1 settembre 1944: la liberazione di Sesto FiorentinoSe, per noi fiorentini, il giorno dell’insurrezione contro il regime fascista è festeggiato l’11 agosto non è in realtà stato così facile liberare davvero il di qua d’Arno. Oggi si festeggia la liberazione di Sesto Fiorentino, la lunga Battaglia di Firenze sui libri si considera finita proprio oggi, quando le truppe alleate entrarono nell’ultimo comune fiorentino già liberato dai partigiani durante due giorni di continui combattimenti.
L’estate del 44 per Sesto è un’estate di rastrellamenti e rappresaglie ai danni dei cittadini. I tedeschi infatti, obbligati a fare i conti con l’insurrezione popolare, si ritirarono su Monte Morello e scendevano in paese esclusivamente per costringere gli uomini a lavorare alla costruzione della Linea Gotica. Furono le operazioni della Brigata internazionalista Lanciotto Ballerini -cui facevano parte anche uno scozzese, tre jugoslavi ed un sovietico- coordinata con la Brigata Bruno Fanciullacci, che riuscirono a colpire più volte i tedeschi anche sul monte e che, anche dopo la liberazione, stanarono gli ultimi repubblichini ancora nascosti.
Ancora una volta quindi la storia della Liberazione è storia di gente comune, di rabbia e di amore. È la storia di un paese che non ha avuto intenzione di attendere gli Alleati e si è alzato da solo contro il regime fascista che ha solo saputo opprimere, razziare e uccidere commettendo stragi ed eccidi su una popolazione che non voleva abbassare la testa. È anche la storia di una brigata internazionalista che poco appare sui libri di storia, ma ci porta ad esempio come la solidarietà internazionale degli antifascisti sia da sempre una risposta contro ogni sopruso e che anche oggi non viene dimenticata dai combattenti internazionalisti in tutto il mondo.
Tenere viva la memoria, continuare nel solco della lotta, Fontesanta 2020 – ieri partigiani/e, oggi antifascisti/e!
Firenze Antifascista