Sabato 15 aprile 2023 Corteo contro tortura e 41 bis, contro repressione, stato di guerra e carovita, solidarietà a chi lotta!

Rilanciamo e partecipiamo al corteo dalle ore 16 in Piazza dell’Isolotto

Corteo contro tortura e 41 bis, contro repressione, stato di guerra e carovita, solidarietà a chi lotta!

Corteo contro tortura e 41 bis, contro repressione, stato di guerra e carovita, solidarietà a chi lotta!

Sono anni che viviamo ogni giorno le conseguenze della crisi del sistema capitalistico, che genera guerre, emergenze sanitarie, ambientali e sociali. Le cause della crisi sono da ricercare nel sistema stesso ed è necessario organizzarsi per invertire questa tendenza, perché a pagarne il conto siamo sempre e solo noi. Ma cosa succede quando ci organizziamo contro questa logica?
Se scioperiamo e lottiamo per ottenere un salario più alto, ci scontriamo con minacce, ricatti, lettere di richiamo, fino ad arrivare ai licenziamenti. Se blocchiamo un magazzino, rivendicando un contratto migliore, veniamo denunciate, inquisitite, spesso arrestate o peggio ancora investiti, come è successo, solo negli ultimi anni, ad Abd Elsalam, nel 2016, e ad Adil Belakhdim, nel 2021. Ma non dobbiamo avere paura perché è solo lottando che possiamo vincere e strappare migliori condizioni di vita. Nelle scuole siamo costrette a lavorare gratis e a mettere a rischio la nostra vita senza alcuna tutela, sono 18 le/i ragazze/i morte/i durante il PCTO, negli utili 4 anni. Quando come studenti e studentesse abbiamo manifestato contro tutto questo abbiamo ricevuto cariche, denunce e arresti. Anche quando ci opponiamo con l’arte veniamo perseguite penalmente. In ogni caso, quando alziamo la testa, veniamo represse. La lista è lunga ed il messaggio chiaro: mettere a tacere chiunque si opponga.
Il costo della vita è triplicato, dagli alimenti, all’energia, alle materie prime, mentre i nostri salari sono sempre più miseri con un sistema di welfare sociale inesistente, distrutto dalle politiche di privatizzazione. Le politiche economiche del governo Meloni, come la più recente eliminazione del reddito di cittadinanza, non fanno che peggiorare le nostre vite. In un paese che si vanta di avere una costituzione che ripudia la guerra, qualsiasi governo ha sempre agito in direzione opposta, a partire da quelli a guida PD, alimentando per i propri interessi economie di guerra con ingenti investimenti militari. Infatti molti investimenti pubblici sono dirottati per l’economia di guerra che alimenta la produzione e vendita di armi per cui il nostro paese primeggia. L’attuale governo non cela le proprie intenzioni, ma anzi si scaglia con tutta la sua intolleranza verso chiunque si opponga, criminalizzando qualsiasi azione o idea che non si piega alla sua logica. È la logica di uno stato in guerra, che per affrontare la crisi economica e l’adesione totale ai piani bellici della NATO, non può che accanirsi contro chiunque provi a mettergli i bastoni tra le ruote, con una gestione poliziesca delle contraddizioni sociali per farci accettare salari miseri, per toglierci tutti quei diritti essenziali, dalla sanità all’istruzione pubblica e farci vivere una costante precarietà abitativa ed esistenziale.
Pur di tenere insieme questo sistema marcio e pur di pacificare ogni forma di dissenso, lo stato sta sperimentando sempre nuovi modi per sedarci, controllarci, dividerci e reprimerci. La violenza inflitta dallo stato si manifesta in tante forme: dall’accanimento sulla socialità, col decreto rave e la militarizzazione delle nostre strade e piazze, agli sgomberi di occupazioni sociali e abitative; fino alla repressione nei confronti del sindacalismo di base, dei disoccupati organizzati e dei movimenti ambientalisti. È all’interno di questo scenario che bisogna cogliere il continuo inasprimento repressivo, che negli ultimi 30 anni si è caratterizzato con un progressivo accentramento dei poteri utilizzando l’emergenzialità per legittimare tutti i salti in avanti delle politiche autoritarie. Sulla punta del castello di carta del nostro stato “democratico”, si pone il regime di tortura del 41-bis, utilizzato anche contro i rivoluzionari prigionieri, nel tentativo di annientarne l’identità politica e sociale, con l’isolamento totale e la deprivazione fisica, sensoriale e affettiva. La tortura, in un sedicente “stato di diritto”, non potrebbe essere uno strumento di punizione nei confronti di nessuna. Eppure, attualmente, ci sono 728 persone costrette a vivere una stanza di 1.5x2m per ventitré ore al giorno, in completo isolamento, filmata 24h, senza la possibilità di informarsi su cosa succede nel mondo, con la possibilità di vedere la propria famiglia una sola volta al mese e separate da un vetro divisorio. Tra queste, c’è Alfredo Cospito, anarchico, che ha iniziato uno sciopero della fame lo scorso ottobre per protestare contro il 41 bis, le cui condizioni peggiorano ogni giorno. La nostra solidarietà ad Alfredo Cospito è, infatti, lotta alla repressione, per rompere i meccanismi di differenziazione e premialità, su cui la controparte fa leva per isolarci e dividerci, innescando percorsi de-solidaristici. È per questo motivo che rifiutiamo la logica dei buoni e dei cattivi, di quelli che si possono “recuperare” e quelli che invece sono da “punire”.
Si riempiono la bocca di parole contro la violenza, ma la agiscono ogni giorno su chi lavora, chi migra, chi lotta o, come nel caso di Cospito, chi decide di scrivere e diffondere le proprie idee contro lo stato. Morte in mare e morte sul lavoro sono all’ordine del giorno in Italia, mentre politici e grandi imprenditori si arricchiscono sulle nostre spalle. La violenza delle proteste è la risposta di chi subisce soprusi e sopraffazioni da tutta la vita, di chi non ha più niente da perdere o di chi ha il coraggio di opporsi a un sistema che sembra indistruttibile, ma che ha molti punti deboli, e desidera un mondo diverso.
In questo contesto di crisi costante, c’è solo una certezza: non possiamo accettare questo stato di cose, dobbiamo prendere coscienza che a vivere così siamo la maggior parte e che ribellarsi è giusto e necessario. Come fanno in Francia, dove un popolo si riconosce e lotta insieme, in tutte le forme, senza buoni e cattivi, per migliorare le proprie vite, in uno sciopero generalizzato che sta letteralmente bloccando li paese, mettendo in ginocchio produzione, settore logistico e apparato poliziesco.
Il futuro è incerto, ma questo presente è insopportabile. Non ci resta che scendere in piazza, riappropriarci delle nostre vite, riprenderci le strade e liberare il tempo, farla finta di ripetere il mantra che questo sia il migliore dei mondi possibili, ma soprattutto smettere di servire uno stato che non ci serve, ma anzi ci sfrutta ed isola, stringendo sempre più la morsa su chi non si allinea. La solidarietà, invece, deve essere nostra pratica comune, che si sviluppa tra tutti i soggetti colpiti dalla repressione: dai prigionieri politici fino ai cosiddetti comuni, lavoratori, studenti, immigrati, proletari e tutte le categorie che in questo sistema vengono sfruttate.

