Condividiamo da #Chelavorodimerda
[Firenze, 11 gennaio 2022]
Nel giorno dell’inaugurazione dell’edizione invernale di PITTI UOMO, una quarantina di lavoratori e lavoratrici precari/e ferma la ruota panoramica sotto lo slogan “Fermiamo la ruota dello sfruttamento, non si può lavorare così!” denunciando contratti truffa, orari di lavoro estenuanti per paghe insostenibili.
“Se in un Paese come l’Italia dove da oltre trent’anni, unico caso in Europa, diminuiscono i salari, aggiungiamo l’aumento delle bollette e del carovita, bisogna domandarsi come sia possibile vivere con questi salari da fame”. “Quando va bene siamo assunti con contratti a chiamata, con nessuna tutela e niente coperture per infortuni o malattia. Ma la cosa vergognosa è che non è cambiato nulla: turni sempre più lunghi, fino a 12 ore, e paghe che spesso non superano i sei euro all’ora. Oggi” ironizzano, “con due ore di lavoro possiamo permetterci al massimo un giro di giostra sulla ruota panoramica”.
Stamane gli ex lavoratori della fiera della moda hanno diffuso la prima parte di interviste raccolte da lavoratori che da anni prestano servizio nel più importante evento del fashion in Italia. “Tutto questo lusso” concludono i lavoratori” si accompagna alla retorica della ripresa e del rilancio dell’occupazione. Andrebbe detto, invece, che questi settori si reggono sulla fatica e su paghe da fame”.
Sulla pagina @chelavorodimerda stanno arrivando testimonianze e video interviste, a Firenze c’è un sistema di sfruttamento che va dai grandi eventi alle quotidiane condizioni di lavoro nei bar e ristoranti, dei reader e dei lavoratori in appalto.
Le briciole di questo sistema sono state lasciate davanti alla ruota panoramica davanti alla Fortezza da Basso.
I lavoratori di questa città non le accettano più!