URGENTE: STAMANI HANNO ASSASSINATO UN LAVORATORE CHE SCIOPERAVA DAVANTI AI CANCELLI MAGAZZINO LIDL NOVARA
INVITIAMO CHIUNQUE A VENIRE OGGI AL *PRESIDIO DAVANTI ALLA LIDL* IN VIA BARACCA 177 ORE 17:30
Stamattina all’alba, ADIL BELAKDIM , sindacalista di 37 anni, è stato ucciso.
E’ morto schiacciato e trascinato a terra per qualche metro da un camion che lo ha travolto ha forzando il picchetto dei lavoratori in sciopero davanti al magazzino della LIDL a Bremabate, zona industriale di Novara, per far uscire la merce; poi è scappato senza fermarsi…
Adil era una avvocato, ma lavorava nei magazzini della logistica, e da anni portava avanti la lotta dei lavoratori per contratti degni, per orari meno massacranti, per un posto di lavoro non sotto il ricatto dei licenziamenti o di una busta paga misera.
Era diventato coordinatore del Si Cobas, uno dei sindacati che porta avanti da anni e con costanza la lotta dei facchini, dei magazzinieri, degli operai nei grandi poli della logistica, come Fedex, Amazon, Ikea, Lidl.
Non è un caso isolato, pochi anni fa un altro operaio e sindacalista fu ucciso davanti ai cancelli, anche lui schiacciato da un camion che forzò il picchetto. Solo negli ultimi 10 giorni i lavoratori in sciopero sono stati picchiati ed aggrediti a Pavia e nella vicina Prato.
Non è giusto morire lottando per il proprio posto di lavoro, per conquistare i propri diritti, per un futuro più degno e giusto. Non possiamo rimanere indifferenti mentre si aggredisce, si attacca, si multa, si manganella, si reprime chi sciopera, incrocia le braccia e dice basta ad una condizione lavorativa e retributiva da schiavi.
Oggi Adil è stato ucciso perché i profitti di Lidl rimanessero intatti.
Andiamo davanti alla Lidl, come sta succedendo in tutta Italia, per ribadire che c’è chi ancora mette davanti a tutto i bisogni e i diritti delle persone, piuttosto che gli interessi dei padroni e delle grandi aziende! E non ha intenzione di abbassare la testa!
FACCIAMO LA NOSTRA PARTE, NON RIMANIAMO IN SILENZIO DI FRONTE A CHI PERDE LA VITA LOTTANDO, TOCCANO UNO TOCCANO TUTTI/E, GIU’ LE MANI INSANGUINATE DAI LAVORATORI E DALLE LAVORATRICI!
CHI NON RIESCE A VENIRE È PREGATO DI INVIARE A TUTT* QUESTO MESSAGGIO.