CORTEO CONTRO 41 BIS, TORTURA, STATO DI GUERRA E REPRESSIONE 15 APRILE PIAZZA DELL’ISOLOTTO ORE 16

Occupazione Corsica – Via Ponte di Mezzo 32 e CPA Firenze Sud

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14-17 Aprile 2023 Apertura manifestazioni di interesse per la futura cooperativa

Condividiamo dal Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze

Apertura manifestazioni di interesse per la futura cooperativa

Apertura manifestazioni di interesse per la futura cooperativa

Non c’è tempo da perdere. Apriamo le manifestazioni di interesse per la cooperativa che si faccia veicolo di una delle ipotesi di reindustrializzazione

Il Comitato Tecnico Scientifico Solidale del Collettivo di fabbrica ha individuato opportunità di reindustrializzazione, regolarmente segnalate al Comitato di Proposta e di Verifica sin da dicembre.

Il piano industriale, ecologicamente e socialmente avanzato, che ne è scaturito ha proseguito le sue verifiche e la sua ricerca di finanziamenti e promotori.❗

Mentre la proprietà di Qf è immobile, stiamo provando ad apportare uno dei piani industriali tra i più avanzati a livello europeo dal punto di vista sociologico e ambientale. Se realizzato, nascerà a Campi Bisenzio un polo di avanguardia delle rinnovabili.

