Solidarietà a Vincenzo!

L’11 ottobre si è tenuta a Parigi l’udienza per l’estradizione del compagno Vincenzo Vecchi dalla Francia all’Italia. La decisione è stata rimandata al prossimo 29 Novembre.
Vincenzo è stato condannato a 11 anni per devastazione e saccheggio per aver partecipato, come altre centinaia di migliaia di persone, alle manifestazioni contro il G8 di Genova del 2001.

Né prigione né estradizione per Vincenzo, per Dayvid e per chi lotta contro questo sistema infame.

Solidarietà a tutti/e i/le prigionieri politici, dall’Italia allo stato spagnolo, alla Palestina, alla Turchia.

Per maggiori informazioni e sostenere la campagna di solidarietà:
https://www.sosteniamovincenzo.org

Solidarietà a Vincenzo!

Solidarietà a Vincenzo!

I compagni e le compagne del Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos

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Sabato 15 Ottobre 2022 tutte e tutti in piazza Tanucci ore 15.30

Rilanciamo e partecipiamo all’iniziativa lanciata dal CPA Firenze Sud

Giustizia per Sebastian e per tutti i morti sul lavoro!

Giustizia per Sebastian e per tutti i morti sul lavoro!

Giustizia per Sebastian e per tutti i morti sul lavoro!

Sabato scorso, verso le 10.30, ci siamo dati appuntamento in piazza Tanucci per fare colazione prima di “sparpagliarci” tra le iniziative e le assemblee in programma per la giornata.
Neanche eravamo arrivati che si ferma la prima volante. “Documenti!”
Poi arriva la seconda volante. Subito dopo la Digos. Ci chiedono: “Cosa fate qua?”
Risposta: “Noi siamo a fare colazione, e voi?”
Digos: “Noi siamo qui perché ci siete voi!”
Risposta: “Bene, allora siete qui per fare colazione con noi?”

Dopo una ventina di minuti ci rendono i documenti e noi andiamo al bar, stiamo a fare due chiacchere e torniamo in piazza per fumare una sigaretta.
La Digos è ancora lì… non più in due ma ora sono in sei… i quattro arrivati dopo il controllo fanno i vaghi.
Sono chiaramente schierati in modo da vedere ogni nostro movimento e in particolare “a difesa” della sede di Glovo, a un centinaio di metri da noi.
Esatto… proprio Glovo, la Glovo per cui lavorava Sebastian, il giovane rider fiorentino addirittura licenziato dopo esser morto sul lavoro.
Ecco cosa fanno le istituzioni cittadine: oltre i cori d’indignazione, nessun movimento sul fronte degli ispettori del lavoro, nessun controllo contro chi sfrutta e uccide sul lavoro, ma solo polizia contro chi denuncia lo sfruttamento e pretende lavoro sicuro e dignitoso.
Le istituzioni sono lì, come sempre, a difesa degli interessi e dell’immagine di Glovo al punto da presidiare militarmente la sede e la zona circostante.
Noi pensiamo che se una colazione ha dato così fastidio sia il caso di rilanciare e fissare collettivamente per l’ora della merenda, stavolta in modo davvero organizzato con volantinaggio nel quartiere e microfono aperto a disposizione di chiunque voglia portare solidarietà ai familiari, agli amici, ai colleghi di Sebastian, di chiunque voglia esprimere la propria posizione o portare la propria testimonianza rispetto alle condizioni di lavoro che ha incontrato vivendo a Firenze.

L’algoritmo oggi ha anche un nome riportato sui giornali locali: si chiama Mario Castagna, responsabile dei rapporti istituzionali per Glovo, che viene allo scoperto e dice che è addolorato ma nessuno chiede ai rider di correre, sarebbero loro a chiederlo… ci sta forse dicendo che la colpa della morte di Sebastian sarebbe della sua presunta spregiudicatezza?
Portiamo cartelli e striscioni: diciamogli cosa pensiamo del modo in cui vorrebbero farci lavorare!

