevole di non piegare la testa di fronte alla repressione militare e di continuare a sostenere il movimento di liberazione guidato dal PKK ed il suo progetto politico di liberazione, antimperialista, femminista ed ecologista.

Un progetto che ha oltrepassato i confini della Turchia, per svilupparsi nel Rojava, nel nord della Siria, dove nonostante gli anni di guerra e la minaccia dello Stato Islamico, si è sviluppata una società fondata sulla convivenza fra i popoli, sull’emancipazione della donna e sulla gestione del potere e del territorio sottratti a logiche di profitto e sfruttamento.

Senza il riconoscimento del movimento di liberazione kurdo, del progetto politico e sociale del PKK e della sua guida riconosciuta -Abdullah Ocalan- senza la fine della repressione, delle torture e dello stato d’eccezione permanente che si vive nel Kurdistan turco, è impensabile una soluzione di pace giusta in Turchia, come in Rojava.

La richiesta di Leyla Guven e dei prigionieri politici kurdi è sostenuta oggi in Europa da centinaia di solidali, che a Strasburgo, Berlino, Londra e in numerose altre città sono anch’essi in sciopero della fame per attirare l’attenzione internazionale su questa azione di resistenza. Anche a Roma, dal 21 marzo, il compagno kurdo Erol si è unito allo sciopero della fame senza termine, sostenuto da diversi solidali. Il morale degli scioperanti è alto, nonostante per molti di essi le condizioni di salute comincino a peggiorare, sono consapevoli dell’importanza della loro azione e determinati ad andare avanti finché non saranno ascoltati.

Per questo è necessario anche il nostro sostegno e anche a Firenze vogliamo sostenere la loro lotta.

“Chi è in sciopero della fame, con la sua azione in un certo senso critica anche tutte e tutti noi. E lo fa mettendo in gioco la sua vita”. Questo il significato dell’appello alla mobilitazione che ci arriva da questi compagni e che ci spinge a riflettere su che cosa vuol dire impegnarsi realmente in prima persona per raggiungere un obiettivo politico, praticare l’internazionalismo fino in fondo, sentendosi parte di una lotta comune per la libertà di tutti e tutte.

Non possiamo restare a guardare. Dobbiamo rompere il muro di silenzio che la complicità con lo Stato turco determina qui da noi. Non possiamo più tollerare che le relazioni economiche e strategiche con la Turchia, che i guadagni dalla vendita di armi o gli accordi con il ricatto di tenere i profughi lontani dai nostri confini, valgano più di concetti come libertà, internazionalismo e solidarietà.

Per questo anche a Firenze saremo in sciopero della fame nei giorni 23 e 24 aprile, alla vigilia della festa della Liberazione dal nazifascismo, per fare arrivare ai compagn* kurd* la nostra solidarietà e per attirare l’attenzione sulla loro lotta che da mesi viene ignorata e taciuta nel nostro paese.

MARTEDì 23 APRILE alle ore 11.00 in PIAZZA DEI CIOMPI terremo una conferenza stampa per spiegare i motivi della nostra azione. Fino a sera resteremo in piazza in presidio permanente e il giorno successivo MERCOLEDì 24 APRILE proseguiremo la mobilitazione, dalle ore 10.00 in PIAZZA SANTA MARIA NOVELLA.

Durante entrambe le giornate sosterremo l’azione con volantinaggi, mostra fotografica, banchini informativi, proiezioni ed interventi sul movimento di liberazione kurdo.

Per sostenere lo sciopero della fame dei prigionieri, per la liberazione di Ocalan, a fianco della rivoluzione del Rojava e della solidarietà internazionale, facciamo appello a tutti/e i/le solidali a passare dal presidio per portare la loro solidarietà e invitiamo chiunque voglia partecipare, in qualsiasi momento ed in particolare dalle ORE 18.00, ad intervenire personalmente per dare visibilità all’azione di resistenza dello sciopero della fame in corso.

Comunità Kurda toscana

Firenze per il Kurdistan

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Venerdì 19 Aprile 2019 Serata benefit ColPol

Serata benefit per le spese lagali del Collettivo Politico Scienze Politiche

Serata benefit per le spese lagali del Collettivo Politico Scienze Politiche

Serata benefit per le spese lagali del Collettivo Politico Scienze Politiche

Cena:
Lasagne al ragu di lampredotto,
Peposo,
Patate al forno
Alternativa vegetariana

A seguire da tutta la Toscana si alterneranno al MIC:
Kani Toscani Real (Pistoia)
Taserz + NANO 3 (Firenze)
Stato Brado Crew (Carrara)
BTM206-Esercito Ribelle (Firenze)
SAKATENA (Cagliari/Firenze)
Rooma (Calenzano)

Ai piatti Dj Arsenico (From stato brado – Carrara)

 

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Venerdì 12 Aprile 2019 Pecora Antifascista e concerto Skafandraz

Pecora Antifascista e concerto Skafandraz

Pecora Antifascista e concerto Skafandraz

Cena benefit per Firenze Antifascista

Cena di pecora
Alternativa vegetariana
Prenotazioni al 3385251921 o su questa pagina.

