Mentre attendiamo notizie dalle azioni che i lavoratori stanno svolgendo per riappropriarsi del reddito, comunque vada, ci vediamo l’8 e il 9 luglio per un’altra due giorni di lotta.

Gkn due giorni

Gkn due giorni

Luglio insorgo quando voglio: due giorni di iniziative, con concerto l’8 luglio sera
Ti ricordi quel 9 luglio?”. Saranno due anni di assemblea permanente?

Sabato 8 luglio
11-13 Assemblea: “Lotte sindacali e climatiche: esperienze internazionali a confronto”. Incontro tra attivismo climatico italiano e la delegazione proveniente da Germania e Svizzera
17.00 Pride a Firenze
19.30 Prima foto di reward crowdfunding
20.30 Il concerto per l’anniversario di due anni di lotta
Assalti frontali , @punkreas_official , @williepeyote , @romanticismo_periferico , Mauras
Dalle 20:30 anche talk, interventi

Domenica 9 luglio
11-13 La carovana del mutualismo: noi siamo arrivati fin qua, qua dobbiamo essere un “noi” Seconda foto di reward crowdfunding
13-15 Secondo pranzo sociale

Segnati ai dibattiti, ai pranzi, aiutaci a organizzarci al meglio. Come?

Segnati all’evento facebook
https://fb.me/e/17erfrYEN

Segnati al form di partecipazione
https://forms.gle/boho4VbMjHbvLd3R9

Segnati al form se vuoi partecipare come volontaria/o
https://forms.gle/2ywvEmaFaFykxAov5

#insorgiamo

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Luglio insorgo quando voglio – La nostra rabbia tocca il cielo – Spiccare il volo o cadere!

Condividiamo dal Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze

1. Siamo stati contattati dalle istituzioni. Ci hanno detto che “la cassa è stata sbloccata” e “mercoledì arrivano i pagamenti”. Questo di per sé ancora non vuole dire nulla. E dimostra che Prefettura e Ministero del Lavoro sulla nostra vicenda non capiscono niente o fanno finta di non capire. Abbiamo chiesto un incontro stamattina in Prefettura per delineare il complesso della situazione e delle nostre richieste. Ci è stato detto che l’incontro sarà possibile quando scendiamo dalla Torre.
2. Atteggiamento grave, gravissimo, da parte di chi tollera da 8 mesi un sequestro di diritti. Non siamo in un film e questo non è un gioco. Sono stati muti e inoperosi di fronte a famiglie senza stipendi e ora dettano condizioni. L’azione sulla torre prosegue e finisce come e quando decidiamo.
3. Il tema è avere certezza di questi pagamenti, ma non solo. Di quali mensilità stiamo parlando? Qf consegna le buste paga? Paga tutto il dovuto? In una frase, la violenza di Qf verso questo territorio deve cessare.
4. Qf trattiene in maniera indebita i giorni di cassa integrazione dall’1 al 9 ottobre. Sono una frazione della precedente cassa (11 ter) che Qf ha dichiarato di avere anticipato ai lavoratori. Ma questo non è vero per il periodo 1-9 ottobre. Sono soldi Inps diretti ai lavoratori che Qf sta trattenendo.
5. Non esiste solo la cassa integrazione ma tutta la quota parte di giorni lavorativi, elementi contrattuali (ferie, benefits, permessi ecc) che Qf non sta pagando. Per impedirci di accedere al nostro credito, Qf non consegna le buste paga da dicembre.
6. Prefetto e ministero del lavoro devono attaccarsi al telefono e chiedere perché una azienda non consegna le buste paga degli ultimi sei mesi.
I casi infatti sono due: o l’azienda non è in grado di fare delle buste paga o le trattiene indebitamente.
Nel primo caso, se una azienda non è in grado di fare le buste paga, vuol dire che non è una struttura di impresa. È evidentemente una struttura con altre finalità.
Se invece non le consegna per scelta, questo è un crimine sociale e l’ispettorato del lavoro deve iniziare una azione, con risvolti penali.
7. Convocare immediatamente un tavolo regionale che faccia il punto sulla reindustrializzazione, a partire dallo scouting pubblico e dal progetto di reindustrializzazione operaio.
8. Ricapitoliamo:
– pagare 1-9 ottobre
– sbloccare tutti i flussi per fare avere ai lavoratori tutta la cassa integrazione arretrata
– pagamenti certi
– consegnare le buste paga ai lavoratori
– pagare tutte le spettanze
– fare partire la reindustrializzazione subito: tavolo regionale e sostegno pubblico al progetto di reindustrializzazione operaio
– reintegra di coloro che sono stati costretti a licenziarsi, messa a disposizione dello stabilimento della reindustrializzazione portata dallo scouting pubblico e dal progetto elaborato dal comitato tecnico scientifico del Collettivo di fabbrica
9. Sarà un’altra lunga giornata. Degna di essere vissuta. Per la fabbrica socialmente integrata, per ricreare 400 posti di lavoro, per le produzioni ecologicamente e socialmente avanzate.
10. A luglio insorgo quando voglio. Non ci sarà una sola azione risolutiva ma un altro capitolo di questa caparbia lotta operaia. La nostra rabbia ora tocca il cielo. Spiccare il volo o cadere.
In ogni caso ci vediamo poi tutte e tutti l’8 e 9 luglio di fronte ai cancelli della Gkn