CPA Firenze Sud

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FIRENZE SVEGLIA! In Israele e Palestina vige l’Apartheid

Dallo scorso lunedì, molte pensiline delle fermate dell’autobus di Firenze espongono un semplice messaggio: l’Apartheid è un crimine contro l’umanità. Questo sistema di discriminazione e segregazione fu, come tutti sanno, in vigore in Sudafrica fra il 1948 e il 1991, quando la lunga lotta per la liberazione guidata da Nelson Mandela portò alla sua abrogazione, anche grazie alla mobilitazione internazionale.

Ma c’è un altro paese in cui questo sistema è tuttora in vigore: Israele. E non da oggi. Precisamente dal 1948.

Questo sistema disumano di oppressione e dominazione sulle e sui palestinesi in tutte le aree sotto il controllo israeliano viene denunciato da decenni dalle associazioni della società civile palestinese, che ne vive le conseguenze sulla propria pelle.
Tutti i Relatori Speciali delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati che si sono succeduti dal 1993 hanno documentato e denunciato le pratiche di pulizia etnica, apartheid ed espansione coloniale praticate da Israele. Ricordiamo in particolare i rapporti dei relatori Richard Falk (2010) e Michael Lynk (2021), e la recente audizione alla Commissione Esteri della Camera dell’attuale relatrice Francesca Albanese.

Negli ultimi due anni, l’evidenza del crimine di apartheid è stata investigata, riconosciuta e denunciata anche, una dopo l’altra, da tutte le principali associazioni per la difesa dei diritti umani del mondo occidentale, incluse quelle israeliane.
Gli annunci sulle pensiline citano il recente dettagliato rapporto di Amnesty International, organizzazione che ha anche contribuito alla campagna. I rapporti delle israeliane B’tselem (2021) e Yesh Din (2020) e quello di Human Rights Watch (2020) hanno raggiunto conclusioni simili.

Come dimostrato su solide basi giuridiche in questi rapporti, l’evidenza del crimine di apartheid è un dato di fatto e non un’opinione politica. E non riguarda solo i territori occupati nel 1967 dall’esercito israeliano, ma tutti i territori controllati da Israele, dove vige, secondo il rapporto di B’tselem, “un regime di supremazia ebraica dal fiume Giordano al Mar Mediterraneo”.

È il momento che la società civile, in Italia e nel mondo occidentale, ne prenda atto, e che le nostre istituzioni politiche escano dalla loro aurea di complice indifferenza ed ipocrisia.

In Israele e Palestina vige l'Apartheid

In Israele e Palestina vige l’Apartheid

In Israele e Palestina vige l'Apartheid

In Israele e Palestina vige l’Apartheid

La campagna è un’iniziativa di
RETE FIRENZE PER LA PALESTINA
a cui aderiscono:
Anpi, Sezione Potente
Associazione di Amicizia Italo-Palestinese Onlus
Assopace Palestina
Cantiere sociale Camilo Cienfuegos
Comunità delle Piagge
Comunità palestinese di Firenze
Cospe
Partito Comunista dei Lavoratori
Partito dei CARC
Rifondazione comunista
oltre al contributo di singoli attivisti
e di Amnesty International Italia

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Venerdi 7 Ottobre 2022 – Jam session al k100!

Jam session al k100!

Jam session al k100!

Si torna tutti sul palco, si torna ad improvvisare, si torna a volare! Ore 21.30!

PORTA IL TUO STRUMENTO
Sul palco troverai microfoni, batteria, ampli per chitarra, ampli per basso e basso elettrico. Porta quello che vuoi!

COME SALIRE SUL PALCO
Non ci sono prenotazioni: arrivi, aspetti la fine del pezzo in esecuzione, alzi la mano, e sali!

COSA SUONARE
Potete fare quello che volete: intere cover, gorgheggi a caso, riff famosi, inventare su scale mai tentate… Il motto è “no virtuosismi, sì presobenismi”: non importa essere dei draghi, anche con poco può sempre nascere qualcosa di bellissimo!… Poi bhé se siete dei draghi viene ancora meglio!