Stiamo procedendo su tutti i piani: verifica di prodotto, discussione con partner tecnici e societari. Ora è arrivato il momento di raccogliere le manifestazioni di interesse per il veicolo societario, cooperativo e mutualistico, che si farà carico del piano.

In pratica apriamo le posizioni per diventare socie e soci della cooperativa che proverà a operare la reindustrializzazione dello stabilimento di Campi Bisenzio.

Cos’è la manifestazione di interesse? Una proposta di interesse non vincolante, a cui seguirà appena possibile la proposta vincolante di adesione alla cooperativa che porterà avanti il progetto.

A chi è rivolta la manifestazione di interesse? La priorità ovviamente è alle/agli attuali dipendenti Qf, in servizio o in aspettativa, poi alle e agli ex dipendenti Qf e infine a chiunque sia interessata/o a diventare futuro socia/o fondatore, sovventore o lavoratore nella cooperativa.

Elettriciste/i, meccanici, manutentori, operaie/i, impiegate/i, amministrative/i, ma anche informatiche/ci, ingegneri ecc, semplici disoccupate/i, precarie/i: noi non abbiamo la sfera di cristallo, né possiamo garantire di riuscire nel nostro progetto, possiamo garantire che questo progetto è lavorativamente e socialmente unico.

Alla precarietà determinata da chi decide sulla tua testa, si sostituisce la complessità di decidere insieme e di costruire insieme un polo produttivo socialmente ed ecologicamente avanzato, mutualistico. Abbiamo riassunto tutto questo nell’espressione di fabbrica socialmente integrata

Come posso informarmi e quando posso fare la manifestazione di interesse?
Si terrà presso il presidio ex Gkn una tre giorni di discussione, informazione e raccolta delle manifestazioni di interesse

Venerdì 14

h 11.30-13.30 incontro con commercialista solidale, per esporre funzionamento cooperativa, manifestazione di interesse e workers buy out

H 18.00 Prima testimonianza di imprese recuperate

Sabato 15

h 10.30-13.00 Seconda testimonianza di imprese recuperate

h 14.00, l’esperienza di Rimaflow e le rete Fuorimercato

H 17.00, le caratteristiche del settore fotovoltaico in Italia e in Europa

H 18.00 Il piano industriale “Ex-Gkn for future”, stato societario e spiegazione a grandi linee delle principali caratteristiche

Domenica 16

h 14.30 Recap generale di tutte le sedute precedenti e nuova esposizione della manifestazione di interesse

Domenica pomeriggio, discussione della campagna di crowdfunding. CERCASI VOLONTARIE E VOLONTARI PER l’Insorgiamo tour per il crowdfunding tra 20 aprile e 8 maggio

Termine ultimo per presentare la manifestazione di interesse: lunedì 17 a mezzanotte

#insorgiamo

Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze

Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze

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Venerdì 7 Aprile 2023 Circo Jam

Circo Jam

Circo Jam

CIRCO JAM!
Non solo jam musicale, ma una jam di tutte le arti del mondo! Danza, poesia, giocoleria, magia, e tutto quello che può essere messo su palco e accompagnato da musica

PORTA IL TUO STRUMENTO
Sul palco troverai microfoni, batteria completa, 2 ampli per chitarra, 1 ampli per basso e basso elettrico. Porta quello che vuoi!

COME SALIRE SUL PALCO
Non ci sono prenotazioni: arrivi, aspetti la fine del pezzo in esecuzione, alzi la mano, e sali!

COME ESIBIRSI
Se vuoi esibirti in altre arti, lànciati sotto palco durante un pezzo in esecuzione, oppure ti daremo noi il contorno musicale! Danza, giocoleria o poesia, qualsiasi arte sarà stupenda accompagnata dalle note giuste!

COSA SUONARE
Potete fare quello che volete: intere cover, gorgheggi a caso, riff famosi, inventare su scale mai tentate… Il motto è “no virtuosismi, sì presobenismi”: non importa essere dei draghi, anche con poco può sempre nascere qualcosa di bellissimo!… Poi bhé se siete dei draghi viene ancora meglio!