Luglio insorgo quando voglio

Luglio insorgo quando voglio

La nostra rabbia tocca il cielo

La nostra rabbia tocca il cielo

Spiccare il volo o cadere

Spiccare il volo o cadere

#insorgiamo

Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze

Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze

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Giovedì 6 Luglio 2023 Serata a supporto della lotta dei lavoratori davanti ai magazzini di mondo convenienza

Serata a supporto della lotta dei lavoratori davanti ai magazzini di mondo convenienza!

Supporta lo sciopero

Supporta lo sciopero

TENIAMO ALTO IL MORALE !!!

Dalle 20 con la cena e a seguire djset e open mic

Supporta lo sciopero!
Supporta la lotta!
Tocca uno tocca tutti!

Link all’evento:
https://facebook.com/events/s/supporta-lo-sciopero-cena-open/209426508726609/

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Sabato 24 giugno 2023 alle ore 20:00 16 barre e solidarietà al popolo saharawi: cena + concerto rap.

Sabato 24 giugno 2023 alle ore 20:00 16 barre e solidarietà al popolo saharawi: cena + concerto rap.

Sabato 24 giugno 2023 alle ore 20:00 16 barre e solidarietà al popolo saharawi: cena + concerto rap.

Sabato 24 Giugno al Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos serata in solidarietà del popolo Saharawi
Ore 20:30 Cena in sostegno dei progetti di solidarietà di CittaVisibili APS, durante la cena proiezione del lavoro fotografico nel campi profughi del Sahara Occidentale 2023 di Renato Ferrantini. Sará presente il Console della RASD (Repubblica Araba Saharawi Democratica) Abdallahi Mohamd Salem

Ore 22:30 live con
Mauràs
Ellie Cottino
Bj
Romanticismo Periferico

Seguiranno aggiornamenti – staytuned

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Bologna chiama, Firenze risponde!

Fermiamoli

Fermiamoli

Dopo la manifestazione del 22 ottobre a Bologna, tappa del processo di convergenza cresciuto con la lotta in Gkn, l’alluvione in pianura e gli smottamenti in montagna ci ricordano quanto scarto vi sia ancora tra le nostre giuste rivendicazioni e la direzione verso cui marcia ancora questo mondo.
PER QUESTO, PER ALTRO E PER TUTTO

Pullman da Firenze: appuntamento ore 13.00 in Gkn o a Firenze Sud nel parcheggio RAI.
Per prenotazioni contattare il numero 3392927745 o iscriversi sul form al link https://forms.gle/SnHvftMyDDJ8Ssgi6

