Domenica 6 settembre 2020 Festa per la Liberazione di Campi Bisenzio per bambini

Festa per la Liberazione di Campi Bisenzio per bambini

Festa per la Liberazione di Campi Bisenzio per bambini

In occasione della ricorrenza della Liberazione di Campi Bisenzio il Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos in collaborazione con l’ANPI Lanciotto Ballerini organizzano un pomeriggio presso i Giardini di Via Petrarca.

Dalle ore 17:00 saremo presenti con dibattiti, musica e banchetti informativi.

Per i più piccoli sarà organizzato un laboratorio di lettura “La resistenza spiegata ai bambini”, seguito da giochi.

Iniziativa GRATUITA

Si ricorda d’indossare la mascherina in ottemperanza alle norme anti Covid-19

Il ricavato dell’iniziativa andrà alla campagna “45000 Buoni Motivi per essere Antifascisti”
Per info e donazioni: https://gf.me/u/ydnbmz

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Venerdì 4 settembre 2020 Festa per la Liberazione di Campi Bisenzio

Liberazione di Campi Bisenzio

Liberazione di Campi Bisenzio

In occasione della ricorrenza della Liberazione di Campi Bisenzio il Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos in collaborazione con l’ANPI Lanciotto Ballerini organizzano una serata in sostegno delle/degli antifascist* fiorentini condannati a 45000E di multe.

Ore 20:30 Cena a prezzi popolari (10 euro)
Menù:
Pappa al pomodoro
Ciccia alla griglia (bistecchine di pecora e escamerita)
Insalata e pomodori
Acqua e vino
su richiesta disponibile opzione vegetariana
Prenotarsi entro il 02/09: 3387039311 o info@k100fuegos.org

Ore 22:30 Dirty Old Band
Formazione mugellana di musica irlandese, per l’occasione portera un repertorio arricchito con canti partigiani e di lotta.

L’evento si svolgerà all’esterno.
Si ricorda d’indossare la mascherina in ottemperanza alle norme anti Covid-19

Informazioni e dettagli per contribuire alla campagna 45000 Buoni Motivi per essere Antifacisti al seguente link: https://gf.me/u/ydnbmz

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Niente musica per chi premia i nazisti.

Ieri sera, 2 settembre 2020, come Banda K100, siamo stati invitati a suonare per il ricordo della Liberazione di Campi Bisenzio, presso il circolo di Sant’Angelo a Lecore.

Purtroppo, dopo aver appreso che il candidato Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, si sarebbe presentato in sala abbiamo deciso di non partecipare alla serata e di non suonare.
Da più di dieci anni non abbiamo mai negato il nostro impegno, militanza e musica, alle serate dell’ANPI di Campi Bisenzio, ponendo piena fiducia in certi compagni che ne fanno parte, e mai avremmo voluto arrivare a questo.
Se è vero però, come dice lo slogan dipinto fuori dal circolo, “non c’è futuro senza memoria”, giova ricordare ai compagni del circolo che ospitava la cena dell’ANPI che prestare il fianco ad un personaggio ambiguo come Giani, per trasformare una serata di commemorazione in una passerella elettorale, significa prestare il fianco a chi nella propria carriera istituzionale ha tradito e calpestato i valori della Resistenza e dell’antifascismo.

Noi ricordiamo bene Giani che partecipava alle manifestazioni sulle foibe a fianco di quelli che il 25 aprile ogni anno ricordano I franchi tiratori a Trespiano.
Noi ricordiamo di quando ha consegnato (ed in seguito negato ai giornali), il premio Pegaso al presidente dell’associazione nazista “Progetto Dinamo”, Domenico Del Nero.
Ricordiamo di quando ha fatto patrocinare le iniziative dei nazisti di “Lealtà e Azione” svolte nelle sale regionali.
Ricordiamo che proprio l’ANPI provinciale, sollevò delle polemiche a riguardo, mettendo addirittura nel dibattito il ritiro della tessera, costringendo Giani ad arrampicarsi sugli specchi con giustificazioni al limite del ridicolo.