HOUSE BAND
Ci saranno sempre 3 musicisti (batteria, chitarra e basso) che apriranno le danze e se necessario durante la serata prenderanno posto per non lasciare mai nessuna postazione scoperta!
Salite sul palco e divertitevi!

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Corteo 25 Marzo 2023 – Manifestazione nazionale – GKN Non si tocca!

Corteo 25 Marzo 2023 - Manifestazione nazionale - GKN Non si tocca!

Corteo 25 Marzo 2023 – Manifestazione nazionale – GKN Non si tocca!

Il concentramento del 25 marzo a Firenze è previsto per le ore 14.00 in Viale Guidoni angolo via Forlanini.
La ragione di questo concentramento è simbolico: lì infatti sorgeva lo stabilimento della Fiat di Firenze, che nel 1994 è stata chiusa e la sua produzione trasferita nello nuovo stabilimento di Gkn a Campi Bisenzio. Un filo rosso ci lega a quei luoghi perché siamo la storia di questa città e pretendiamo di continuare ad esserlo!

1. A tutti coloro che vengono da fuori, organizzano pullman o anche solo macchinate da lontano, vi invitiamo a iscrivervi al canale Telegram (https://t.me/+_b9Zaosqa2g2NWZk) su cui stiamo diffondendo questa circolare lasciando riferimenti territoriali per muoversi dalle diverse città.

2. Spingiamo uniti, anche sul terreno della propaganda!
Vi chiediamo particolare cura nel condividere la locandina del corteo, i post chiave che troverete su Collettivo di fabbrica e pagina “Insorgiamo con i lavoratori Gkn”, a usare ogni social e canali a vostra disposizione. Sul sito www.insorgiamo.org trovate il materiale scaricabile per stampare volantini e altre indicazioni logistiche.

3. Vi ricordiamo che stiamo chiedendo di fotografarsi con il cartello “IL 25 MARZO LIBERIAMO GKN! ROMPIAMO L’ASSEDIO, TENTIAMO IL FUTURO. Sosteniamo la raccolta fondi per la reindustrializzazione https://www.produzionidalbasso.com/project/gkn-for-future/” e vi invitiamo a diffondere e usare l’evento facebook per invitare e segnare il proprio interesse al corteo: https://fb.me/e/2oCIBRqRz

4. Per chi arriva in pullman o in macchina
Se vieni in macchina o in pullman: dall’autostrada A11 uscita Firenze Nord, direzione “Peretola aereoporto”, parcheggio “aereoporto Firenze P3” o “Aereoporto scambiatore T2” (*fortemente consigliati per i pullman organizzati*), prendere la tramvia linea T2 direzione “piazza dell’unità”, fermata “San Donato Università”, poi 5 minuti a piedi. Per parcheggiare in macchina, oltre ai parcheggi già consigliati sopra, potete parcheggiare anche nei dintorni del Mercafir.
Altra possibilità, *ma meno consigliata perché lontana dal concentramento circa 45 minuti con i mezzi*, dall’autostrada A1 uscita Villa Costanza, parcheggio Villa Costanza. Prendere tramvia T1 direzione “Careggi ospedale”, scendere alla fermata “Alamanni stazione”, salire su tramvia linea T2 direzione”Peretola aereoporto”, fermata “San Donato Università”, poi 5 minuti a piedi.

5. Per chi arriva in treno
Se vieni in treno: dalla stazione di Santa Maria Novella, prendi la tramvia dalla fermata “Alamanni stazione” linea T2 direzione “Peretola aereoporto”, fermata “San Donato Università”, poi 5 minuti a piedi. Dalla stazione di Rifredi sono circa 15 minuti a piedi. (infografiche in basso)

6. Per chi organizza pullman o chi semplicemente vuole socializzare la messa a disposizione del proprio mezzo per chi vuole raggiungere Firenze, iscrivetevi al canale Telegram e seguite le indicazioni https://t.me/+_b9Zaosqa2g2NWZk

LIBERIAMO GKN, ROMPERE L’ASSEDIO, TENTIAMO IL FUTURO!