A seguire SKAFANDRZ
Blues, Rock e Funky dalla piana fiorentina.

 

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Corteo per Orso

Corteo per Orso

Corteo per Orso

Corteo per Orso

Corteo per Orso

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Domenica 31 Marzo 2019 Giornata nazionale per Orso “tekoser” e per tutti i combattenti per la libertà

Giornata nazionale per Orso "tekoser" e per tutti i combattenti per la libertà

Giornata nazionale per Orso “tekoser” e per tutti i combattenti per la libertà

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Sabato 30 Marzo 2019 Manifestazione No Aeroporto Si Parco!

Basta nocività! Si al parco per tutti/e!

La Piana non si arrende al potere del denaro!
Riprendiamoci salute, lavoro e territorio.

RITROVO ore 14,30 Polo Scientifico di Sesto Fiorentino. In via dell’Osmannoro.

PERCORSO, dal Polo Scientifico, passando per l’osmannoro e via pratese il corteo raggiungerà l’aeroporto di Peretola con arrivo al nuovo parcheggio scambiatore di viale Luder. All’arrivo interventi e musica.

(Per il ritorno mezzi pubblici: Bus 30 per Campi, Tramvia per Firenze)

PER ADERIRE e partecipare scrivere qui nell’evento.
Si ricorda a Partiti e sindacati che volessero aderire e partecipare di NON portare bandiere ma eventualmente solo uno striscione a tema della manifestazione.

Promossa da Movimenti, Comitati e Associazioni per la tutela della Piana Firenze-Prato-Pistoia.

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Venerdì 29 Marzo 2019 Presentazione del libro “Nessun inverno dura” con l’autrice Federica Petti.

Federica Petti Nessun inverno dura

Federica Petti Nessun inverno dura

Ore 20:30 apericena

Ore 21:30 Presentazione del libro “Nessun inverno dura” con l’autrice Federica Petti.

“Nessun inverno dura” è un romanzo che legge il ‘900 attraverso le storie delle donne della famiglia della protagonista e attraverso le storie delle lotte femministe.

Racconta la Firenze della seconda guerra mondiale e la forza e il sacrificio dei partigiani e delle partigiane che l’hanno liberata.

Racconta di un italia divisa tra Nord e Sud, storie di emigrazioni e razzismi e delle dure battaglie per l’autodeterminazione della donna – dall’aborto libero e legale, al divorzio, alla cancellazioni di leggi brutali quali quelle sul matrimonio riparatore e sul delitto d’onore.

Racconta delle lotte nelle fabbriche e nelle università per il diritto ad un pari trattamento di diritti di salario tra uomini e donne.

Racconta un ‘900 di lotta al patriarcato. Una lotta che ad oggi ancora non è finita come ci ricordano i riferimenti alle minaccie delle frange conservatrici alla legge 194, il Decreto Pillon e le sentenze che troppo spesso giudicano la vittima di uno stupro invece che lo stupratore.

Un libro che fa piangere e riflettere e che ricorda la necessità di lottare sempre, anche nei momenti in cui tutto sembra perduto perché “nessun inverno dura”!

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Sabato 23 Marzo 2019 Serata punk Oi!

bomber80 urban vietcong rpg7

bomber80 urban vietcong rpg7

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Fuori i Fascisti da Prato e da ogni città! L’Antifascismo non si processa!

Come realtà e singoli di Firenze Antifascista vogliamo esprimere la nostra solidarietà all’ANPI Prato e a tutti gli antifascisti che sentono sdegno, sia per i danneggiamenti subiti nei giorni scorsi, sia per doversi trovare nella propria città una manifestazione di fascisti di Forza Nuova, impegnati in una campagna elettorale che li vede festeggiare il centesimo anniversario dalla triste nascita dei fasci di combattimento.
Allo stesso tempo vogliamo sottolineare che quelle autorità di polizia e quella magistratura che da più parti si sono invocate per fermare i fascisti, cosa che puntualmente non hanno fatto questa come moltissime altre volte, nella giornata di ieri hanno condannato 16 antifascisti al massimo della pena di 1 anno per travisamento, non riconoscendo neppure il beneficio della condizionale per chi aveva altre denunce. I fatti si riferiscono ad un corteo del 16 novembre 2013 che seguì il pestaggio in città di due giovani da parte di militanti di Casapound. Quel giorno un corteo antifascista sfilò per le vie del centro e vicino la sede dei fascisti (allora accanto della Questura), senza che si verificassero particolari tensioni. E così, mentre secondo la magistratura i fascisti restano liberi di scorrazzare e aggredire, gli antifascisti vengono ancora una volta perseguitati e repressi.
Noi pensiamo si debba mettere in campo ogni azione necessaria per limitare la legittimità di questi loschi figuri, non solo quando sfilano nei nostri quartieri o quando danno sfogo alla loro vera natura di vigliacchi aggressori, ma con una costante presenza e attività antifascista. Attività che ci veda diretti protagonisti del nostro agire, senza delegare a partiti o istituzioni, che storicamente accettano nei loro teatrini elettorali queste formazioni in nome di una democrazia che garantisce loro libertà di parola, e poi reprime gli antifascisti attraverso i suoi organi di polizia e magistratura.
Chi si oppone al fascismo lo fa con ogni mezzo necessario tramite una pratica costante, riempiendo gli spazi di agibilità politica, monitorando e quando serve ricacciando nelle fogne chi di dovere.
Chi si oppone al fascismo lo fa non solo quando c’è Salvini al governo, e non solo onorando le varie ricorrenze come dovere ” istituzionale “.
Chi si oppone al fascismo conosce il valore della solidarietà e sa che la legittimità dell’agire sta in quanto un atto è giusto e non se è legale o meno!

