Giù le mani dal Cippi!

L’aria che si sta respirando a Firenze nell’ultimo periodo passa dai 5 mesi di mancati stipendi ai lavoratori ex GKN e la successiva messa in liquidazione, all’ aggressione fascista agli studenti del Michelangiolo, al ministro dell’istruzione e del merito Valditara che minaccia una dirigente scolastica per aver scritto una lettera con dei forti contenuti antifascisti.
In questo clima fiorentino il governo mette sotto attacco i nostri compagni e le nostre compagne, tipico comportamento di chi vuole distogliere l’attenzione dai reali problemi.
Dal loro comunicato i compagni e le compagne del Cpa ci chiedono: Firenze vuole essere messa sotto scacco dalla destra becera e forcaiola?
I compagni e le compagne del cantiere sociale esprimendo la più totale solidarietà al Cpa, dicono anche che il Cpa non si tocca e che lo difenderemo con la lotta!

Cpa

Cpa

Cantiere sociale Camilo Cienfuegos

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Venerdi 3 Marzo 2023 ore 21.30 Jam session carnevalata!

Jam session carnevalata!

Jam session carnevalata

Tra travestimenti e gadgets ridicoli si beve, si suona e si balla! Fortemente raccomandate parrucche, maschere, trucchi sgargianti e vestiti strambi!

PORTA IL TUO STRUMENTO
Sul palco troverai microfoni, batteria completa, 2 ampli per chitarra, 1 ampli per basso e basso elettrico. Porta quello che vuoi!

COME SALIRE SUL PALCO
Non ci sono prenotazioni: arrivi, aspetti la fine del pezzo in esecuzione, alzi la mano, e sali!

COSA SUONARE
Potete fare quello che volete: intere cover, gorgheggi a caso, riff famosi, inventare su scale mai tentate… Il motto è “no virtuosismi, sì presobenismi”: non importa essere dei draghi, anche con poco può sempre nascere qualcosa di bellissimo!… Poi bhé se siete dei draghi viene ancora meglio!

HOUSE BAND
Ci saranno sempre 3 mesicistə (batteria, chitarra e basso) che apriranno le danze e se necessario durante la serata prenderanno posto per non lasciare mai nessuna postazione scoperta!

Salite sul palco e divertitevi!

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Solidarietà agli studenti colpiti!

Sono usciti dalle fogne, lo hanno fatto a ridosso del 10 febbraio, lo hanno fatto con i metodi squadristi che li contraddistinguono da decenni, aggredendo studenti che ogni giorno lottano per una scuola libera e pubblica e contro questo sistema autoritario, liberista e patriarcale.
Mezzi d’informazione e politicanti cittadini hanno semplicemente “archiviato” il fatto come rissa tra studenti, giustificando l’immobilismo patetico e di comodo di fronte all’apertura delle molte sedi di estrema destra in città.
È fondamentale sviluppare una memoria collettiva antifascista e solidale diffusa.
Come compagni e compagne del cantiere sociale Camilo Cienfuegos esprimiamo la nostra totale solidarietà agli studenti colpiti.
La risposta sarà dura militante antifascista.

Fuori i fascisti dalle scuole

Fuori i fascisti dalle scuole

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Sabato 11 e Domenica 12 febbraio 2023 Due giorni di CONVERGENZA CAMPALE

Presso presidio permanente ex Gkn, via Fratelli Cervi 1, Campi Bisenzio (Fi)

Due giorni di CONVERGENZA CAMPALE

Due giorni di CONVERGENZA CAMPALE

Gkn è ancora sotto assedio. Forse l’8 febbraio segnerà il quarto mese senza stipendio.

“Insorgere per convergere e convergere per insorgere” è come abbiamo cominciato. Ed è la convergenza che ci può salvare. Vi chiamiamo ancora una volta ad abbracciare la fabbrica, a praticare convergenza.

Per essere fuori dalla loro emergenza, dentro la nostra urgenza di cambiamento.
Per dare continuità al 26 marzo, al 22 ottobre, al 5 novembre.
Per discutere della reindustrializzazione, della fabbrica pubblica e socialmente integrata.
Per il nostro patto dell’Appennino, la mobilità sostenibile, l’autodeterminazione alimentare.
Contro la guerra, perché nessuna lotta e nessun futuro può darsi se non si ferma l’escalation bellica mondiale.
Per la giustizia climatica e sociale, perché solo così c’è vita. E solo così riparte Gkn.
Contro il carovita, per il reddito e per il salario, perché loro non ci pagano mentre a noi viene chiesto di pagare tutto.
Contro il patriarcato, perché vogliamo tutto per tutt_
Perché c’è: una classe dirigente consapevole, dignificata, resistente.