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Domenica 19 Marzo 2023 – Presentazione libri NO SLEEP TO SHENGAL e LA MONTAGNA SOLA

Domenica 19 Marzo al Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos alle ore 21.00 parliamo del popolo ezida e dell’autonomia di Shengal con la presentazione dei libri alla presenza degli autori/trici:

  • “No sleep till Shengal” con ZEROCALCARE
  • “La montagna sola” CHIARA CRUCIATI e ROJBIN BERITAN

Seguiranno aggiornamenti presentazione libri no sleep to shengal e la montagna sola

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16 Marzo 2003 – 16 Marzo 2023 DAX ODIA ANCORA

A 20 anni dall’omicidio per mano fascista di Dax la rabbia non si è spenta.
Crediamo che l’antifascismo sia l’unico antidoto alle derive razziste, omofobe e misogine di una società soggiogata da anni di disinformazione e di guerra tra poveri. La pratica militante l’unica opposizione possibile alle aggressioni fasciste che restano impunite da parte degli organi preposti.
L’impegno politico giornaliero in difesa dei più deboli e per la costruzione di un mondo più equo l’unica opposizione possibile all’attuale governo fascista così come ai governi precedenti.

Sabato tutte e tutti a Milano al corteo in ricordo di Dax✊
Con rabbia e con amore le compagne e i compagni del Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos

Per chi volesse raggiungere Milano per il corteo ci sono ancora posti sul bus. Info nei commenti.

DAX

DAX

DAX

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Ora e sempre in difesa di Gkn

Possiamo vincere, dobbiamo tentare il futuro, creare un precedente a favore di tutte/i
Tutte/i ai loro posti

1. Abbiamo sconfitto insieme i licenziamenti in tronco, anche grazie all’articolo 28 dello Statuto dei Lavoratori, e sono arrivati quelli per logoramento. È arrivata la tattica della rana bollita: tavoli vuoti, piani industriali che non arrivano, investitori che non si presentano. La rana viene cotta a fuoco lento, senza che se ne renda conto.

2. Abbiamo resistito al logoramento ed è arrivata la violenza dell’assedio con i licenziamenti di fatto: 6 mesi senza stipendio né buste paga, chiacchiere tossiche, scelte opache, degrado dello stabilimento.

3. L’assemblea permanente è sempre la stessa, stesso obiettivo: preservare una risorsa industriale, tutelare i posti di lavoro. Il fondo finanziario ha lasciato il posto all’advisor, poi all’imprenditore, poi al liquidatore e l’obiettivo sembra essere lo stesso: la speculazione, prima finanziaria e ora immobiliare.

4. Non siamo solo resistenza, ma progetto. Abbiamo sviluppato nostri piani industriali: avanzati, al servizio della giustizia climatica, sociali, mutualistici. Noi potremmo ripartire a lavorare. E l’assedio si fa ancora più feroce.

5. Le istituzioni tutte potrebbero chiudere questa vicenda in cinque minuti, facendo quello che 17mila firme hanno chiesto: stipendi, cassa integrazione e intervento pubblico legati ai nostri piani industriali e allo scouting pubblico.

6. L’azienda ha dichiarato la liquidazione. Senza stipendio, di fatto noi siamo licenziati tanto quanto quel 9 luglio 2021.

E’ arrivata l’ora del colpo di reni. La rana ha l’ultima possibilità di uscire dalla pentola. Ora o sarà troppo tardi: Gkn può ancora vincere, se tutte e tutti ci attiviamo. #insorgiamo

Intervento pubblico ora
Fabbrica pubblica e socialmente integrata

Liberiamo Gkn, rompiamo l’assedio, tentiamo il futuro.
Tenetevi libere e liberi il 25 marzo

Ora e sempre in difesa di Gkn

Ora e sempre in difesa di Gkn

#insorgiamo

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Domenica 12 marzo 2023 Audiodocumentario Lo scherzo

Audiodocumentario Lo scherzo

Audiodocumentario Lo scherzo

Domenica 12 Marzo al K100 vi aspettiamo:
ore 18:00 Ascolto collettivo dell’audiodocumentario “LO SCHERZO – Il caso GKN, lotta operaia del terzo millennio” in presenza degli autori e del Collettivo di fabbrica
A seguire aperitivo

