Domenica 21 novembre 2021 FILM “Sorry we missed you” di Ken Loach

Sorry we missed you

Sorry we missed you

Ore 20:00 Cena a base di polenta, peposo e sugo di formaggi

Ore 21:30 Proiezione del film di Ken Loach
SORRY WE MISSED YOU
un film partecipe e accurato, che ci impone il confronto co la realtà dei precari, dei più deboli, dei nuovi schiavi

——
Regista: Len Loach
Genere: Drammatico
Anno: 2019
Paese: Gran Bretagna, Francia, Belgio
Durata: 100 min
Data di uscita: 02 gennaio 2020
Distribuzione: Lucky Red

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Insorgiamo per il futuro

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Insorgiamo per il futuro

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Sabato 20 Novembre 2021 Scendiamo in piazza

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Sabato 20 Novembre 2021 Scendiamo in piazza

Sabato 20 Novembre 2021 Scendiamo in piazza

Il 19 novembre sarà giornata di sciopero nazionale della scuola. A Firenze lo sciopero studentesco avverrà il 20, sabato mattina: h 9.30 da Piazza San Marco. E questa è la locandina del loro sciopero. Che sarà il 20, anche per convergere insieme a Gkn.

E Gkn tornerà in piazza per dire che nessuno deve osare fare ripartire la procedura di licenziamento, che ci vuole una legge antidelocalizzazioni e che Gkn deve diventare patrimonio collettivo per il futuro di tutti. Saremo insieme, studenti e lavoratori, per regalarci un altro piccolo pezzo di storia. Saremo insieme come percorso verso lo sciopero generale e generalizzato.

Perché lo sciopero della scuola e la vertenza Gkn sono entrambi lotte per il futuro. Per chi è studente e domani sarà lavoratore, per chi è lavoratore ed è genitore di studenti, per chi sta perdendo il lavoro, per chi lo dovrà cercare, per chi ha visto distrutta la propria socialità con la pandemia, per chi ha visto spazzata via la propria fabbrica con lo sblocco dei licenziamenti.

E voi, che siate antifascisti dell’ANPI, di Fridays for future, attivi nelle lotte contro le nocività nella piana, lavoratrici e lavoratori di altre aziende in crisi o oberati dai ritmi di lavoro di aziende in piena ripresa, che siate pensionati con la minima o esodati dalla Fornero, semplici cittadini, genitori di questi studenti, disoccupati, precari, lavoratori del pubblico impiego sottoposti alle provocazioni di Brunetta. Si, insomma, voi, impegnati a modo vostro per il futuro. Si, proprio voi, non avete bisogno di questa solitudine. Questa è anche la vostra piazza. Convergete e #insorgiamo

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Lunedì 1 novembre 2021 Iniziativa e cena a sostegno del Centro Amal al mustaqbal del Campo profughi di Aida (Betlemme)

Iniziativa e cena a sostegno del Centro Amal al mustaqbal del Campo profughi di Aida

Iniziativa e cena a sostegno del Centro Amal al mustaqbal del Campo profughi di Aida

Il Centro Amal al mustaqbal porta avanti varie attività in favore dei bambini e giovani del campo profughi.

Ore 20:00 Cena benefit
Ore 21:45 Collegamento con un compagno da Aida Camp
Ore 22:00 Proiezione del docufilm “The wanted 18”

Per prenotarsi alla cena mandare un messaggio al numero 3337267164 entro sabato 30 ottobre.

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Sabato 30 ottobre 2021 pulllman da Gkn per corteo nazionale a Roma. Noi insorgiamo per il futuro

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pulllman da Gkn per corteo nazionale a Roma

pulllman da Gkn per corteo nazionale a Roma

30 ottobre, corteo nazionale a Roma. La testuggine #insorgiamo torna a muoversi. Venite a Roma in pullman con noi (messaggiare via sms o whatsapp, telegram o signal al numero 3478646481).

