Nei giorni scorsi davanti al Comune di Calenzano è apparso uno striscione “Immigrato coccolato, italiano abbandonato” firmato dai fascisti di Casapound.
Spiegare chi sono questi luridi “fascisti del terzo millennio” (come loro stessi si definiscono) pensiamo sia purtroppo quasi superfluo.
Sono i camerati amici di Gianluca Casseri, che il 13 Dicembre 2011 in piazza Dalmazia a Firenze uccise Samb Modou e Diop Mor, colpevoli di essere “negri”.
Sono i sodali di Amedeo Mancini che il 5 luglio 2016 a Fermo, dopo averlo chiamato “scimmia”, uccise a pugni il nigeriano Emmanuel Chidi Nnamdi.
Questo solo per citare due degli episodi che hanno visto Casapound salire agli onori delle cronache.
In realtà sono una organizzazione che da anni propaganda fascismo e razzismo, alternando con spregiudicatezza iniziative di “volontariato”, partecipazione alle elezioni e vero e proprio squadrismo (e qui l’elenco sarebbe lunghissimo).
Tutto questo avviene anche grazie alla complicità di media e Istituzioni.
In tv tutti i giorni, in varie trasmissioni, si amplificano le idee razziste e xenofobe dei vari Salvini, Meloni, Di Stefano ecc ecc…
Magari ci si scandalizza per l’irruzione squadrista del Veneto Front a COMO, ma i contenuti sono gli stessi dei “politici” sopra menzionati, espressi senza bomber o tatuaggi. Per quanto riguarda la complicità delle Istituzioni invece, basta pensare a quanto abbia contribuito il PD allo sdoganamento dei fascisti, oppure a come il Ministero dell’Interno abbia “coccolato” Casapound anche con documenti scritti, oppure ai poliziotti che presentano libri nelle sedi di Casapound (come di recente a Bergamo)
Ma veniamo al caso di Calenzano.
da dove sono sbucati i cameratti (non è un errore di battitura) di casapound?
E perche? A cosa si riferisce lo striscione?
Ce lo siamo chiesto anche noi e alcune risposte ce le siamo date. Abbiamo deciso di scriverle perchè la situazione ci sembra in qualche modo emblematica di altre situazioni che vanno oltre il caso di Calenzano.
Nel comunicato pubblicato subito dopo l’eroico gesto dello striscione, Casapound Firenze sostiene di essere stata ad “aiutare una famiglia italiana” e di voler denunciare la “discriminazione nei confronti dei cittadini italiani”.
In realtà la situazione delle 2 famiglie di cui chiaccherano i fascisti è purtroppo ben nota (da almeno 2 anni ) a diversi compagni e antifascisti che più volte hanno aiutato CONCRETAMENTE e INDISCRIMINATAMENTE le due famiglie in difficoltà.
CONCRETAMENETE ad esempio riuscendo, con la presenza solidale di alcuni compagni, a rinviare l’esecuzione di più sfratti per morosità incolpevole (che avrebbero visto queste due famiglie con bambini, anche con problemi di disabilità, finire per strada senza soluzione alcuna). Oppure aiutandole nei trasferimenti tra le varie strutture in cui sono stati ospitati.
INDISCRIMINATAMENTE perchè a noi il razzismo fa schifo. Per noi una famiglia in difficoltà è una famiglia in difficoltà. Punto.
Famiglie che, magari per la perdita del lavoro di un coniuge, si trovano improvvisamente in difficoltà. Uomini e donne che subiscono il nostro stesso sfruttamento e la nostra stessa precarietà, figli che vanno a scuola con i nostri….per noi la solidarietà è tra sfruttati contro sfruttatori, non è un problema di nazionalità, colore della pelle o carta d’identità.
Da dove sbucano quindi i fascisti in questa storia?
I fascisti sbucano all’improvviso lunedì 27 Novembre.
Un attivista del Gruppo Casa di Campi Bisenzio passa e vede dei ragazzi con un furgoncino che sostengono di essere li per dar “dare una mano” alla “famiglia italiana” per il trasloco.
Trasloco che, peraltro, era in buona parte già avvenuto nei giorni precedenti, ma i fascisti evidentemente, arrivati da Firenze all’improvviso, non potevano saperlo.
Solo dopo alcune insistenze i fascisti, inizialmente molto reticenti, ammettono di appartenere a Casapound e di aver risposto all’appello di un consigliere comunale 5 stelle a Calenzano che su facebook ha pubblicato appelli per aiutare una famiglia ITALIANA (il maiuscolo è tutto suo)
Non sappiamo se ci siano stati contatti diretti tra il consigliere e i fascisti, immaginiamo di si, ma il dato di fatto è uno e incontrovertibile: i fascisti sono sbucati a Calenzano all’improvviso su invito/appello dei 5 stelle che soffiava sul fuoco della guerra tra poveri e del razzismo.
Ecco che la storia ci sembra valga la pena essere raccontata perchè i
protagonisti di questi maledetti tempi di crisi nel nostro paese ci sono tutti.
Da una parte c’è il PD, che a Campi Bisenzio in 2 anni non riesce a trovare una soluzione abitativa decente per 2 famiglie con bambini in emergenza abitativa.
Un PD che al Governo come sul territorio è promotore di politiche di lacrime e sangue sulla casa, sul lavoro, nelle scuole, nella vita di tutti i giorni per le classi popolari.
Un PD che devasta vite e territori (es inceneritore e megaeroporto proprio vicino a Calenzano).
Un PD che i fascisti ha abbondantemente contribuito a sdoganare, garantendo loro spazi di agibilità, sedi e visibilità, salvo poi indignarsi nei casi più evidenti e presentarsi come l’unico antidoto al ritorno dello squadrismo.
Dall’altra parte ci sono un gruppetto neofascista che sciacalla su una situazione drammatica e, dopo un invito più o meno esplicito dei grillini, si presenta per mettere uno striscione.
Guai, ovviamente, a sottovalutarli perchè la storia ci dimostra che il ruolo storico dei fascisti è proprio questo: essere tirati fuori dai loro covi quando, in situazioni di crisi e di conflitto, entrano in gioco per contrastare i movimenti e le persone che si autorganizzano contro le logiche del capitalismo.
E’ successo in Italia con le squadracce di Mussolini negli anni 20 e con le bombe fasciste nelle piazze e sui treni negli anni 70. E’ successo di recente in Grecia con Alba Dorata che è passata dal 5% al 30% nel momento di massima crisi per il paese.
Servi del capitale e dei poteri forti, riempiendosi la bocca di parole come patria e nazione. Ecco il ruolo dei fascisti. Vecchi e nuovi.
Invitiamo tutti a non cadere nella propaganda di questi sciacalli.
Il vero nemico non è chi avrebbe diritto a una casa popolare, ma chi, per compiacere interessi privati ha smesso di costruire case popolari.
Il vero nemico sono i grandi gruppi immobiliari che speculano tenendo migliaia di case sfitte, o chi può licenziarti da un giorno all’altro attraverso un sms.
Il vero nemico è chi tutti i giorni, per la logica del profitto, ci sfrutta e ci avvelena.
La soluzione non è certo il fascismo da sempre nemico della libertà e al servizio dei potenti.
Non farti fregare!
Prossimi appuntamenti
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- Corteo antifascista, 16 dicembre ore 15 – Piazza di S. Jacopino
Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos