La Casa Bianca ha dato il via libera e la Turchia si prepara ad invadere la Siria settentrionale.
Il regime fascista turco di Erdogan, sconfitto alle ultime elezioni e segnato dalla crisi economica crescente, cerca di reagire alle difficoltà utilizzando l’arma del nazionalismo e della guerra contro i kurdi per recuperare consensi e mettere fine all’esperienza che si sta sviluppando in Rojava.
L’invasione del Rojava e della Siria del Nord scatenerà nuovamente la guerra in quei territori. Il Medio Oriente continua ad essere al centro dello scontro e dell’attenzione degli stati capitalisti e imperialisti, che cercano attraverso la guerra di espandere i propri interessi. E per fare questo, tutti gli attori regionali ed internazionali coinvolti, dagli USA alla Russia, dall’Iran alla Unione Europea, sono ben disposti a lasciare che la Turchia continui la sua guerra al movimento kurdo, dentro e fuori dai confini del paese, attraverso politiche di repressione, sostituzione etnica e di aperto sostegno a ciò che resta delle milizie jihadiste in Siria. Mentre Ankara continua ad utilizzare il ricatto dei profughi e dell’invasione migratoria come arma contro l’Unione Europea..
Come sta facendo da oltre 40 anni, il movimento kurdo non si arrenderà. Attraverso il PKK le YPG e le YPJ fà sapere che non ha intenzione di cedere alle minacce e in caso di occupazione turca difenderà il proprio territorio e resisterà come ancora resiste in Turchia, sulle montagne del Kurdistan e nell’enclave di Afrin.
La loro determinazione deve essere anche la nostra e darci l’esempio!
Come militanti internazionalisti continueremo ad opporci alle politiche di guerra e sfruttamento che i nostri governi sostengono direttamente anche quando in maniera ipocrita elogiano i kurdi per il loro contributo fondamentale nella lotta contro l’ISIS.
Continueremo a sostenere il movimento kurdo ed il suo progetto di liberazione fondato su anticapitalismo, emancipazione di genere, ecologismo ed abbattimento delle frontiere nazionali, etniche e religiose!
Continueremo ad essere attivi nella solidarietà, portando con noi l’esempio di Lorenzo Orso Tekosher, giovane internazionalista morto combattendo in Rojava e sostenendo con ancor più forza i compagni e le compagne di Orso, perché la loro lotta è anche la nostra.
Raccogliendo l’appello delle organizzazioni kurde , invitiamo tutti/e a manifestare contro la guerra e a sostegno della resistenza kurda in Rojava a partire dal primo appuntamento
A Firenze Giovedì 10 Ottobre – alle ore 18.00 – in Piazza Santa Maria Novella per raggiungere insieme il Consolato USA
Assemblea fiorentina per il Kurdistan