I pullman partiranno da Gkn, via Fratelli Cervi 1, Campi Bisenzio alle h 7.30 di sabato 30 mattina. Per prenotare rivolgetevi alle realtà organizzate che fanno parte del gruppo di supporto o al numero attivato dal Collettivo di Fabbrica (solo messaggi, no telefonate, grazie).

ISCRIVERSI ALL’EVENTO NON DETERMINA LA PRENOTAZIONE DEL PULLMAN.

Il pullman sarà ad offerta libera. La cassa di resistenza della Gkn, costruita da tutte e tutti voi, calmiererà la spesa. Chi vuole o può pagare prezzo pieno, lo potrà fare. Così come chi non riesce a pagare nulla, potrà comunque venire. A questo serve la cassa di resistenza.

-Abbiamo preso tempo. Ora dobbiamo stare attenti che il tempo non prenda noi.
-Senza una legge antidelocalizzazioni, il nostro caso è destinato a ripetersi
-Non possiamo essere una vertenza normale, perché purtroppo normalmente si perde.
-C’è un mondo che ha contribuito a chiudere la nostra fabbrica, per difenderla ci avete costretto a provare a cambiare il mondo attorno a noi
– in piazza con Fridays for future e Extinction Rebellion per sancire l’unità totale tra difesa dei posti di lavoro e giustizia climatica, con i movimenti di lotta per la casa perchè la casa assorbe troppo salario e quando perdi il posto di lavoro, rischi di perdere la casa, con le reti per l’istruzione pubblica per dire che pretendiamo di avere un futuro lavorativo per noi e un’istruzione per i nostri figli, con i movimenti per la sanità pubblica per dire che questa società collassa senza un investimento reale sulla prevenzione, la cura, la salute pubblica.
– saremo a Roma a sostegno di una legge contro le delocalizzazioni.
– saremo a Roma con tutte le vertenze e le lotte del mondo del lavoro che vorranno unirsi al nostro spezzone.
E per dire che lo strumento principe per unire e sostenere queste lotte è lo sciopero generale e generalizzato.
Torniamo a stupire. Insieme in assemblea, come un’unica grande intelligenza collettiva. E a Roma, di nuovo con la testuggine del Collettivo e dei solidali..
#insorgiamo

TESTO QUI

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Giovedì 28 ottobre 2021 Assemblea cittadina con i lavoratori Gkn – Firenze 28 Ottobre

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Assemblea cittadina con i lavoratori Gkn

Assemblea cittadina con i lavoratori Gkn

Il 28 ottobre terremo una assemblea cittadina giovedì 28 ottobre al Teatro Puccini alle h 20.30. Sarà come fare idealmente una nostra assemblea sindacale di fronte a tutti voi, con tutti voi.

Noi l’abbiamo detto: Gkn non appartiene al fondo finanziario e in un certo senso non appartiene nemmeno solo a noi. Appartiene al territorio che la difende. Noi l’abbiamo detto e voi l’avete praticato. L’avete ribadito con i vostri corpi, con la vostra presenza nelle diverse date di mobilitazione.

Sarebbe egoistico da parte nostra coinvolgervi solo quando si tratta di essere “piazza”. Noi vogliamo invitarvi ad essere insieme a noi futuro, progetto, trattativa, strategia, tattica, vertenza.

La nostra vicenda deve essere una casa di cristallo dove ognuno possa vedere cosa succede. Lo facciamo per trasparenza. Lo facciamo per riconoscenza, per rendervi conto degli sforzi che avete fatto insieme a noi partecipando ai turni, cucinando, donando soldi, organizzando la protesta. Ed è un dovere minimo discutere con voi dei prossimi passi di una mobilitazione che vi appartiene.

Lo facciamo perché, che qua si vinca o si perda, questa nostra vicenda sia comunque lezione per il futuro. Possono toglierci tutto, ma non questo: la possibilità di imparare.

E lo facciamo soprattutto perché avremo bisogno dell’intelligenza di tutti. Gkn si salva come risultato di una intelligenza collettiva, sociale o sarà lentamente risucchiata nella normalità. E purtroppo normalmente le vertenze come le nostre perdono.