Salite sul palco e divertitevi!

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Ciao Rossella!

Apprendiamo con dolore che la Compagna Rossella ci ha lasciati pochi giorni fa.

La ricordiamo bene, col suo piglio critico e generoso allo stesso tempo… Quante volte abbiamo viaggiato insieme per raggiungere manifestazioni di ogni tipo in tutta Italia, quante volte abbiamo cenato alla stessa tavola nelle più svariate occasioni. E in particolare vogliamo ricordare il tuo instancabile sostegno alla causa del popolo palestinese.

Ci mancherai Rossella!

I compagni e le compagne del Cantiere sociale Camilo Cienfuegos

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24 e 25 Settembre torna il sempre atteso torneo del Calcio al razzista!

24 e 25 Settembre torna il sempre atteso torneo del Calcio al razzista!

Torna il sempre atteso torneo del Calcio al razzista!

Torna il sempre atteso torneo del Calcio al razzista!

Quest’anno all’interno di una due giorni dedicata allo sport popolare e l’integrazione.
Questo il programma, ancora in corso di aggiornamento #staytuned

Sabato 24
Dalla provincia di Milano a quella di Firenze, quando lo sport popolare fa la differenza.

Ore 18:30 ne parliamo con Paolo Marelli compagno e regista del documentario CAP20100 e la “famiglia” del Centro Storico Lebowski
Ore 20.00 Cena
Ore 21.30 Proiezione del documentario CAP20100
A seguire dj set

Domenica 25
UN CALCIO AL RAZZISTA, due giorni sul calcio popolare
Ecco il programma ludico ricreativo:

Ore 12.00 Ritrovo e inizio torneo di calcio a 5 presso il campo del Circolo Dino Manetti
(via baracca 2/A, San Piero a Ponti)

Ore 13.30 (più o meno) Pranzo con penne al sugo di pecora o al pomodoro… poi si continua a giocare!
Ore 18.00 Premiazioni (solite cose: 1°/2°/3° posto, capocannoniere e miglior portiere)

Preparate gli scarpini, lasciate a casa la dignità e pronti per il fischio d’inizio!

***

Ulteriori info:

Documentario CAP20100 – sinossi:

Un intreccio di alcune vicende personali e collettive che offrono una riflessione su tematiche quali l’accessibilità allo sport, le periferie, la condizione dei migranti, il calcio femminile e il ruolo dei tifosi all’interno del movimento del calcio popolare. Questo è CAP20100, un documentario nel quale la realtà di un Campionato autogestito viaggia parallela all’esperienza di 4 squadre a 11 che in totale auto gestione partecipano ai campionati ufficiali.
La strutturale mancanza di fondi e spazi è il comune denominatore a cui queste esperienze cercano di dare una risposta tramite una fitta rete di relazioni. Stessa rete che permette di fronteggiare un’emergenza inaspettata quanto drammatica, grazie a numerose iniziative solidali, mettendo in evidenza come il valore di questi progetti vada ben oltre il rettangolo di gioco.

 

Il progetto del documentario CAP20100 spiegato dal regista Paolo Marelli.

