Tantissimi/e in corteo in solidarietà agli Antifascisti/e condannati/e.
Ieri sera, un corteo di centinaia di persone ha illuminato la città, passando per le strade di tutto l’Oltrarno. Una manifestazione determinata che ha risposto alla chiamata della Firenze Antifascista mostrando la solidarietà ai 15 antifascist* condannati in via definitiva a 1 anno di carcere per travisamento durante un corteo contro Casapound nel 2013 che rispondeva a un’aggressione fascista a due giovani avvenuta pochi giorni prima. Una sentenza che ha colpito i condannat* anche con un totale di 45000 euro di multe, per un reato che negli ultimi anni ha visto aumentare le sue pene grazie ai decreti Salvini.
Siamo scesi per le strade, illuminando il buio che attraversa la nostra città, con torce, fumogeni e fuochi d’artificio, dimostrando ancora una
volta che ci sarà sempre chi alza la testa e continua a lottare per una società migliore e più giusta dove nessuno viene lasciato indietro.
Il percorso, terminato in una piazza Santo Spirito piena di giovani e non, ha voluto portare messaggi solidali con i condannati e contro fascisti e forze dell’ordine, complici dei fascisti stessi e responsabili di innumerevoli abusi, fino all’omicidio, come è successo proprio in San Frediano ai danni di Riccardo Magherini. Il corteo è andato ingrossandosi e la risposta del quartiere è stata come sempre positiva: tanti affacciati alle finestre ad applaudire, altrettanti a condividere le nostre parole d’ordine e gli slogan, in virtù del reciproco rispetto che esiste da sempre tra il quartiere di San Frediano e Firenze Antifascista.
Non è iniziata ieri e non finirà domani la lotta per la solidarietà e contro la repressione: tanti saranno gli appuntamenti di questi mesi e
tante saranno le iniziative solidali per raccogliere i 45 mila euro estorti dallo stato, perché ci sono 45000 buoni motivi per essere antifascisti*e in tantissimi e tantissime sabato sera abbiamo dimostrato di saperlo bene.
Ci preme però commentare anche le tante menzogne scritte nelle edizioni locali dei giornali sull’azione di rilancio del corteo,
avvenuta in piazza Santo Spirito venerdì sera, poco dopo mezzanotte. La Nazione, il Corriere Fiorentino, la Repubblica: tutti, come degli avvoltoi, sono subito accorsi a scrivere articoli “choc” per denunciare un supposto sfregio a Piazza S Spirito. Si è descritto questo episodio come un sopruso, come il fatto più grave che sia mai accaduto a Firenze, addirittura arrivando sfondare il muro del ridicolo descrivendo Santo Spirito come una “emergenza nazionale” (cortesia del pennivendolo direttore del Corriere Fiorentino, Paolo Ermini).
Certamente lo scopo di questi articoli era semplicemente di screditare Firenze Antifascista, riportando anche 2 o 3 dichiarazioni di residenti accuratamente selezionati, oltremodo faziose, tanto che ieri sera il corteo è stato accolto con gli applausi e la solidarietà proprio di un gran numero di residenti. Una operazione di screditamento già tentata più volte in passato, e sempre con poca fortuna. Questa volta ci riprovano cercando di infilarci in un tritacarne mediatico dove non si capisce più di chi o di cosa si stia parlando. Qual’è il problema? La movida? O non piuttosto una città se possibile ancora più svuotata di spazi di socialità dopo il lockdown e dove tutto è sempre più a misura di turisti? O una gestione dell’epidemia che fa acqua da tutte le parti con prescrizioni contraddittorie e sempre più illogiche e inapplicabili? O una crisi che ha visto i poveri diventare sempre più poveri e gli sfruttati sempre più ricattabili, con migliaia di famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese? O un Sindaco che fa finta di non vedere mentre compagn* e solidali in questi mesi si sono attivati con le raccolte alimentari, anche in Oltrarno, come nel resto dei quartieri?
La solidarietà autorganizzata in questi mesi si è espressa verso i più deboli, lasciati al loro destino dalle istituzioni cittadine tanto lodate da questi stessi “giornalisti”, tanto brave nel fare discorsi e cerimonie ma meno solerti nei fatti concreti. Questi sono i nostri valori e abbiamo scelto di portarli in S. Spirito, sia venerdì che sabato, perché questa piazza non è lo sfondo di una cartolina da vendere ai turisti e nemmeno il contorno di una chiesa pur bellissima: è la piazza di “Potente” e di “Sugo”, è la piazza di tutte le partigiane e i partigiani della Brigata Sinigaglia che hanno liberato Firenze nel 1944, è la piazza che si riempie ogni anno, il 25 Aprile, di migliaia di persone che si rendono protagoniste di una giornata di solidarietà e di internazionalismo.
Se ne facciano una ragione i pennivendoli: noi non ci siamo appiattiti né mai ci appiattiremo né sulla cultura dello sballo né sulla retorica della città vetrina. Dopo sabato è evidente per l’ennesima volta che l’intento di infangare la Firenze Antifascista sia naufragato, e che se a questure e direttori di quotidiani infastidisce la vitalità dell’antifascismo popolare in questa città significa che evidentemente stiamo marciando sulla giusta strada. Non importa quante illazioni o ridicole accuse finiscano nelle pagine dei loro giornale, la loro credibilità è pari a zero, né potranno mai con i loro titoloni cambiare ciò che ieri sera abbiamo dimostrato: Firenze è, e sempre sarà, antifascista! Loro
condannano e reprimono, noi rispondiamo con la solidarietà e rilanciando la lotta!
45.000 buoni motivi per continuare a lottare.
45.000 buoni motivi per essere Antifascisti/e!
Firenze Antifascista