La vittoria dell’articolo 28 è provvisoria. Provvisoria perché Melrose è stata costretta a ritirare la procedura di licenziamento per vizi procedurali, ma ad un certo punto potrà riaprirla. E’ provvisoria perché, in assenza di una legge contro le delocalizzazioni, la nostra vicenda è destinata a ripetersi. E’ provvisoria perché ci ha dato solo tempo. Ma per cosa vogliamo usare questo tempo?

Il rischio, vero e drammatico, è che questo tempo venga usato solo per bollirci a fuoco lento. Per elaborare strategie “rassicuranti” con cui chiuderci gradualmente. Ci viene offerto l’ammortizzatore sociale e l’attesa di un nuovo compratore. Ma la fabbrica potrebbe ripartire a produrre in qualsiasi momento. E dove sta scritto che debbano essere i soldi pubblici a mantenerci, nel frattempo, per coprire la ritirata a Melrose?

E, guardiamo in faccia la realtà, quante fabbriche e quante aziende sono state chiuse dopo anni di ammortizzatori e in attesa del cavaliere bianco – del compratore – che non arriva mai? Bekaert, Bluetech, acciaierie di Piombino, Arcerol Mittal e ora forse Whirlpool ecc. ecc.: l’elenco è lungo. Noi continuiamo ad insistere che se si lascia scappare Melrose, non c’è niente da attendere: lo Stato intervenga per fare da ponte pubblico e rimettere subito in produzione l’azienda.

Questo è il passaggio complesso che abbiamo di fronte ad oggi. Abbiamo preso tempo. Dobbiamo evitare che il tempo prenda noi. Se scambiamo una vittoria parziale per la vittoria definitiva, noi alla fine perderemo. Forse perderemo gradualmente, forse con onore, ma perderemo comunque. E non c’è altra via che affrontare questa vicenda come intelligenza collettiva da un lato e dall’altro rilanciare ed estendere la mobilitazione. Fuori dalla lotta, non c’è salvezza.

Per tutte queste ragioni, il 28 ottobre terremo la nostra assemblea con voi e davanti a voi: giovedì 28 ottobre al Teatro Puccini dalle h 20.30.

Per tutte queste ragioni, il 30 saremo di nuovo a Roma. Riempiamo di nuovo i pullman. Venite con noi in pullman a Roma. Andiamo in mezzo a tutti i movimenti a dire che bisogna insorgere, che ora più che mai bisogna unirsi e che lo strumento principe per farlo si chiama sciopero generale e generalizzato. #insorgiamo

Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze

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La Firenze di Nardella fa la guerra ai poveri. Sfratti, sgomberi e polizia, non è questa la citta’ che vogliamo!

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La Firenze di Nardella fa la guerra ai poveri

La Firenze di Nardella fa la guerra ai poveri

La Firenze di Nardella fa la guerra ai poveri. Sfratti, sgomberi e polizia, non è questa la citta’ che vogliamo!

Sono notizia di qualche ora fa, gli sgomberi che ancora una volta hanno svegliato Firenze.

Il primo, a Quaracchi, nei confronti di una donna disoccupata in condizioni complicate e con un figlio con disabilità motorie, operato da reparto antisommossa e Digos, senza che sia stata individuata dal Comune alcuna soluzione alternativa.

Il secondo, in Via degli incontri 2 (Careggi), nei confronti di 15 occupanti, da cui molti si erano allontanati proprio per portare solidarietà allo sgombero di Via San Piero a Quaracchi. Operato dalla stessa squadra del precedente.

⛓ In entrambi i casi, lo sfratto è stato eseguito dispiegando uno spropositato numero di forze dell’ordine e con modalità che non prevedevano alcuna mediazione, trattativa, né soluzione alternativa o rinvio. Un modus operandi che non lascia vie di fuga.

Una stretta repressiva sempre più forte che lede, fra le altre, il fondamentale diritto a un tetto. Una stretta repressiva che colpisce come sempre chi già si trova in condizioni di vita precarie. Una stretta repressiva che raggiunge il suo apice nel rafforzamento del legame tra Questura (che usa il pugno di ferro) e Comune (che si disinteressa della vita de* cittadin*).