Quella di ieri sera è stata la prova che in campagna elettorale non ci può essere memoria, non ci sono valori, non c’è coerenza.
La coerenza è una rarità che portiamo noi che tutti i giorni lavoriamo, risolviamo problemi quotidiani e viviamo per affrontare un futuro che è sempre più incerto a causa di chi, come chi era presente ieri sera, non ha abbastanza memoria.
A chi, ieri sera, ci invitava a trattare il problema con indifferenza rispondiamo che “odiamo gli indifferenti”.
A chi poi era venuto a sentirci suonare in memoria dell’antifascismo, invitiamo a considerare e a riflettere su tutti quei temi che fanno parte di una memoria che non deve essere ignorata, per un presente coerente ed un futuro consapevole.

Viva la Resistenza!
Viva il Comunismo!

BANDA K100

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2 Settembre 1944 Campi Bisenzio è libera!

45MilaBuoniMotivi per non dimenticare.

Dopo quasi due decenni di soprusi ed omicidi fascisti, con circa 170 concittadini passati per le mani dei tribunali speciali, all’indomani del 1943 i Patrioti locali si organizzano in un primo gruppo partigiano internazionalista che pose la sua base a Monte Morello. Era la formazione d’assalto garibaldina i “Lupi Neri” comandata da Lanciotto Ballerini e composta da patrioti italiani e militari di altri paesi (Inglesi, slavi, sovietici). A questa formazione si affiancano sul territorio comunale le Squadre d’azione Patriottiche (S.A.P.).

Segretezza, clandestinità, determinazione, audacia, fratellanza, comunità portarono la dignità umana a contrastare la tirannide nazifascista. Lanciotto Ballerini ed i suoi partigiani riaccendono le speranze popolari portando esempio di lotta e resistenza Le ultime atrocità compiute dai nazifascisti sul territorio in agosto mietono decine di vittime tra la popolazione, uccisioni di partigiani, rastrellamenti, fucilazioni, la tragedia continua. Ma grazie alla resistenza locale viene predisposto un ospedale di campo presso l’odierna sede ANPI, sotto il coordinamento del Dott. Lazzerini, per portare cura ai feriti ed assistere le partorienti. La popolazione decide di risolvere in maniera autonoma le gravi carenze sanitarie, prodigandosi nella ricerca di viveri, medicinali, bende, un grande spirito di solidarietà che riesce a portare vita dove c’è morte e distruzione.

All’inizio del mese d’agosto, la retroguardia tedesca con i cannoni e i carri armati nascosti in mezzo alle case di Campi Bisenzio, stuzzica gli alleati che rispondono con cannoneggiamenti terribili, che recano numerosi danni e lutti in molte zone del territorio. In questo periodo le ruberie, i saccheggi e le grassazioni non ebbero più freno fino a costringere i contadini stessi a distruggere i loro vigneti ed uliveti.

Un tedesco, all’una di notte del 7 agosto 1944, sfonda a calci la porta di casa Fiesoli in via S. Giorgio, minacciando i presenti con una pistola, costringe la giovane Tosca Fiesoli a seguirlo fuori dalla casa. All’inizio di via S. Lorenzo, il soldato tedesco tenta di approfittare della giovane donna gettandola a terra, ma Tosca reagisce, si oppone con tutte le sue forze, ma invano. Una furia criminale, rabbiosa, selvaggia si abbattè su di lei. Il corpo della donna, fu ritrovato in una fossa piena di sangue, mostrava i segni di feroci morsi nel petto e nell’addome, i vestiti laceri, il volto reso irriconoscibile dai due colpi di pistola sparati alla testa. Tutta la comunità campigiana si stringe intorno al dolore dei familiari. Tosca Fiesoli era una donna operosa, altruista, impegnata in solidarietà, dai metodi gentili, tutti la ricordano così, una martire, uccisa dalla malvagità fascista.

