Riceviamo e rilanciamo:
Ore 20.30 Firenze Mercato Dei Ciompi
MANIFESTAZIONE
La ricetta del Governo Draghi, che unisce le forze della destra razzista e neofascista a quelle trasformiste del centro sinistra, per salvare i profitti dei capitalisti italiani dopo la crisi del Covid, è di lacrime e sangue per lavoratrici e lavoratori; infatti nonostante una situazione sociale drammatica con oltre 5 milioni e mezzo di famiglie in povertà assoluta, si appresta a obbedire a Confindustria, sbloccando i licenziamenti e generando una mattanza di centinaia di migliaia di posti di lavoro, nei quali vanno anche contatati i lavoratori con contratti a termine scaduti e degli appalti non rinnovati e anche le molte migliaia di vittime di grandi crisi industriali, anche in Toscana, con licenziamenti già in essere e senza ricollocazioni certe per il futuro.
Si calcola che solo a Firenze e solo nel settore turismo\commercio si verificheranno nei prossimi mesi almeno 15 mila licenziamenti.
Inoltre sugli appalti si da la mazzata finale annullando, con il “decreto semplificazioni”, le poche tutele oggi previste per dipendenti del settore, mentre parallelamente si incentiva il lavoro a chiamata o in somministrazione, con zero diritti e stipendi da fame.
Tutto ciò si aggiunge alla cancellazione dei diritti, operata negli ultimi anni dai governi borghesi, con l’abolizione della scala mobile, con la legge 40, con l’abolizione dell’articolo 18, la legge Fornero, il Jobs act e con la sistematica repressione delle lotte sul lavoro, con nuova e sanguinaria violenza, come dimostra il ferimento di molti lavoratori impegnati nelle vertenze davanti alle fabbriche e la vile uccisione di Adil, attivista sindacale impegnato in un picchetto e travolto da un Tir che voleva forzare i blocchi.
A coronare questo vergognoso quadro di deregulation si aggiunge la pochezza delle misure atte a tutelare la sicurezza di chi lavora, come dimostrano le migliaia di morti sul lavoro ogni anno, che anche in Toscana colpiscono sempre più drammaticamente; anche gli sviluppi dell’inchiesta sulla morte di Luana, giovane lavoratrice del tessile pratese, dimisrano infatti gravissime responsabilità dell’azienda nel aver manomesso i sistemi di sicurezza per favorire i guadagni, (stessa logica della strage del Mottarone). Parallelamente per favorire gli intessi padronali si sdogana nuove grandi speculazioni sulle grandi opere, come la Tav e quella assurda del Ponte di Messina, mentre riprendono pericolosi appetiti anche in Toscana, come sull’aeroporto, sull’inceneritore, sulla stazione Alta Velocità.
Non basta!!! il macello sociale utile ad accontentare i grandi poteri finanziari come banche, assicurazioni, grandi proprietari del patrimonio immobiliare, si concede lo sblocco degli sfratti, una misura vergognosa che colpisce come sempre le fasce più deboli, senza alcuna misura concreta di intervento per attenuare la drammatica situazione abitativa di molte famiglie, sopratutto nelle grandi città; solo a Firenze rischiamo nei prossimi mesi l’esecuzione di 2 mila sfratti esecutivi. Ci preme ricordare che in una delle città più care di Italia per affitti abitativi e commerciali, non solo le famiglie ma anche il commercio sarà colpito inesorabilmente dallo sblocco degli sfratti con un rischio reale di desertificazione produttiva del centro storico, come dimostrano le già tante chiusure di questi mesi.
Peraltro le ingenti risorse economiche in arrivo dall’Europa, invece di essere utilizzate per i bisogni delle masse popolari, andranno dritte dentro le tasche dei padroni.
La prospettata gradualità dello sblocco sia dei licenziamenti che degli sfratti è soltanto una ennesima presa in giro che avrà solo l’effetto di prolungare l’agonia di tante famiglie.
ADESSO BASTA!! MANIFESTIAMO IL NOSTRO DISSENSO E RIPRENDIAMO TUTELE E DIRITTI!