“C’è e non credere a chi ti dice di no”.

Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze

Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze

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Venerdi 3 Febbraio 2023 ore 21.30 jam session k100

Si torna tutti sul palco, si torna ad improvvisare, si torna a volare!

Jam session

Jam session

PORTA IL TUO STRUMENTO
Sul palco troverai microfoni, batteria, ampli per chitarra, ampli per basso e basso elettrico. Porta quello che vuoi!

COME SALIRE SUL PALCO
Non ci sono prenotazioni: arrivi, aspetti la fine del pezzo in esecuzione, alzi la mano, e sali!

COSA SUONARE
Potete fare quello che volete: intere cover, gorgheggi a caso, riff famosi, inventare su scale mai tentate… Il motto è “no virtuosismi, sì presobenismi”: non importa essere dei draghi, anche con poco può sempre nascere qualcosa di bellissimo!… Poi bhé se siete dei draghi viene ancora meglio!

Salite sul palco e divertitevi!

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Sabato 28 Gennaio 2023 ore 16:00 P.zza d’Azeglio – Corteo

Contro ogni tipo di repressione!

Scendiamo in piazza al fianco degli studenti che protestano contro la militarizzazione delle scuole e i Presidi-sceriffo, portando la nostra solidarietà a Belal e a tutti i prigionieri politici palestinesi!
PALESTINA LIBERA! BELAL LIBERO!

Ogni giorno in Palestina sono decine le porte di casa che vengono buttate giù dai soldati israeliani, decine le case messe a soqquadro o
demolite e decine le persone che vengono arrestate. Come quotidianamente giovani vengono uccisi a colpi di arma da fuoco dagli stessi soldati durante scontri, raid nei campi profughi, controlli ai check point.
Tutto questo è realtà da decenni, in particolare dal 1967: tanto dura l’occupazione israeliana dei territori palestinesi.
In queste settimane, complice un governo di estrema destra, la repressione sionista continua nella sua ferocia, dirigendosi anche contro la solidarietà internazionale: una compagna toscana, Stefania, è stata prelevata, deportata ed espulsa. A lei va tutta la nostra solidarietà. Pochi giorni fa invece è giunta la notizia dell’arresto di Belal.
Belal è un compagno del campo profughi di Aida, nella città di Betlemme, che molti dei sostenitori della causa palestinese hanno conosciuto in Palestina e che più volte è stato in Italia e a Firenze a portare la voce del suo popolo. È attivo nel campo e nel Centro Amal al Mustaqbal (“Speranza nel futuro”), centro che promuove attività sociali per i bimbi di Aida.
Qualche giorno dopo il suo arresto, viene arrestato anche Twfeeq, il compagno palestinese che lo ha accompagnato durante l’ultimo viaggio in Italia.
Belal e Twfeeq sono solo due dei tanti, tantissimi arrestati di cui non è dato conoscere le accuse per le quali sono rinchiusi, la cui detenzione potrebbe essere prolungata per mesi o anni senza dover celebrare un processo: la c.d. “detenzione amministrativa”.
Si susseguono gli scioperi della fame, tra quelli sospesi da poco e quelli appena iniziati.
Ma sono migliaia i prigionieri palestinesi sepolti nelle carceri sioniste, in condizioni pessime e oggetto di continua repressione.
Il tutto mentre nel frattempo viene illegalizzata, assieme ad altre organizzazioni sociali e umanitarie internazionalmente riconosciute,
l’associazione Addameer. Un’associazione di sostegno ai prigionieri politici, che fa inchiesta sul tema e organizza campagne. Proprio secondo Addameer sono 4700 i prigionieri politici palestinesi, di cui 835 in detenzione amministrativa, 150 minori e 34 donne.
A tutti loro deve andare la nostra più totale solidarietà. Essere solidali con loro significa sostenere la giusta causa del popolo palestinese.
Vogliamo dirlo un’altra volta: sostenere la causa palestinese, criticare l’occupazione israeliana, la repressione e le politiche di apartheid non
ha nulla a che vedere con l’antisemitismo. Ed è grave che anche il Consiglio Comunale di Firenze abbia fatto sua la definizione “elaborata” dall’IHRA (International Holocaust Remembrance Alliance), che vede l’antisionismo come una delle forme più diffuse di antisemitismo.
Questo non è altro che un modo per screditare i solidali e per mettere a tacere
le voci critiche.