“Da tempo coltivavo il sogno di documentare le esperienze di progetti di calcio popolare sul territorio milanese. L’opportunità è giunta grazie all’incontro e al lavoro fondamentale di Gian Marco Duina e l’associazione AltroPallone con l’obiettivo di raccontare e analizzare il fenomeno del calcio popolare a Milano.
Sul territorio milanese tutte le squadre di calcio popolare ad ora esistente sono nate o sono passate dal Campionato Popolare, quindi il parallelo tra queste due realtà separate ma simili mi è sembrato logico.
La struttura è corale. Tra Campionato e le squadre avevo a disposizione oltre 200 persone.
Mi sembrava, dunque, più coerente scegliere la collettività e che fosse il calcio popolare stesso il protagonista, dando ai personaggi un ruolo simbolico più che specifico e personale.
Ho voluto mostrare le periferie della metropoli milanese, la loro vitalità ma anche la bellezza nascosta. Le luci, i palazzi che a un primo sguardo possono apparire grigie, tristi e brutte, racchiudono una grandissima energia inespressa e a volte e anche messa a tacere da chi mostra solo il lato più di tendenza della metropoli.
Non potevo immaginare però che il percorso di ricerca venisse interrotto in maniera così netta da un evento che ha sconvolto le vite di tutti noi. Durante l’emergenza Covid le reti esistenti hanno permesso una rapida risposta in forma di aiuto solidale nelle strade e nei quartieri. Di fronte la difficoltà della pandemia sono nati progetti solidali che hanno coinvolto tutte le realtà di calcio popolare.
Il concetto “Cap20100“ rimanda sia al codice di avviamento postale di Milano, e alla situazione con il diritto di residenza da parte di alcuni migranti protagonisti della storia, ma è anche l’acronimo di Campionato Antirazzista Popolare.
L’importanza di fare rete esplicita la vera ricchezza di tutti questi progetti che creano reti sociali fondamentali come mostrato durante uno dei momenti più difficili degli ultimi anni.”

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Fontesanta 2022 – Brigata Sinigaglia sempre presente

Fontesanta 2022

Fontesanta 2022

C’è chi decise di tradire mettendosi al servizio dell’occupazione nazista e di repubbliche fantoccio complici dei peggiori eccidi che la nostra storia ricordi, di torturare, di sparare dai tetti della nostra città contro civili inermi.
C’è chi decise di combattere per la libertà e la giustizia , per l’uguaglianza , in clandestinità , nelle città come nei boschi,convinto che solo assumendosi il peso della lotta si può sperare, oggi come ieri, in una società migliore .
Abbiamo raccolto il loro testimone e al loro fianco continueremo a camminare verso la libertà.

Sabato 10 Settembre:
Ore 15:30 – La vita all’interno delle brigate partigiane ” attività per bambini
Ore 20:30 – Cena popolare
Ore 22:00 – Concerto con Malasuerte Fi sud (in acustico)

Domenica 11 Settembre
Ore 11:00 – Resistenza ieri e oggi . L’esempio di Fontesanta , le lotte di oggi e la strumentalizzazione del termine Resistenza.
Interviene Cristiano Armati
Ore 13:00 Pranzo popolare
Ore 14:00 letture e brani musicali tratti dal libro/cd “insorgiamo” di prossima uscita (con il Menestrello).

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Ancora fischia il vento!

Grazie a tutti e tutte per il weekend appena trascorso.
Un fine settimana di inizio settembre per noi molto intenso e significativo.
Venerdì compagni e compagne hanno partecipato numerosə alla “marcia per la pace” a Campi Bisenzio per ribadire ancora una volta che capitalismo e guerra sono profondamente correlati.
Non è possibile chiedere processi di pace e pacificazione senza smantellare l’apparato imperialista e il suo esercito, la Nato.
Sabato al Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos e domenica al Circolo Arci La Costituzione abbiamo festeggiato la Liberazione di Campi Bisenzio e di Sesto Fiorentino con due partecipatissime serate.
Grazie a tutti gli artisti e le artiste che hanno contribuito a riempire di resistenza e militanza questa due giorni.

Fiducia in questo Stato non ne abbiamo… L’antifascismo è nostro e non lo deleghiamo!
K100fuegos

Ancora fischia il vento!

Ancora fischia il vento!

Ancora fischia il vento!

Ancora fischia il vento!

Ancora fischia il vento!

Ancora fischia il vento!

Ancora fischia il vento!

Ancora fischia il vento!

Ancora fischia il vento!

Ancora fischia il vento!

Ancora fischia il vento!

Ancora fischia il vento!

Ancora fischia il vento!

Ancora fischia il vento!

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Comunicato stampa: L’accordo quadro è di fatto disatteso.