Maggiori informazioni:
Cinquecento lavoratori licenziati con una PEC, un’assemblea permanente che si insedia subito in uno stabilimento industriale storico per l’economia fiorentina, la GKN, ex-Fiat. Una comunità intera che si mobilita per la sua fabbrica e la nascita del movimento “Insorgiamo”, slogan che arriva dalla resistenza fiorentina e che diventa subito il segno di una rinascita collettiva. Questa storia viene raccontata nell’audiodocumentario “LO SCHERZO. Il caso GKN, lotta operaia del terzo millennio”, di Valentina Baronti, Camilla Lattanzi e Gianluca Masala, prodotto dalla trasmissione di RAI Radio 3 “Tre soldi”.
Il 9 luglio 2021, alle 10.30 del mattino i rappresentanti sindacali ricevono una PEC, con la quale si comunica la chiusura immediata dello stabilimento e l’avvio della procedura di licenziamento per tutti i dipendenti. Nessuna crisi, i conti sono in ordine e l’azienda produce utili. Si chiude per l’operazione finanziaria di un fondo quotato in borsa.
Una notizia così inaspettata che in molti pensano a uno scherzo, rispedito subito al mittente, con gli operai e la comunità che oltrepassano i cancelli della fabbrica e una mobilitazione che presto assume contorni più ampi, facendo della GKN un caso nazionale e politico.
Tutto questo viene raccontato dalle voci di quelle donne e di quegli uomini, raccolte durante i turni di presidio dello stabilimento, le manifestazioni, le assemblee, il tour tra le altre vertenze italiane, le canzoni, i momenti conviviali, i comizi e gli incontri culturali.
Un mix di voci ed esperienze che rappresenta la cifra collettiva di questa vicenda, la costruzione dal basso di un’alternativa a un sistema economico e politico in profonda crisi di senso.

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Venerdì 10 Marzo 2023 – 20 anni con Dax!

20 anni con Dax!

20 anni con Dax!

Ore 18.30
dibattito sull’antifascismo oggi, tra la riorganizzazione delle sigle neofasciste e l’avvento dei diretti eredi dell’MSI nella maggioranza del governo, ne parliamo con lo storico ELIA ROSATI

Ore 20.00
intervento telefonico dell’assemblea DAX RESISTE per il lancio del corteo nazionale di Milano del 18 Marzo
presentazione dei pullman da Firenze

Ore 20.30
Cena di finanziamento per la campagna 130mila
“condannati per gli scontri ospedale San Paolo”
Menu
Orecchiette alle cime di rapa
Peposo e fagioli, variante vegetariana
Prenotarsi entro l’8/03 al numero 3337267164

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Sabato 4 marzo 2023 appuntamento in piazza D’Azeglio per entrare nel corteo con concentramento in piazza Ss. Annunziata

Davanti all’aggressione fascista avvenuta davanti al Michelangelo la Firenze Antifascista ha saputo dare una risposta che ha visto gli studenti in prima fila avere la forza e la capacità di coinvolgere molti docenti e addirittura alcuni Dirigenti scolastici affinché prendessero posizione rispetto all’accaduto.
Abbiamo visto i collettivi studenteschi decidere, prender parola e organizzarsi in modo completamente autonomo e indipendente da ogni opportunismo di sorta rivendicando a sé l’antifascismo come base culturale e azione pratica.
L’intervento del ministro Valditara, che ha fatto il paio con la sortita di Blocco Studentesco, ha disvelato una volta di più le pulsioni culturali e ideologiche di questo “nuovo” governo.
Pensiamo che quanto sta accadendo non sia frutto della contingenza ma semmai segni il punto cui siamo arrivati e le cui responsabilità arrivano fino allo stesso Partito Democratico.
La risposta non può essere estemporanea, ma deve porsi il problema della crescita e del radicamento.
Sta maturando nelle scuole fiorentine, e quindi anche in città, la possibilità di alzare il livello del dibattito, che studenti, docenti, lavoratori di altri settori e attivisti antifascisti diano vita ad un confronto e uno scambio che contribuisca a questa crescita.
Noi pensiamo che questa possibilità vada tutelata e perseguita.
Pensiamo che la manifestazione del 4 marzo, per le modalità con cui è stata convocata, possa però depotenziare questo lavoro facendolo deragliare.