SOLIDARIETÀ CON I PRIGIONIERI POLITICI PALESTINESI!
ANTISIONISMO NON È ANTISEMITISMO
Firenze per la Palestina

Corteo studentesco

Corteo studentesco

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Solidarietà ad Alfredo e a tutti i prigionieri politici, ovunque essi siano rinchiusi!

Come compagni e compagne del Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos vogliamo esprimere la nostra vicinanza ai compagni che pochi giorni fa sono saliti sul tetto di palazzo Vecchio a Firenze per dare visibilità alla campagna di solidarietà nei confronti dei prigionieri anarchici Alfredo Cospito, Juan, Ivan e Anna.

Questi compagni erano in sciopero della fame per denunciare quello che si sta configurando come un assassinio di Stato nei confronti di Alfredo, che è tuttora in sciopero della fame dal 20 Ottobre. Alfredo è stato condannato a 10 anni per il ferimento di un manager e a 20 per l’esplosione di due ordigni nei pressi di una caserma dei Carabinieri, azione che non ha provocato e non poteva provocare alcun ferimento e per la quale è stato chiesto addirittura l’ergastolo per il reato di “strage politica”.

Da Maggio Alfredo è stato trasferito in un altro carcere e sottoposto al regime del 41 bis, quello ideato per impedire ai capimafia di continuare a “operare” dall’interno delle carceri. Alfredo è in 41 bis per aver mantenuto contatti con i compagni e per non aver mai rinnegato il suo impegno politico. Tale regime carcerario prevede un totale isolamento per 23 ore al giorno, l’impossibilità di ricevere libri ed altro dall’esterno, una sorveglianza h24 e l’esclusione a priori dai benefici e sconti di pena, tra le altre misure. Può durare per 4 anni e può essere prorogato praticamente all’infinito; se ne esce, di fatto, solo collaborando con la giustizia.

Questo accanimento è stato denunciato, oltre che dai compagni, da vari appelli, tra cui quello di avvocati di tutta Italia e quello di giuristi ed intellettuali tra cui l’ex presidente della Corte Costituzionale.

Tra le richieste dei compagni in sciopero della fame c’è inoltre quella dell’abolizione dell’ergastolo ostativo, un istituto che prevede l’impossibilità per un prigioniero per determinati reati di accedere alle misure alternative, ai benefici penitenziari e alla libertà condizionale senza una collaborazione con la giustizia.
Da sempre denunciamo questi due istituti, il 41 bis e l’ergastolo ostativo, come strumenti che lo Stato si era dato nella lotta alla mafia ma che sarebbero stati utilizzati anche contro i compagni e contro chiunque mettesse radicalmente in discussione lo stato di cose presenti. E così è stato. Se poi guardiamo alla storia recente del nostro paese e all’alleanza che lega importanti pezzi di Stato alla criminalità organizzata…

Vogliamo dirlo chiaramente: questa è tortura, questo è omicidio. Ci indigna, ci schifa, ma purtroppo non ci stupisce. Abbiamo visto come in Italia si è combattuto il movimento e le sue organizzazioni: botte e morti per le strade, bombe sui treni e nelle piazze, secoli di galera, leggi e carceri speciali, tortura ed assassinio. Questo è lo Stato italiano: ci si fregia tanto di essere una democrazia liberale, ma quando l’ordine costituito viene messo in discussione non si esita a calpestare le stesse basi della democrazia.
E c’è chi dice che la democraticità di uno stato si vede dalle sue carceri… Decine di suicidi ogni anno, sovraffollamento, condizioni pessime, mattanze vere e proprie come a Modena ed in altre prigioni nel Marzo 2020.

Solidarietà ad Alfredo e a tutti i prigionieri politici, ovunque essi siano rinchiusi!
Sempre dalla parte di chi lotta, mai di chi sfrutta, affama, tortura e uccide!

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Contro la repressione sionista! Libertà per Bilal e per tutte le compagne e i compagni palestinesi!

Di seguito ripubblichiamo il comunicato di Amal Almustakbal Center

Bilal

Bilal

𝑬𝒏𝒈𝒍𝒊𝒔𝒉 𝑩𝒆𝒍𝒐𝒘 • 𝑬𝒔𝒑𝒂𝒏̃𝒐𝒍 𝑨𝒃𝒂𝒋𝒐 • 𝑭𝒓𝒂𝒏𝒄̧𝒂𝒊𝒔 𝑪𝒊-𝑫𝒆𝒔𝒔𝒐𝒖𝒔 • 𝑩𝒆𝒉𝒆𝒂𝒏 𝑬𝒖𝒔𝒌𝒂𝒓𝒂𝒛

Alle tre e mezza di questa mattina le forze di occupazione israeliane, dopo essere entrate di forza nella sua casa all’interno del Campo profughx di Aida, hanno arrestato Bilal Jado.