Una città in cui i bisogni della popolazione non siano al centro, non è la città che vogliamo. Lo abbiamo già detto questa estate, a proposito della ridicola scelta della chiusura di alcune piazze della città da parte dell’amministrazione comunale, di cui si vedono benissimo oggi i risultati, ovvero nessuno.

È così per le centinaia di persone che ogni anno vengono sfrattate dai loro appartamenti, ed è così anche per spazi come il Next Emerson, messo di nuovo all’asta proprio ieri, perché è inconcepibile per chi gestisce questa città uno spazio liberato da logiche di profitto. Per non parlare della quotidiana svendita di terreni e patrimonio pubblico, i quotidiani attacchi alle aree verdi (come i giardini della Carraia), la gentrificazione asfissiante che fa salire gli affitti, svuotare interi quartieri, ridotti a “divertificio” per chi se lo può permettere.

Come già era avvenuto per i diritti dei lavoratori con lo sblocco dei licenziamenti, anche il diritto alla casa si trova ora attaccato, aumentano le bollette e spese primarie, e in generale è sotto attacco il nostro diritto a viverci una città diversa: una città in cui ci siano garantiti il diritto alla salute, a un lavoro dignitoso, a una casa, a spazi sociali che ci permettano di vivere la città slegati da logiche di consumo.

Diffondiamo e partecipiamo ai prossimi appuntamenti che promuoveranno comitati e sportelli per il diritto all’abitare del nostro territorio!

Lo ribadiamo ancora con forza, non è questa la città che vogliamo, organizziamoci per riconquistarcela!

Le compagne e i compagni del CPA Firenze Sud.

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28 ottobre, h 21: assemblea cittadina al Teatro Puccini di Firenze – 30 ottobre, di nuovo a Roma. Insorgiamo per il futuro!

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Noi l’abbiamo detto: Gkn non appartiene al fondo finanziario e in un certo senso non appartiene nemmeno solo a noi. Appartiene al territorio che la difende. Noi l’abbiamo detto e voi l’avete praticato. L’avete ribadito con i vostri corpi, con la vostra presenza nelle diverse date di mobilitazione.

Sarebbe egoistico da parte nostra coinvolgervi solo quando si tratta di essere “piazza”. Noi vogliamo invitarvi ad essere insieme a noi futuro, progetto, trattativa, strategia, tattica, vertenza.

La nostra vicenda deve essere una casa di cristallo dove ognuno possa vedere cosa succede. Lo facciamo per trasparenza. Lo facciamo per riconoscenza, per rendervi conto degli sforzi che avete fatto insieme a noi partecipando ai turni, cucinando, donando soldi, organizzando la protesta. Ed è un dovere minimo discutere con voi dei prossimi passi di una mobilitazione che vi appartiene.

Lo facciamo perché, che qua si vinca o si perda, questa nostra vicenda sia comunque lezione per il futuro. Possono toglierci tutto, ma non questo: la possibilità di imparare.

E lo facciamo soprattutto perché avremo bisogno dell’intelligenza di tutti. Gkn si salva come risultato di una intelligenza collettiva, sociale o sarà lentamente risucchiata nella normalità. E purtroppo normalmente le vertenze come le nostre perdono. Per questo faremo una assemblea cittadina giovedì 28 ottobre al Teatro Puccini alle h 20.30. Sarà come fare idealmente una nostra assemblea sindacale di fronte a tutti voi, con tutti voi.

La vittoria dell’articolo 28 è provvisoria. Provvisoria perché Melrose è stata costretta a ritirare la procedura di licenziamento per vizi procedurali, ma ad un certo punto potrà riaprirla. E’ provvisoria perché, in assenza di una legge contro le delocalizzazioni, la nostra vicenda è destinata a ripetersi. E’ provvisoria perché ci ha dato solo tempo. Ma per cosa vogliamo usare questo tempo?