Alcuni giorni dopo il ponte sul fiume Bisenzio a S. Piero a Ponti nella via Pistoiese è stato distrutto dalle bombe. Nella mattinata del 12 agosto, una camionetta tedesca che percorre la via pistoiese con quattro soldati a bordo precipita e si schianta sul letto del fiume. Un soldato tedesco risulta morto e un altro gravemente ferito. Il comando tedesco attribuisce la causa dell’incidente ad un sabotaggio e ordina la rappresaglia. Fucilare dieci abitanti per ogni tedesco morto. Il 13 agosto i soldati tedeschi effettuano un grande rastrellamento per le vie di S. Piero a Ponti, allo scopo di scovare almeno venti civili. 13 ostaggi vengono rinchiusi nella casa del Vinattieri, poco dopo vengono uccisi.

Le Brigate partigiane che combattono sulla linea del Mugnone, conducono la guerra di Liberazione cittadina fintanto che la notte del 31 agosto 1944, i tedeschi si ritirano, dopo aver minato il ponte di Campi, ma non riescono a farlo saltare. Nella notte con un atto di eroismo il patriota delle SAP Virgilio Frati riesce a disinnescare nove delle dieci mine collegate al ponte, (esplode un’unica mina che danneggia appena la spalletta a nord del ponte) impedendo il crollo di questa importante struttura di collegamento con Prato. La mattina seguente dopo aver notato che i tedeschi erano usciti dal paese senza lasciare nessuno di retroguardia, i patrioti delle SAP della zona di S. Giusto – Alfredo, Alessandro e Cornelio Rastrelli, Dante e Sergio Manetti e Azelio Tesi – in tarda mattinata riescono ad attraversare l’Arno a S. Donnino ed a recarsi al comando americano di Badia a Settimo per avvertire che i tedeschi se ne erano andati.
Il comando alleato disse: veniamo domani.
Campi è liberata dai suoi partigiani!

2 Settembre 1944 Campi Bisenzio è libera!

2 Settembre 1944 Campi Bisenzio è libera!

Firenze Antifascista

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1 settembre 1944: la liberazione di Sesto Fiorentino

1 settembre 1944: la liberazione di Sesto FiorentinoSe, per noi fiorentini, il giorno dell’insurrezione contro il regime fascista è festeggiato l’11 agosto non è in realtà stato così facile liberare davvero il di qua d’Arno. Oggi si festeggia la liberazione di Sesto Fiorentino, la lunga Battaglia di Firenze sui libri si considera finita proprio oggi, quando le truppe alleate entrarono nell’ultimo comune fiorentino già liberato dai partigiani durante due giorni di continui combattimenti.
L’estate del 44 per Sesto è un’estate di rastrellamenti e rappresaglie ai danni dei cittadini. I tedeschi infatti, obbligati a fare i conti con l’insurrezione popolare, si ritirarono su Monte Morello e scendevano in paese esclusivamente per costringere gli uomini a lavorare alla costruzione della Linea Gotica. Furono le operazioni della Brigata internazionalista Lanciotto Ballerini -cui facevano parte anche uno scozzese, tre jugoslavi ed un sovietico- coordinata con la Brigata Bruno Fanciullacci, che riuscirono a colpire più volte i tedeschi anche sul monte e che, anche dopo la liberazione, stanarono gli ultimi repubblichini ancora nascosti.
Ancora una volta quindi la storia della Liberazione è storia di gente comune, di rabbia e di amore. È la storia di un paese che non ha avuto intenzione di attendere gli Alleati e si è alzato da solo contro il regime fascista che ha solo saputo opprimere, razziare e uccidere commettendo stragi ed eccidi su una popolazione che non voleva abbassare la testa. È anche la storia di una brigata internazionalista che poco appare sui libri di storia, ma ci porta ad esempio come la solidarietà internazionale degli antifascisti sia da sempre una risposta contro ogni sopruso e che anche oggi non viene dimenticata dai combattenti internazionalisti in tutto il mondo.

Tenere viva la memoria, continuare nel solco della lotta, Fontesanta 2020 – ieri partigiani/e, oggi antifascisti/e!

1 settembre 1944: la liberazione di Sesto Fiorentino

1 settembre 1944: la liberazione di Sesto Fiorentino

Firenze Antifascista

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Da Firenze a Livorno, nessun@ resta sol@ davanti alla repressione!