Solidarietà a tutt@ i condannati@ per i fatti del 16 novembre 2013!

Firenze Antifascista

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Contro i fascisti e chi li protegge, antifascismo militante!

Sabato 23 Marzo assisteremo all’ennesima uscita pubblica di Forza Nuova. Stavolta la città scelta per manifestare contro l’immigrazione e “celebrare” il centenario della nascita dei Fasci di combattimento è Prato. Forza Nuova infatti è un partito neofascista fondato nel 1997 da Roberto Fiore e Massimo Morsello, ex militanti dei NAR e di Terza Posizione e coinvolti nello stragismo degli anni Settanta/Ottanta. Per questo sono fuggiti in Inghilterra, dove hanno potuto vivere indisturbati e anzi sono diventati imprenditori di successo, cosa che consente loro di finanziare il partito.
Dunque un partito che si rifa all’ideologia del ventennio, che strizza l’occhio all’area più conservatrice e retriva della Chiesa, che ha tendenze negazioniste, antisemite, omofobe e xenofobe, che sostiene la teoria della “sostituzione etnica” (dipingendo l’immigrazione come un fenomeno orchestrato da potentati sovranazionali che mirano così a indebolire l’Italia e l’Europa) così come dice di voler combattere l'”ideologia gender”.
Negli anni i fascisti di Forza Nuova si sono resi protagonisti di aggressioni squadriste ai danni di migranti (si ricordino ad esempio i raid punitivi contro i bengalesi a Roma), omosessuali, militanti di sinistra e semplici cittadini che avevano la colpa di essere vestiti o di comportarsi in maniera “alternativa”. Vicini a Forza Nuova erano gli assassini di Nicola Tommasoli, il ragazzo di Verona pestato a morte per non aver dato una sigaretta ai neofascisti. Così come vicino a FN (e ancor più alla Lega, con la quale i rapporti sono piuttosto stretti, vedi la “carriera” di Borghezio) era Luca Traini, lo “sparatore” di Macerata, al quale il partito di Fiore ha offerto fin da subito sostegno politico e legale.
Ma non è solo colpa della destra e della Lega se siamo arrivati a questo punto. I neofascisti si sono nutriti innanzitutto del revisionismo portato avanti anche dal centrosinistra, PD in testa, che in nome di una inconcepibile “memoria condivisa” ha teorizzato l’equiparazione tra partigiani e repubblichini, ha contribuito a quella che è un’operazione di falsificazione storica bella e buona come quella fatta sulla vicenda delle foibe. I governi e le giunte locali di centrosinistra hanno tollerato i fascisti, hanno consentito loro di aprire decine di sedi in tutta Italia, in alcuni casi hanno addirittura patrocinato le loro iniziative (come ha fatto il Consiglio regionale della Toscana con quelle di Lealtà e Azione/Progetto Dinamo, anche questi a braccetto con la Lega), hanno fortemente e ripetutamente condannato le azioni degli antifascisti, che negli anni si sono sempre mobilitati contro Forza Nuova, Casapound, ecc, etichettandoci come “fascisti rossi” e contribuendo a generare il clima grazie al quale oggi decine di militanti antifascisti sono sotto processo e rischiano pesanti condanne. Proprio oggi sono arrivate le sentenze ai danni di 13 compagn*: 1 anno di galera per “travisamento”, cioè per essersi coperti il volto in occasione di una manifestazione del novembre 2013 in risposta al pestaggio da parte di Casapound di un militante di sinistra. Senza dimenticare che se oggi i neofascisti proliferano e partiti come la Lega godono di un largo sostegno elettorale parte della responsabilità è anche di chi in questi anni ha rincorso la destra sui temi della sicurezza, del degrado e della lotta all’immigrazione (con i vergognosi accordi con la Libia stipulati da Minniti, ad esempio).

Ribadiamo quindi la solidarietà a tutt* i/le compagn* condannat* e sotto processo, invitando tutt* a partecipare alle future mobilitazioni che si terranno a Firenze nei prossimi mesi. A polizia e magistratura rispondiamo che non ci fermeranno, che la giusta lotta contro il fascismo e per una società più libera ed equa non si fermano con denunce, arresti e condanne, né consentendo che questi rifiuti dell’umanità girino indisturbati per le nostre città.
Per tutti questi motivi rivendichiamo oggi la necessità di scendere in piazza e mobilitarsi contro il fascismo in tutte le sue forme, dal basso e senza delegare nessuno, men che meno in periodi di campagna elettorale.

Le compagne e i compagni del Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos – Campi Bisenzio

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