Convogliamo tutta la solidarietà internazionale!
Seguiranno aggiornamenti ed appuntamenti.

#BilalLiberoSubito #FreeBilalJado

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At half past three this morning, the Israeli occupation forces arrested Bilal Jado after forcibly entering his house in Aida refugee camp. We convey all international solidarity! Updates and appointments will follow.
#FreeBilalNow #FreeBilalJado

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A las tres y media de esta mañana, las fuerzas de ocupación israelíes arrestaron a Bilal Jado después de entrar por la fuerza en su casa en el campo de refugiados de Aida.

¡Transmitimos toda la solidaridad internacional!
Más informaciones y citas seguirán
#BilalLibreAhora #FreeBilalJado

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A 3h30 ce matin, les forces d’occupation israéliennes, après être entrées de force dans sa maison à l’intérieur du camp de réfugiés d’Aida, ont arrêté Bilal Jado.

Canalisons toute la solidarité internationale !
Des mises à jour et des rendez-vous suivront.
#BilalLibreToutDeSuite #FreeBilalJado

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Gaur goizaldeko hiruretan, indar okupatzaile israeldarrak Bilal Jado atxilotu du indarkeriaz bere etxean sartu ostean, Aida errefuxiatu gunean.

Gure babesik beroena!
#BilalAskeOrain #FreeBilalJado

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Al fianco delle mobilitazioni popolari brasiliane contro il tentativo di golpe targato Bolsonaro!

I fatti eclatanti di domenica 8 gennaio, con i sostenitori di Bolsonaro che hanno assaltato il parlamento brasiliano, sono solo il segno più evidente del clima che si respira in Brasile.
Dopo la vittoria di Lula alle elezioni infatti Bolsonaro, che nel frattempo si trova “casualmente” negli Stati Uniti, non ha riconosciuto l’esito del risultato elettorale e ha più volte invitato i suoi sostenitori ad agire, auspicando anche l’intervento al proprio fianco delle forze armate.
Negli ultimi giorni infatti sono emerse in modo sempre più evidente le collusioni di alcuni settori delle forze armate e dei padroni delle aziende, favorite da Bolsonaro con politiche di privatizzazione e deforestazione selvagge a discapito delle classi subalterne e dei popoli indigeni dell’Amazzonia, con il tentativo di domenica.
Il fascismo può presentarsi in forme diverse a seconda della latitudine a cui ci si trova, ma il minimo comune denominatore è sempre il solito: farsi portatori di istanze reazionarie per favorire gli interessi del capitale nazionale e internazionale, che vorrebbe depredare il Brasile delle sue risorse naturali e ridurre ancora più in miseria le classi popolari.
Firenze antifascista è al fianco delle mobilitazioni popolari di questi giorni e per questo rilancia l’appuntamento degli antifascisti e delle antifasciste brasiliane di domenica 15 gennaio alle 15:00 in piazza Sant’Ambrogio, fuori dalla vuota retorica delle istituzioni italiane ed europee che hanno condannato per opportunismo un tentativo di golpe neofascista altrove sostenuto economicamente e militarmente, come in Ucraina nel 2014.
CONTRA O GOLPE!

Firenze Antifascista

Domenica 15 Gennaio 2023 Brasiliani antifascisti in Toscana – Presidio in difesa della democrazia in Brasile

Brasiliani antifascisti in Toscana - Presidio in difesa della democrazia in Brasile

Brasiliani antifascisti in Toscana – Presidio in difesa della democrazia in Brasile

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Venerdì 13 Gennaio 2023 Jam session

Jam session

Jam session

JAM SESSION DA PAUUURA!
Si torna tutti sul palco, si torna ad improvvisare, si torna a volare!

PORTA IL TUO STRUMENTO
Sul palco troverai microfoni, batteria, ampli per chitarra, ampli per basso e basso elettrico. Porta quello che vuoi!

COME SALIRE SUL PALCO
Non ci sono prenotazioni: arrivi, aspetti la fine del pezzo in esecuzione, alzi la mano, e sali!

COSA SUONARE
Potete fare quello che volete: intere cover, gorgheggi a caso, riff famosi, inventare su scale mai tentate… Il motto è “no virtuosismi, sì presobenismi”: non importa essere dei draghi, anche con poco può sempre nascere qualcosa di bellissimo!… Poi bhé se siete dei draghi viene ancora meglio!

Salite sul palco e divertitevi!

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