Sabato 16 aprile 2022 Corteo – Basta abusi, sciogliere le squadre antidegrado!

Ore 15.30 Lungarno degli Acciaioli.

Sabato 16 aprile ore 15.30 Ponte Vespucci la Firenze Antifascista scende in piazza!

PER QUESTO…
Nella Firenze in cui attorno alla “cultura del decoro” é stata costruita la retorica sulla sicurezza l’azione di alcune unità speciali, come il reparto “antidegrado” della municipale (!) non può sfociare in altro che in abusi e violenza. È successo alla stazione qualche anno fa. È successo la settimana scorsa a pochi metri da ponte vecchio. È solo questione di quando si ripeterà, non del se si ripeterà. Chiedere lo scioglimento di questo reparto non risolve il problema della deriva securitaria e “antidegrado” ma è una prima rivendicazione. Se anche questa volta ad essere stato colpito é un lavoratore senegalese la questione va ben oltre.

PER ALTRO…
Con la retorica del decoro si esercita politica classista e repressiva rispetto a ció che risulta incompatibile: tra daspo urbani e zone rosse, fino alla recentissima istituzione del “minidaspo” di 48 ore, la repressione è sempre più legata alla volontà di “ripulire” lo spazio pubblico da tutto ciò che non è in linea con il modello della città vetrina, ad uso e consumo di chi se la può permettere. Aumento degli affitti, sfratti, svendita del patrimonio pubblico e abitativo, privatizzazione delle piazze, spazi pubblici ad uso e consumo di “clienti” e non di “abitanti” è un modello di città classista, a cui opporre resistenza e contro cui combattere. Il risultato di questo livello repressivo è un progressivo incremento della militarizzazione degli spazi, soprattutto in centro dove ormai è impossibile percorrere più di qualche decina di metri senza incontrare una divisa, il tutto accompagnato da una retorica di “legalità” e “sicurezza”. La stessa campagna contro gli spazi sociali occupati va in questo senso. Ma cos’è davvero la sicurezza? Sicurezza per chi? E come la si costruisce? Un quartiere, una piazza, una via vissuta e con legami di solidarietà è più “sicura” di un quartiere, una piazza, una via vuoti.

PER TUTTO…
Questo contesto é il risultato di precise scelte politiche per cui, la sempre maggiore arbitrarietá concessa alle istituzioni cittadine in materia di “ordine e sicurezza” produce una serie di provvedimenti e ordinanze che restringono sempre di piú il campo delle libertà individuali e collettive. La necessità di stretta repressiva è direttamente connessa all’aggravamento generale delle condizoni di vita come diretta conseguenza delle politiche del Pd, che fa la guerra sul fronte esterno inviando armi all’ucraina e sanzioni alla Russia e sul fronte interno.
La manifestazione di sabato 16 aprile parte necessariamente dalla solidarietá al lavoratore senegalese aggredito dalla squadretta antidegrado e dalla necessità di scioglimento di quel reparto.
Da quel “particolare” guarda peró al “generale” e alla volontà di creare le condizioni perché si inizi ad imporre l’idea di una città diversa.
Una cittá che rifugga l’idea di uno spazio urbano gestito ad uso e consumo del profitto e della rendita dove la “sicurezza” sia elemento di difesa di questi interessi e offesa verso chi li mette in discussioni.
Una città che rifiuti e di opponga a privatizzazioni, sgomberi, sfratti, delocalizzazioni e sfruttamento a cui contrapporre l’elemento della solidarietá come motore di trasformazione delle relazioni e della gestione dello spazio urbano.

La manifestazione arriverá sotto le finestre di Palazzo Vecchio perché nessuno deve provare a giocarsi la solita carta delle “mele marce”.
Noi non dimentichiamo le foto segnaletiche dei lavoratori senegalesi in san lorenzo che hanno preceduto la strage di piazza dalmazia ad opera di Casseri di Casa Pound.
Non dimentichiamo le altre azioni squadriste del reparto antidegrado contro tutti gli “incompatibili” di questa città.
Tutto questo ha un mandante che siede in Palazzo Vecchio. Ad essere marcio é tutto l’albero.
Adesso basta!

Fuori i fascisti e i razzisti dalla città

Fuori i fascisti e i razzisti dalla città!

Firenze Antifascista

 

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