Condividiamo dal Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze

Comunicato stampa: L’accordo quadro è di fatto disatteso. La Rsu prende atto e non concorda con il rinvio al 5 settembre. La Rsu ex Gkn: “le istituzioni smettano di farsi prendere per stanchezza. Da subito assemblee dei lavoratori per stabilire il da farsi”

[Campi Bisenzio, 31 agosto 2022] Si è appena concluso il tavolo MISE sulla vertenza ex-Gkn, nel giorno in cui, come da accordo quadro, si sarebbe dovuto discutere e chiudere il piano industriale più volte indicato dalla proprietà di QF, nella figura del proprietario Francesco Borgomeo.
Ancora una volta si registra un nulla di fatto, con lo spostamento a un ulteriore incontro al MISE per la mattina di lunedì 5 settembre per i necessari chiarimenti, ad oggi mancanti, sul piano industriale e sulle prospettive di reindustrializzazione del sito di Campi Bisenzio.
“La Rsu ha preso atto e non concorda con il rinvio del tavolo, soprattutto su queste basi” sottolinea in una nota l’RSU ex Gkn. “Oggi, 31 agosto, QF diventa il soggetto reindustrializzatore dell’ex Gkn ma lo fa senza fornire un piano industriale, finanziabilità del progetto e altre evidenze. Il gioco ci pare evidente ed è quello di portare la società di fatto sull’orlo del baratro e del fallimento per poi costringere INPS e Ministero a concedere fondi pubblici – che siano ammortizzatori o altri incentivi.
Il futuro industriale dello stabilimento di Firenze è in mano ai lavoratori/ lavoratrici. Che le istituzioni smettano di farsi prendere per stanchezza ed inizino ad avere un proprio piano. Come collettivo di fabbrica affermiamo che non viviamo sotto ricatto e mai ci vivremo. Sapremo prenderci le nostre responsabilità e salvaguardare il futuro industriale del nostro stabilimento: da subito assemblee dei lavoratori per stabilire il da farsi”.
“L’atteggiamento avuto oggi al tavolo da parte dell’azienda non è solo deludente, è irresponsabile e ha fatto perdere tempo” conclude l’RSU. “Ha fatto perdere otto mesi a famiglie che oggi vengono gettate in uno degli autunni peggiori degli ultimi trent’anni dal punto di vista del carovita”.

Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze

Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze

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Venerdì 2 Settembre a Campi Bisenzio: liberiamoci dalla guerra!

Come in molti avevano previsto, l’invasione russa dell’Ucraina non si è risolta in breve tempo ma assume tutti i contorni di una guerra che durerà a lungo e che continuerà a portare i suoi frutti malati, fatti di bombardamenti, vittime civili, violenze, distruzione. Una guerra di cui i politici e i giornalisti cercano di nascondere le cause profonde, descrivendo Putin come un macellaio impazzito di recente e accusando chiunque non si arruoli al 100% nella retorica bellicista e antirussa di essere al soldo dello stesso presidente russo.

Non è questa la sede per fare delle analisi storico-politiche approfondite, ma è sotto gli occhi di tutti coloro che abbiano un minimo di onestà intellettuale il fatto che le rivolte di Piazza Maidan siano state un colpo di stato e che l’Occidente e la NATO stiano cercando di avanzare e di limitare il più possibile la Russia, in ripresa dopo la crisi profonda seguita alla caduta dell’URSS. L’ingresso di buona parte delle repubbliche ex sovietiche nella NATO (alleanza militare nata nell’immediato dopoguerra proprio in funzione antisovietica), con relativo dispiegamento militare (costruzione di basi, invio di soldati ed armamenti pesanti), rappresenta una sorta di accerchiamento e di sbarramento che i russi non possono accettare.