Il rischio, vero e drammatico, è che questo tempo venga usato solo per bollirci a fuoco lento. Per elaborare strategie “rassicuranti” con cui chiuderci gradualmente. Ci viene offerto l’ammortizzatore sociale e l’attesa di un nuovo compratore. Ma la fabbrica potrebbe ripartire a produrre in qualsiasi momento. E dove sta scritto che debbano essere i soldi pubblici a mantenerci, nel frattempo, per coprire la ritirata a Melrose?

E, guardiamo in faccia la realtà, quante fabbriche e quante aziende sono state chiuse dopo anni di ammortizzatori e in attesa del cavaliere bianco – del compratore – che non arriva mai? Bekaert, Bluetech, acciaierie di Piombino, Arcerol Mittal e ora forse Whirlpool ecc. ecc.: l’elenco è lungo. Noi continuiamo ad insistere che se si lascia scappare Melrose, non c’è niente da attendere: lo Stato intervenga per fare da ponte pubblico e rimettere subito in produzione l’azienda.

Questo è il passaggio complesso che abbiamo di fronte ad oggi. Abbiamo preso tempo. Dobbiamo evitare che il tempo prenda noi. Se scambiamo una vittoria parziale per la vittoria definitiva, noi alla fine perderemo. Forse perderemo gradualmente, forse con onore, ma perderemo comunque. E non c’è altra via che affrontare questa vicenda come intelligenza collettiva da un lato e dall’altro rilanciare ed estendere la mobilitazione. Fuori dalla lotta, non c’è salvezza.

Sulla vicenda Gkn si scaricano trent’anni di attacchi al mondo del lavoro. Si scarica la prepotenza e l’arroganza di multinazionali e Confindustria. Si scarica un tentativo di contrapporre la questione sociale alla questione ambientale, usando la transizione climatica come scusa per tagliare posti di lavoro. In verità la transizione climatica, con tutti i fondi connessi, sarebbe invece la ragione principe perché la riconversione del settore dell’auto sia sotto guida pubblica.

Noi non ci siamo svegliati un venerdì di luglio con l’idea di cambiare il paese. Noi quel giorno eravamo in ferie. Poi ci hanno chiuso la fabbrica e abbiamo realizzato che questo era il mondo in cui viviamo. E che tutto questo mondo attorno contribuisce a chiudere la fabbrica. Per questo non abbiamo avuto altra scelta che provare a cambiare il mondo attorno. E ad affermare con la nostra lotta che un altro mondo è possibile, è necessario.

Per questo saremo in piazza il 30 ottobre a Roma con tutti i movimenti – da quelli sulla casa, a Fridays for future – che sfileranno contro il G20. Saremo in quella piazza promuovendo uno spezzone operaio, in richiesta dello sciopero generale. Sarà lo spezzone “Insorgiamo”. E vi chiediamo, anche lì, di venire con noi. Lo chiediamo al territorio, a tutte le lavoratrici e ai lavoratori, siano essi precari, fissi, autonomi e agli studenti. In pratica chiamiamo in piazza la nostra famiglia.

-Gkn appartiene al territorio che la difende. Vi abbiamo chiamato ad essere piazza, ora vi chiamiamo ad essere progetto, strategia, tattica, futuro.
-Gkn si salva con i nostri e vostri corpi. Ma si salva anche con tutte le nostre intelligenze.
-La mobilitazione vi appartiene. Discutete insieme a noi i prossimi passi.
-Abbiamo preso tempo. Ora dobbiamo stare attenti che il tempo non prenda noi.
-Senza una legge antidelocalizzazioni, senza continuare la lotta, scambieremo una vittoria parziale per una vittoria definitiva. E perderemo.
-Non possiamo essere una vertenza normale, perché purtroppo normalmente si perde.
-In questo mondo, i posti di lavoro si bruciano e le fabbriche come la nostra chiudono, magari dopo una lunga agonia fatta di ammortizzatori e promesse. Per questo siamo obbligati a cambiare il mondo attorno a noi.

Per tutte queste ragioni, il 28 ottobre terremo la nostra assemblea con voi e davanti a voi: giovedì 28 ottobre al Teatro Puccini dalle h 20.30.