La “difesa della Costituzione” è un mantra che sentiamo ripetere da anni e che ormai ci sembra utile solo a certi apparati e burocrazie che per autoaffermazione sbandierano un antifascismo di facciata.
La Costituzione è la Carta fondante della Repubblica scritta nel secondo dopoguerra.
È il compromesso tra le classi sociali e i partiti che le rappresentavano secondo i rapporti di forza che la Resistenza aveva stabilito.
Oggi quei rapporti di forza non esistono più e sono totalmente sbilanciati a tutto vantaggio della classe dominante.
Agitare la “difesa la Costituzione” al di fuori di questo ragionamento è un esercizio puramente retorico, capace al massimo di creare un movimento d’opinione completamente scollegato da una pratica di reale emancipazione.
Altrimenti rischieremmo anche di non capire i motivi per cui la Costituzione altro non è che un “pezzo di carta” ormai svuotato di ogni significato dalla realtà materiale dei fatti: basta parlare di guerra, lavoro, scuola, sanità e servizi essenziali per rendersene conto.

Non ci dobbiamo concentrare sulla Costituzione e sulla sua forma.
Ci dobbiamo concentrare sulla sostanza dei rapporti di forza.
I rapporti di forza che oggi producono la distruzione della scuola, della sanità e del trasporto pubblico.
I rapporti di forza che producono l’utilizzo di fondi e infrastrutture pubbliche al servizio della guerra.
I rapporti di forza che hanno prodotto la riabilitazione del fascismo e del nazionalismo come base di arruolamento nelle politiche autoritarie e di guerra.
I rapporti di forza che esaltano la “difesa dei confini nazionali” al prezzo di migliaia di morti nel Mediterraneo e della costruzione di CIE e CPR.
I rapporti di forza per cui, nonostante la crisi climatica e eventi atmosferici sempre più catastrofici, si continua a parlare di trivellazioni, carbone e addirittura nucleare.
I rapporti di forza che producano sempre maggiore sfruttamento sul lavoro fino alla possibilità di delocalizzare e chiudere una fabbrica disdettando unilateralmente il contratto collettivo dei metalmeccanici come sta accadendo in GKN dove gli operai non prendono stipendio da 5 mesi.
I rapporti di forza per cui gli studenti vengono mandati in alternanza scuola-lavoro e a morire in fabbrica a neanche 18 anni.
I rapporti di forza che legittimano la tortura di Stato e di fatto la condanna a morte di Alfredo Cospito, prigioniero politico al 41 bis in sciopero della fame da 120 giorni.
I rapporti di forza per cui nelle carceri pestaggi, autolesionismo e suicidi sono il pane quotidiano.
I rapporti di forza per cui, ogni istanza esca dalla compatibilità viene prima criminalizzata e poi repressa, proprio come le occupazioni studentesche ormai gestite come “problema di ordine pubblico” a partire proprio dagli stessi Dirigenti scolastici.
I rapporti di forza su cui dobbiamo agire perché la storia del futuro sia diversa da quella di questo presente.

Questa è la nostra urgenza: costruire consapevolezza e organizzazione.
Per questo, all’interno di manifestazione su cui abbiamo già espresso le nostre perplessità, facciamo appello alla costruzione di uno spezzone che continui a coltivare la possibilità di una vera crescita, si ponga il problema del domani e non si esaurisca con il “grande evento” che lascia poi il vuoto dietro di sé, respinga al mittente la logica degli “opposti estremismi”, legittimi l’azione necessaria alla chiusura delle sedi fascisti come risultato della capacità popolare di renderli luoghi avulsi dal contesto sociale in cui provano ad agire e non conceda spazio all’opportunismo di chi si richiama all’antifascismo solo per calcolo elettoralista.
Uno spezzone che sappia rimarcare con determinazione che “Antifascismo è Anticapitalismo” e che dalla piazza del 4 marzo rilanci verso l’appuntamento nazionale di Milano del 18 marzo perché, se è vero che il fascismo è nato su un marciapiede qualunque, è necessario ricordare che quel marciapiede è anche quello su cui Dax fu accoltellato alla gola dai fascisti 20 anni fa e su cui i suoi compagni furono massacrati di botte dalla polizia poche ore dopo all’ospedale San Paolo.
Uno spezzone che rilanci su Firenze un prossimo appuntamento di assemblea pubblica per la costruzione collettiva del 25 aprile della Firenze Antifascista in piazza Santo Spirito.

Fiantifa 4 marzo 2023

Fiantifa 4 marzo 2023

Firenze Antifascista

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