Ciò non ci porta certo a prendere le parti della Russia, nonostante le atrocità di cui si è macchiata la NATO in questi decenni e nonostante il fatto che la sua funzione originaria sia venuta meno da 30 anni. La Russia non rappresenta certo per noi un polo socialista ma neanche progressista a cui guardare con simpatia come militanti, lavoratori, proletari. Non lo è per la struttura economico-politica dello stato russo e non lo è per i rapporti politici che legano il blocco di potere putiniano alla destra europea e del nostro paese. E’ difficile non vedere come il governo russo rappresenti per le destre c.d. “sovraniste” (per loro sì!) un punto di riferimento e anche una fonte di grandi finanziamenti (vedi le varie inchieste su Lega Nord, Rassemblement National, Forza Nuova, la FPO austriaca, ecc).

Per non rimanere schiacciati tra Stati Uniti e Russia, per non subire e pagare le loro guerre, è necessario capire che l’attuale conflitto avviene sull’onda lunga della crisi del 2008, del 2011, della crisi pandemica e dei cambiamenti climatici. Ogni giorno diventa sempre più forte lo scontro economico, per chi ripaga il debito, per chi usufruisce dell’enorme liquidità finanziaria, per il controllo dei mercati in regime di sovrapproduzione, per le fonti energetiche, materie prime, industria estrattiva, porti, per gli spazi vivibili con la crescente desertificazione.

Tale scontro economico è tra chi sta in alto e chi sta in basso nella società, tra noi e loro, tra chi domina l’economia e chi ne è dominato. Ma lo scontro attraversa e divide anche coloro che dominano l’economia e che si spartiscono il mondo. Tra questa guerra “verticale” e guerra “orizzontale” c’è un rapporto stretto: tanto più veniamo arruolati nello scontro tra capitali, tanto meno riusciamo a difenderci dalla guerra che il capitale muove nei nostri confronti.

Solo così possiamo uscire dal vicolo cieco in cui ci stanno cacciando Biden, Draghi (e chi ne sosteneva il governo), Jhonson e compagnia, contestando radicalmente la politica guerrafondaia in atto e sabotando l’economia di guerra. Fermando l’invio di armi in Ucraina come in altre decine di teatri bellici, uscendo dalla NATO, pretendendo la fine delle servitù militari e la riconversione dell’industria bellica. Non certo sventolando bandiere della pace e bandiere dell’Ucraina, non certo invocando la fine delle ostilità mentre si vendono mine antiuomo e missili anticarro. A proposito vogliamo sottolineare, un’altra volta, l’ipocrisia di chi fa convegni sulla pace e poi definisce la Leonardo Spa un “fiore all’occhiello del nostro territorio”. E’ bene ricordarlo sempre, Leonardo, Thales e le altre fanno affari d’oro con questa guerra come con le altre, di cui alcuni esempi sono la guerra sporca di Erdogan contro i kurdi, quella di Israele contro i palestinesi e dell’Arabia Saudita contro gli yemeniti. Alla faccia della difesa della democrazia!

Senza contare che i miliardi di euro con i quali vengono finanziate le guerre vanno ad approfondire i tagli alla spesa sociale in un momento di crisi terribile come questo, con l’inflazione che galoppa e le famiglie che si impoveriscono a vista d’occhio.

In ultimo la questione ambientale: se la tutela di quel che rimane del pianeta e la “transizione ecologica” sono diventate irrinunciabili, la guerra ne è l’antitesi esatta, con la devastazione e il ritorno a combustibili fossili e industria bellica che porta con sé.

Forti di questi contenuti il 2 Settembre saremo in piazza a Campi Bisenzio dietro lo striscione “Il nemico è in casa nostra. Guerrafondai, padroni, governi, non pagheremo noi la vostra guerra”, e invitiamo tutti e tutte coloro si riconoscano nei valori del pacifismo, dell’anticapitalismo, dell’antifascismo e dell’internazionalismo a fare altrettanto.

Concentramento alle ore 21.00 in piazza Dante.

CONTRO LA GUERRA IMPERIALISTA, LOTTA DI CLASSE INTERNAZIONALISTA!
BASTA SPESE MILITARI E INDUSTRIA BELLICA! BASTA PROFITTI SPORCHI DI SANGUE!

I compagni e le compagne del Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos – Campi Bisenzio
Collettivo d’Ateneo Firenze

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