L’ANTIFASCISMO si PRATICA, si DIFFONDE, si DIFENDE!

45MilaBuoniMotivi per essere a fianco dei/delle compagni/e livornesi

La campagna di solidarietà della Livorno Antifascista
https://www.gofundme.com/f/effetto-refugio

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La solidarieta’ non va in vacanza!

Anche se siamo nel pieno dell’estate, la solidarietà non va in vacanza, continuano ad arrivarci contributi e messaggi di solidarietà da tutto il mondo, e questo ci dà la forza per continuare la nostra lotta e rilanciare la solidarietà anche nei giorni più caldi.
Mentre i nostri politicanti intascano i contributi di solidarietà, nel mentre che si gioca una campagna elettorale facendo a gara a chi addita di untore in maniera più infame e violenta chi scappa da guerra e fame, noi continuiamo a rilanciare la solidarietà e l’unità degli oppressi, nell’attesa di riscaldare anche il prossimo autunno.

★★★

PUOI DONARE QUI:
https://gf.me/u/ydnbmz

★★★

Ps: copia e incolla questo messaggio alle persone solidali. Solo in questo modo riusciremo ad avere massima diffusione della raccolta fondi!!

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La Militia dal Mexico durante il loro tour europeo 2019.

I ricordi di Firenze, del K100fuegos e del Torneo “Un Calcio al Razzista” impressi nel video!

https://www.facebook.com/la.milicia/videos/2506637932961342/

Hasta Pronto Compagneros

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“Se pensi di esser solo sbagli sai, noi ci saremo sempre contro i guai” Cit.

I Bomber 80 si schierano al fianco di chi combatte i fascisti.

Con piacere e un pizzico di orgoglio, pubblichiamo e rilanciamo le loro parole.
Perché a parlare sono i fatti. Schierarsi, prendere posizione, non lasciare nessuno indietro, fare ciascuno la sua parte.
“Quello che ho imparato, è da qui che viene..”.
Avanti la Firenze Antifascista. Avanti la Firenze cruda e vera.
Che odia i fascisti. Che odia gli indifferenti.

Una sera a Firenze, nel 2013, due giovani antifascisti si trovano nel posto sbagliato al momento sbagliato. Qualche giorno dopo, migliaia di persone scendono rabbiosamente in piazza, per comunicare che in questa città, per nessun antifascista, deve esistere posto e momento sbagliato. Un corteo determinato rintocca la sveglia agli infami spioni, e la polizia si schiera dove si deve schierare. Anni dopo, 15 persone vengono condannate per aver, forse, cercato di proteggersi da occhi indiscreti: niente di nuovo, pare. Ma la corte di cassazione decide a questo giro di dare un segnale forte a chi esce dai ranghi: queste 15 persone sono costrette a pagare 3000 euro a testa per aver perso il ricorso. Come dire, se le condanne, le denunce, le perquisizioni, le misure cautelari non bastano a farti stare zitto, come si dice a firenze “te lo fò passare io i’ruzzo”.

Le pratiche di chi si oppone alla presenza e alle azioni dei fascisti possono essere molte e mutevoli. Sono le idee, le analisi, i confronti e le fasi a renderle tali. Non bisogna assolutamente accettare che il ricatto di mandarti in rovina rubandoti i risparmi, sia un peso da mettere sulla bilancia delle scelte. Per questo, la solidarietà diventa un’arma più che mai determinante. La cifra da raggiungere è di quelle da capogiro ed ha scadenze che dire urgenti è dir poco. E questo è esattamente il messaggio che la repressione vuole esprimere.

Rispondiamo con forza! Cliccando sul link si accede alla pagina che permette di partecipare alla raccolta fondi per dare una mano ai condannati e alle condannate, per rivendicare la libertà di scegliere pratiche antifasciste che possano anche uscire dalla legalità.

Frugati, fai girare la voce, se riesci, organizza situazioni di informazione e benefit nella tua città o nel tuo giro. E’ davvero importante.

I Bomber 80 si schierano al fianco di chi combatte i fascisti.