L’Italia è uno Stato in guerra.
Questa è la lente attraverso la quale guardiamo rispondendo all’appello per il 17 giugno, ad un mese dall’alluvione, quando Bologna chiama tutte e tutti in piazza.
La guerra rimodula ogni altro livello: politico, sociale, culturale ed economico.
La guerra è l’espressione più alta dello scontro tra capitali e nello scenario in cui si manifesta mette a confronto eserciti espressione di quegli stessi interessi.
Sul fronte interno si manifesta esclusivamente come guerra di classe, dall’alto verso il basso.
Uno Stato in guerra indirizza ogni suo sforzo nel militare: economico, mediatico e culturale.
Solo attraverso la repressione può assicurarsi il controllo di ogni spinta alla rottura e all’emancipazione, basti guardare a ciò che oggi sta accadendo davanti ai cancelli di Mondo Convenienza a Campi Bisenzio.
L’emergenza è la categoria attraverso cui legittima ogni sua forzatura.
La guerra è questo e noi ci siamo dentro anche se le bombe ancora non cadono sulle nostre città, sui nostri quartieri e sulle nostre fabbriche.
Le dichiarazioni grottesche e roboanti di un “Piano Marshall” per la ricostruzione in Emilia-Romagna hanno ben presto lasciato spazio ai fatti: un decreto che eroga fondi insufficienti per far fronte alla situazione e tra l’altro li recepisce tagliando altre voci di bilancio a sostegno di lavoratori, disoccupati e dalla spesa sociale in continuità con quanto fatto per i miliardi di euro spesi per la guerra e l’invio di armi a Kiev.
Non si tratta poi solo di una questione quantitativa ma soprattutto “qualitativa”: questi soldi verranno spesi tenendo conto di quanto le grandi opere e la cementificazione devastino il territorio o sarà l’occasione per una nuova abbuffata speculativa?
Come in Gkn: i fondi pubblici, a partire dalla cassa integrazione, sono a disposizione dei giochi del padrone per arrivare alla chiusura o della collettività per impedirla?
La nomina di un Commissario per “l’emergenza” in parte già risponde a questa domanda.
È la sintesi di un sistema in cui la tendenza all’accentramento dei poteri è sempre più evidente e la cui gestione non potrà che chiudere ogni spazio di agibilità che si ponga al di fuori del proprio controllo.
Questo in fin dei conti è il “piano di resilienza”: adattarsi, abituarsi e assuefarsi a questa realtà di miseria e sfruttamento dove gli stessi fondi Pnrr vengono indirizzati all’industria pesante e alle grandi opere piuttosto che altrove…
Il suo esatto contrario è la Resistenza.
Le strade dell’Emilia Romagna assomigliano maledettamente a uno senario di guerra dopo un bombardamento.
Lo Stato sin da subito ha cercato di ribaltare la realtà per riportarla alla “normalità”, alla compatibilità, mentre invece stiamo assistendo allo sviluppo di una pratica solidale, attorno alla quale si ricompone il tessuto sociale che si organizza in modo autonomo e autogestito.
Questo è lo spazio dove si creano i presupposti per la messa in discussione delle cause che producono simili disastri, che consentono di mettere a fuoco chi siano i responsabili e a verifica le pratiche per scrivere un futuro nuovo e diverso.
Oggi in Emilia-Romagna si concentrano e si polarizzano le contraddizioni che viviamo quotidianamente nella distruzione della scuola, della sanità e del trasporto pubblico, nella disoccupazione o nei salari che ci vengono corrisposti ormai troppo bassi anche per coprire la terza settimana del mese.
È anche per questo che in migliaia ci siamo organizzati in iniziative di raccolte fondi o direttamente sul campo, “stivali nel fango”, per soccorrere le popolazioni alluvionate.
Ci rifiutiamo di essere gli “angeli” della catastrofe perché rivendichiamo la necessità di un modello sociale e economico opposto a quello che produce cementificazione, surriscaldamento globale e sfruttamento. Un sistema che corre alla guerra.
Saremo in piazza con chi ha scelto di non assuefarsi a tutto ciò.
Saremo in piazza per dire che non più un soldo deve andare per la guerra, per l’invio delle armi, per nuove basi militari che sia quella di Coltano o l’insediamento del comando NATO nella caserma di Rovezzano alle porte di Firenze.
Li pretendiamo invece per la ricostruzione, per scuole ed ospedali, per i lavoratori e le lavoratrici: indisponibili ad arruolarci nella loro guerra ma disposti a lottare per fermarla.
Se l’alluvione è parte di un processo di crisi, la manifestazione di Bologna deve essere parte di un processo di Convergenza e questo processo rimanda a sua volta alla necessità impellente di opporsi alla guerra.

