Il 28 luglio lo spettacolo organizzato da Stefano Massini chiudeva idealmente la prima fase della lotta. Iniziava un agosto pericoloso, fatto di ferie, caldo, possibile isolamento.
Agosto volge al termine. Ed esattamente un mese dopo, il 28 agosto, è di nuovo concerto. Per salutare l’agosto che non ci ha piegato a ritmo di ska impegnato e militante.
Le sonorità giuste per omaggiare tutti i solidali che in queste torride settimane ci sono stati ancora più vicini. Le giuste sonorità per lanciare un messaggio chiaro al settembre che arriva: non osate far partire quelle lettere di licenziamento. Non osate anche solo immaginare che tutte le parole spese contro la chiusura di Gkn si concludano con un grande bluff.
Perché ogni giorno di più che passa, noi #insorgiamo
Ps come è già successo per lo scorso concerto, sarà un’occasione per noi per incontrare fonici, tecnici, montatori di palco, protagonisti nel proprio settore della lotta sindacale per condizioni di lavoro dignitose e contro il precariato dilagante.
Perchè nel mondo reale, il lavoro operaio non è solo quello confinato alle realtà industriali. Anche un concerto è fatto da carpentieri, elettricisti, manovali e da una complessità di lavoro manuale, direttivo, intellettuale quasi sempre sfruttato e mal retribuito.
Perchè nel nostro mondo ideale, non esiste un settore economico “strategico” ed uno secondario. La produzione di un semiasse può essere strategica quanto il suono di una chitarra elettrica, un cantante che prende una nota, il taglio di luci allestito su un palco.
Saremo diversi se saremo tutti.