Per tutte queste ragioni, il 30 saremo di nuovo a Roma. Riempiamo di nuovo i pullman. Venite con noi in pullman a Roma. Andiamo in mezzo a tutti i movimenti a dire che bisogna insorgere, che ora più che mai bisogna unirsi e che lo strumento principe per farlo si chiama sciopero generale e generalizzato. #insorgiamo

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Ieri è stato l’ultimo giorno di Alitalia.

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I compagni e le compagne del comitato Tutti a bordo – No al piano Ita, con cui in questi mesi abbiamo stretto un legame di lotta e solidarietà fortissimo, sono in presidio contro il Piano ITA.

Un piano scellerato che ha cancellato la storia di Alitalia e ha prodotto 10000 esuberi: un massacro sociale senza precedenti.

Ai lavoratori e alle lavoratrici Alitalia va tutta la nostra solidarietà e sostegno. Contro il governo Draghi, contro miseria e devastazione, costruiamo un fronte unico per cambiare i rapporti di forza in questo paese!

Avanti, uniti, #insorgiamo

Ultimo giorno di Alitalia.

Ultimo giorno di Alitalia.

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Giu’ le mani dai lavoratori – giu’ le mani da chi lotta! Sabato in piazza a Prato, toccano uno, toccano tutti!

Giu' le mani dai lavoratori - giu' le mani da chi lotta!

Giu’ le mani dai lavoratori – giu’ le mani da chi lotta!

Lunedì 11, nel giorno dello sciopero generale del sindacalismo di base, un presidio del SI.Cobas che denunciava le condizioni di sfruttamento davanti la ditta di abbigliamento Dreamland è stato vilmente aggredito da una squadraccia di picchiatori con bastoni e mazze. Le dure immagini di lunedì si vanno ad aggiungere ad escalation di violenza contro i lavoratori e le lavoratrici. Solo qualche mese fa veniva investito mortalmente un sindacalista durante un picchetto alla LIDL; sempre a Prato, con le stesse modalità della Dreamland, veniva aggredito il presidio alla Texprint, così come sempre più spesso vediamo accadere nei magazzini della logistica nel nord Italia.

Sabato saremo in piazza insieme ai lavoratori e alle lavoratrici del Si.Cobas, che scenderanno di nuovo di fronte alle ditte del Macrolotto di Prato. Non possiamo tollerare che venga attaccato chi sul proprio posto di lavoro, in prima persona, lotta per conquistare un contratto migliore, per denunciare il lavoro nero, i turni massacranti da 12 ore, la mancanza di sicurezza. Quella di sabato a Prato è una piazza che parla a tutti i lavoratori, perché davanti all’offensiva di chi sfrutta dobbiamo saper opporre una forza compatta. Quella di sabato è la piazza di tutte e tutti gli antifascisti/e perché ciò che si è consumato davanti alla Dreamland è parte integrante dell’offensiva reazionaria nei confronti di chi lotta per un lavoro degno.

La fase che si è aperta con la crisi pandemica ha confermato nuovamente di chi sono gli interessi tutelati dalle forze politiche di governo; sono gli interessi di Confindustria, delle multinazionali, degli imprenditori. Contro la loro offensiva fatta di licenziamenti di massa, lavoro nero, turni massacranti, delocalizzazioni, ricatti, minacce e aggressioni, dobbiamo organizzarci per poter difendere in modo unito e compatto i nostri interessi, da opporre ai loro profitti a tutti costi, sulle nostre vite.

Sabato a Prato contro le aggressioni ai lavoratori che alzano la testa, contro l’arroganza dei padroni che sfruttano impuniti, pratichiamo e diffondiamo la solidarietà di classe, perché delle nostre lotte e le nostre conquiste siano loro ad avere paura!

PRATO REAGISCE A MAFIA E SFRUTTAMENTO, h 15.00 Macrolotto industriale di Prato!

CPA Firenze Sud, K100 Cantiere Sociale Camillo Cienfuegos, Krisis – Collettivo Studi Umanistici, Collettivo Politico Scienze Politiche – Polo di Novoli

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