Ancora una volta la lotta è “per questo, per altro e per tutto”.

Assemblea di Convergenza fiorentina

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Mai più schiavi!

I lavoratori di mondo convenienza di Campi Bisenzio sono ormai da giorni in sciopero: contestano stipendi da fame ,orari di lavoro massacranti e condizioni di lavoro deplorevoli.

La risposta repressiva della polizia e dei carabinieri è di una violenza inaccettabile e da giorni stanno cercando di sgomberare i picchetti davanti ai cancelli formati da operai e sindacalisti Si Cobas.

Proprio in questi minuti ci giunge la notizia che un capo della società in appalto ha investito degli operai con il furgone, mentre altri capi capetti e caporali prendevano a pugni altri lavoratori al grido ” con chi credi di avere a che fare qui siamo in Italia”.

Questa volta si è rischiato grosso, si è rischiato il morto, un operaio è all ospedale.
La furia, la rabbia,la cattiveria che stanno mettendo in campo i padroni in questo paese è preoccupante e oramai senza nessun tipo di argine se non quella dei lavoratori stessi che provano a resistere.

Invitiamo tutte e tutti a portare sostegno e solidarietà al magazzino di via Gattinella a Campi Bisenzio.

I compagni e le compagne del cantiere sociale Camilo Cenfuegos esprimono la totale solidarietà ai lavoratori e lavoratrici di Mondo Convenienza in sciopero per un lavoro dignitoso!

Video del SI Cobas: 8 giorni di sciopero a #mondoconvenienza. Stamani un capo dell’azienda ci investe col furgone e manda un operaio in ospedale.

 

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Venerdì 9 e Sabato 10 Giugno 2023: Serate di solidarietà!

Serate a sostegno del presidio No Inc-No Aero

Serate a sostegno del presidio No Inc-No Aero

Venerdì 9 Giugno ore 21.45 JAM SESSION al K100

SERATA IN SOSTEGNO DELLE POPOLAZIONI ALLUVIONATE IN EMILIA ROMAGNA IN COLLABORAZIONE CON LE BRIGATE DI SOLIDARIETA’ ATTIVA @BrigateSolidarietaAttiva

Si torna tutti sul palco, si torna ad improvvisare, si torna a volare!
Porta il tuo strumento
Sul palco troverai microfoni, batteria, ampli per chitarra, ampli per basso e basso elettrico. Porta quello che vuoi!

Come salire sul palco
Non ci sono prenotazioni: arrivi, aspetti la fine del pezzo in esecuzione, alzi la mano, e sali!

Cosa suonare
Potete fare quello che volete: intere cover, gorgheggi a caso, riff famosi, inventare su scale mai tentate… Il motto è “no virtuosismi, sì presobenismi”: non importa essere dei draghi, anche con poco può sempre nascere qualcosa di bellissimo!… Poi bhé se siete dei draghi viene ancora meglio!

House band
Ci saranno sempre 3 musicistə (batteria, chitarra e basso) che apriranno le danze e se necessario durante la serata prenderanno posto per non lasciare mai nessuna postazione scoperta!

 

Sabato 10 Giugno

ore 19:00 Facciamo il punto sul progetto del nuovo aeroporto di Firenze, con gli attivisti del Presidio NO INC-NO AERO
ore 20:30 Cena sociale in collaborazione e coi prodotti di Orto Collettivo di Calenzano BENEFIT PRESIDIO NO INC-NO AERO

Prenotazioni al 333/7267164 entro il 7 Giugno!
ore 22:30 Concerto dei FROG ’80

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Le piazze e le strade sono degli antifascisti