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Con Potente a Firenze arrivò…

Aligi Barducci – fiorentino di padre operaio e madre sigaraia- nato e cresciuto nell’allora quartiere proletario del Pignone. Dopo la leva obbligatoria, decise di tentar carriera nell’esercito.
Un sollievo economico e una certezza per la famiglia Barducci.
Il Regime intraprende l’impresa coloniale, l’Etiopia, la Somalia. E poi il gran conflitto, dove Aligi si ritrova sul fronte orientale in Yugoslavia prima, a respingere lo sbarco alleato in Sicilia poi.
No, non è un lavoro come un altro per Aligi.
Che cresce in fretta. Come il suo rifiuto per la guerra, per il regime, per l’oppressione.

Riesce ad ammutinarsi e tornare a Firenze, dove i Repubblichini tentano a fatica di riconsolidare il fascio fiorentino e le prime truppe naziste scendono lo stivale. Il ragazzo saluta la famiglia, e si da alla macchia portando con se le armi. Raggiunge i primi clandestini sul Monte Morello. Sarà lui stesso a riportare di quanto fosse alta a diffidenza verso chi aveva compiuto l’esperienza militare nell’esercito regio e fascista. Chi scappa sui monti per primo infatti sono gli ex prigionieri politici, le persone più invise al regime nelle fabbriche e nei quartieri. Solo successivamente, almeno in Toscana, saranno raggiunti dai fuorisciti
dall’esercito disfatto e i renitenti alla leva.
Ma Aligi diverrà Potente nel bosco, in clandestinità.
Ma Potente sarà compagno, amico fedele e rispettato nei turni di guardia, nelle fatiche degli spostamenti, nei lavori notturni.
Ma Potente diverrà comunista e comandante sui monti, dormendo sulla paglia, nelle ore di formazione politica con gli Antifascisti del ’21.
Potente diventerà leggenda in battaglia,Fonte dei Seppi e Monte Morello, poi il Monte Giovi, il Pratomagno, la battaglia di Cetica.
Ed infine, Firenze. L’insurrezione. La città che si libera da sola sollevandosi assieme ai partigiani in armi.

San Frediano si stava liberando. I Franchi Tiratori venivano neutralizzati, i nazisti erano tutti dall’altra parte del fiume. In Piazza Santo Spirito i comandanti partigiani -Potente e Gracco su tutti- discutono con i reparti Alleati le prossime mosse. Si parla, dell’insurrezione generale dell’11 Agosto. Si parla testa a testa ai comandi alleati, che temono il popolo in armi e la sua voglia di riscatto sociale, ma al tempo stesso non vogliono rischiare uomini e mezzi.
Una grossa esplosione, ancora non chiara se un colpo di mortaio dall’altra sponda dell’Arno o di qualche avamposto ancora sui tetti di San Frediano, colpì in pieno un gruppo che comprendeva anche Potente che, rimase seriamente ferito,

Sull’ambulanza che lo avrebbe trasportato nelle retrovie liberate, all’ospedale di Greve ad un compagno presente che gli teneva la mano, disse di prendere con sé la sua camicia rossa, di darla al Comandante Gracco, e di farla sventolare su Firenze quando fosse stata liberata.

La bandiera rossa sventolò l’11 Agosto chiamando insieme alla Martinella all’insurrezione generale.
La Divisione Arno della Brigata Garibaldi, dal 9 di Agosto, prenderà il suo nome.

8 Agosto 1944 – 8 Agosto 2020

Gli antifascisti e le antifasciste di questa città ti rendono onore.
Il miglior omaggio e continuare a lottare.
#45MilaBuoniMotivi per sventolare ancora il drappo rosso del riscatto.
#45MilaBuoniMotivi per essere partigiani del nostro domani.

Saremo presenti al ricordo e all’atto commemorativo della Sezione Anpi Oltrarno Firenze, dalle 19.30 al Monumento a Potente in Piazza Santo Spirito.

https://www.gofundme.com/f/45000-buoni-motivi-per-essere-antifascisti

Potente

Potente

Firenze Antifascista

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