Oggi sono 63 anni dalla scomparsa del “guerrigliero del popolo”, protagonista della rivoluzione cubana sin dalla spedizione Granma.
Potremmo ricordare le innumerevoli gesta e aneddoti che fortunatamente la storia ci ha riportato, ma non basterebbe sicuramente un post.
In queste poche righe vogliamo invece sottolineare la sua essenza, il suo modo di “essere” nella rivoluzione.
Il modo di combattere con il sorriso, ma senza far mancare fermezza e decisione nei momenti importanti; la provenienza da una famiglia popolare che lo ha messo davanti ai soprusi che subivano i contadini e i ceti più poveri; un’attività studentesca che gli fece maturare l’idea che era possibile, ma soprattutto giusto ribellarsi allo sfruttamento e al regime di Batista; l’affrontare ogni difficoltà nel cammino rivoluzionario come un’opportunità per crescere e trovare una via migliore.
Queste sono le caratteristiche che gli riconosceranno gli amici stretti, ma soprattutto il popolo cubano.
Molto sarebbe da dire sull’eroe dall’eterno sorriso, ma chiudiamo con le parole di Fidel, anni dopo la vittoria della rivoluzione:
“Ricordo che dopo la sua morte dissi una frase: Nel popolo ci sono molti Camilo. Camilo è uscito dal popolo, ha avuto la possibilità d’affinare e sviluppare le sue straordinarie facoltà, ma quando vedo i nostri giovani ai piedi di un tornio per la fusione, quando li vedo in un laboratorio, quando li vedo lavorare tante ore per la rivoluzione, mi si conferma sempre più quella profonda convinzione che nel popolo ci sono molti Camilo”.
Lottiamo per far sì che tutti e tutte possano essere Camilo.