È di qualche giorno fa la notizia che il sindaco Nardella avrebbe intenzione di chiedere il divieto a manifestare sui viali o nelle zone in cui potenzialmente si possono creare disagi al traffico. Da vero opportunista qual è Nardella indica come responsabile Dmitrij Palagi, consigliere comunale.
Ci teniamo a precisare che la manifestazione di sabato scorso è stata convocata e lanciata da Firenze Antifascista, coordinamento di varie realtà fiorentine, e non abbiamo alcun interesse ad entrare in una diatriba che per il sindaco puzza tanto di campagna elettorale anticipata.
A Dmitrij invece esprimiamo la nostra solidarietà: se era presente in quella piazza è perché a differenza di Nardella sa riconoscere il valore dell’antifascismo militante e identificarsi nei suoi valori.
Sempre il sindaco Nardella da qualche tempo, di concerto con la prefettura, ha posto grosse limitazioni alle manifestazioni nel centro storico perché creano disagi ai turisti e al loro shopping.
Insomma per il democratico Nardella la libertà di manifestare è soltanto un fastidio da limitare il più possibile, meglio se confinata in zone poco visibili e poco frequentate, “ché il nostro piangere fa male al re, al ricco e al cardinale”…
Quello di cui il sindaco Nardella sembra non preoccuparsi minimamente è della presenza di una sede di CasaPound nella città che amministra, la stessa organizzazione responsabile della strage di piazza Dalmazia, ma a noi questo non stupisce in quanto soggetti come Nardella e il suo partito sono antifascisti soltanto quando c’è da incassare un tornaconto mediatico o elettorale.
In fondo CasaPound è necessaria al sistema capitalistico in cui viviamo, come lo sono sempre stati i fascisti: la loro funzione è quella di fomentare la guerra tra poveri nei quartieri popolari, presentarsi come contro il sistema venendo invece finanziati dal capitale e protetti dalla polizia, come successo anche sabato nel rione del Pignone.
In una città in cui di problemi ne abbiamo a valanga, tra lavoro precario, affitti alle stelle e costo della vita sempre più alto il fatto che la preoccupazione del sindaco sia di restringere gli spazi di manifestazione non è un caso: si tratta dell’ennesima torsione autoritaria tesa a reprimere e chiudere gli spazi di dissenso, in nome di una pacificazione utile solo a chi in questo sistema fatto di sfruttamento e miseria fa profitti sempre più alti sulle nostre pelli.
Ma non si illuda Nardella, la Firenze Antifascista sa che il suo posto è nelle piazze e nelle strade di questa città, ovunque sia necessario, e non saranno certo le sue pulsioni da sceriffo a fermarci!

Le piazze e le strade sono degli antifascisti

Le piazze e le strade sono degli antifascisti

LE PIAZZE E LE STRADE SONO DEGLI ANTIFASCISTI!

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Sabato 13 Maggio 2023 Palestina tra raid, massacri, repressione e resistenza

Palestina tra raid, massacri, repressione e resistenza

Palestina tra raid, massacri, repressione e resistenza

Sabato 13 Maggio al Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos torniamo a parlare di Palestina e di prigionieri politici:

Ore 18:00
La Palestina tra raid, massacri, repressione e resistenza.
Le lotte dei prigionieri politici.
Ne parliamo con:
• Alberto e Stefania, compagn* internazionalist*
• Fawzi Ismail, UDAP

Ore 20.30
Cena a sostegno dei prigionieri e del Centro giovani Amal al Mustaqbal del campo profughi di Aida, Betlemme
Prenotazioni al numero 3332563141

Free Belal, Twfeeq, Nidal and Mohammed. Free them all!

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Solidarietà a Luca e Sarah

Sabato 13/5 alle 15.30 Firenze stazione SMN
alla MANIFESTAZIONE PER LA LIBERTA SINDACALE E IL DIRITTO DI SCIOPERO-NO AL FOGLIO DI VIA

Giovedi 11/5 ore 18:00, in preparazione del corteo del per la libertà sindacale, il Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze organizza un’iniziativa di ConvergenzaCulturale presso Ex GKN di Campi Bisenzio per parlare dello sfruttamento nel settore moda con Deborah Lucchetti (Abiti Puliti), Luca Toscano e Sarah Caudiero (Si Cobas)

Solidarietà a Luca, Sarah e a tuttə coloro che vengono attaccatə perché lottano contro chi sfrutta! Tocca uno tocca tutti!

