La Firenze antifascista sará in piazza per la solidarietá contro guerra, repressione e carovita.
Scendete in piazza insieme a noi!
Il tribunale di Firenze ha aggiornato l’udienza d’appello per i fatti delle Piagge a venerdì 13 maggio.
Noi continueremo in ogni caso a rivendicare di essere nel giusto per aver impedito a Forza Nuova di manifestare cercando di soffiare sul fuoco della guerra tra poveri.
Per questo Firenze Antifascista lancia per sabato 14 maggio un corteo che partendo dalla solidarietà agli antifascisti sotto processo sappia parlare alla città dell’opposizione a guerra, carovita e repressione.
Sul fronte esterno il governo Draghi ha deciso di entrare in guerra a fianco del regime reazionario di Zelensky armando i battaglioni nazifascisti, aumentando ancora le spese militari, costruendo nuove basi.
Sul fronte interno tutto questo si traduce in aumento delle bollette e del costo della vita, disoccupazione, tagli a scuola e sanità e innalzamento del livello repressivo con un pesante attacco all’agibilità politica dalle scuole alle fabbriche, denunce, processi, sgomberi, interventi della squadra antidegrado, militarizzazione e chiusura delle piazze con ordinanze che limitano libertà individuali e collettive.
Mentre il governo arma i nazifascisti in Ucraina i suoi tribunali processano gli antifascisti in Italia: questo é lo stato di cose che abbiamo davanti.
Il 13 maggio la Corte d’Appello del Tribunale di Firenze emetterà la sua sentenza contro gli antifascisti.
Lo stesso giorno ci sarà anche la prima udienza del processo per direttissima per i 4 compagni che furono fermati durante il corteo per lo sgombero di Corsica 81.
Più in generale però quel giorno per Firenze non è una giornata come un’altra.
Quando il governo D’Alema bombardava con la NATO la Jugoslavia, il13 maggio 1999 il sindacalismo di base chiamò allo sciopero generale contro la guerra: il corteo a Firenze, arrivato sotto il consolato USA, fu duramente caricato dai Carabinieri.
Ne seguì una pesante campagna mediatica di criminalizzazione e un processo che vide i compagni condannati a 7 anni in primo grado poi ridotti in appello e quindi prescritti a distanza di 11 anni dai fatti.
Oggi come allora guerra e repressione continuano ad essere colonne portanti di questo sistema d’ingiustizia.
Oggi come allora una parte della cosiddetta sinistra continua a confondere le acque: allora con le missioni arcobaleno, la mano buona dell’imperialismo, oggi manifestando per la pace con i colori giallo e blu della guerra.
Prova ne è, una volta ancora, il palco del 1 maggio a Roma di Cgil, Cisl e Uil.
Un 1 maggio sponsorizzato da ENI in cui i vertici sindacali non si sono degnati neanche di ricordare i lavoratori uccisi nella Casa dei Sindacati ad Odessa ma non hanno fatto mancare la propria solidarietà a Zelensky dimenticandosi che in Ucraina dal colpo di stato del 2014 ad oggi ogni festeggiamento e manifestazione per il 1 maggio è stata messa al bando come del resto tutti i partiti d’opposizione.
Oggi come allora è necessario continuare a lottare.
Per questo, per altro, per tutto…
Firenze Antifascista