Dalla pagina SI Cobas Prato e Firenze
Stamattina i Carabinieri hanno preso la nostra Coordinatrice Sarah Caudiero dalla sua casa per portarla in caserma. Ne è uscita, anche lei, con un Foglio di Via obbligatorio dal Comune di Campi Bisenzio. Come è successo già a Luca Toscano, anche lui coordinatore sindacale. Anche Sarah, secondo questo provvedimento, non dovrà più mettere piedi a Campi. Motivo? Aver protestato e volantinato davanti al negozio del brand LiuJo durante una vertenza sindacale. Tutto questo avviene a tre giorni dalla MANIFESTAZIONE PER LA LIBERTA SINDACALE E IL DIRITTO DI SCIOPERO-NO AL FOGLIO DI VIA di sabato.
Cosa rimane della “democrazia” se una sindacalista rischia sei mesi di carcere per ogni volta che osa mettere piede in una zona industriale?
Sarah e Luca a Campi Bisenzio ci vanno per un solo motivo: difendere i diritti di tutti i lavoratori. Perchè Campi, come Prato, è diventata una zona di sfruttamento selvaggio: lavoro nero, turni di dodici ore per sette giorni, lavoratori senza diritto alla malattia e alle ferie, contributi non pagati, false cooperative che vincono appalti al massimo ribasso. Nelle filiere della moda e nei magazzini della logistica.
Sarah e Luca danno fastidio, perchè dà fastidio l’attività del nostro sindacato. Diamo fastidio perchè abbiamo dimostrato che è possibile cambiare le cose, che è possibile vincere. Centinaia di lavoratori, grazie alle lotte del sindacato, in questi anni hanno conquistato un contratto regolare e si sono liberati dalla schiavitù del lavoro 12×7 e altrettanti hanno ottenuto condizioni migliori di quelle previste dai contratti nazionali. Diamo fastidio, perchè dietro a ditte e cooperative dello sfruttamento ci sono i grandi brand della moda e le grandi multinazionali della logistica i cui nomi scompaiono dietro le giungle di appalti e sub-appalti. Diamo fastidio perchè facciamo i loro nomi, come quello della LiuJo.

Più di tante parole parlano i fatti. Da quando è stato notificato il Foglio di via a Luca ad oggi che è stato notificato a Sarah, in 34 giorni il sindacato ha ottenuto:
✔️ Accordo alla ACCA Srl (logistica di abbigliamento con tre impianti tra provincia di Firenze e Prato) che prevedere stabilizzazione e regolarizzazione dei lavoratori. Stop lavoro nero e finti part-time. Applicazione del CCNL. Turni di otto ore e due giorni di riposo a settimana. Indennità di trasferta per autisti e facchini a bordo. 15 gg retribuiti (il CCNL ne prevede 5) in caso di lutto di familiari all’estero. Internalizzazione a tempo indeterminato di lavoratori prima “sotto cooperativa”. Riconoscimento dei giusti livelli di inquadramento.
✔️ Stabilizzazione a full-time di 70 lavoratori in appalto part-time involontari alla GLS di Campi Bisenzio e l’istituzione di servizio navetta gratuita a carico dell’azienda per il trasporto dei lavoratori.
✔️ Internalizzazione e stabilizzazione a tempo indeterminato di 22 lavoratori interinali nell’appalto BRT e trasformazione da part-time a full-time.
✔️ Ritorno dei volumi produttivi presso la Eurotaglio e la Z Production (pelletterie alta moda) di Campi Bisenzio, dove le scelte della committenza aveva comportato cassa integrazione a zero ore e rischio di perdita di 70 posti di lavoro. In corso una trattativa per il riconoscimento di una clausola sociale per garantire i posti di lavoro per i lavoratori della filiera in caso di cambi di appalto di lavorazioni.
✔️ Accordo per un ulteriore stabilizzazione a full-time di personale precario dei lavoratori in appalto alla ELT Express di Campi Bisenzio.
✔️ Accordo sindacale alla Sunshine Srl (tintoria) che estende a 15 i giorni di permesso retribuito in caso di lutto in famiglia (il CCNL ne prevede 3) e garantisce 40gg continuativi di permessi per i lavoratori con famiglia residente all’estero.
✔️ Passaggio da part-time a full-time per tutti i lavoratori della T.S. (ex Tintoria Superlativa), dopo quattro anni di lotte iniziate nel 2019 contro lavoro nero e sfruttamento 12×7.

A chi non piace l’attività del sindacato piace il lavoro nero, i turni 12×7, i contratti truffa, l’evasione contributiva, le finte cooperative, la precarietà. Il punto è questo

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