Non passa giorno in cui qualche esponente del governo e di Fratelli d’Italia non se ne esca con qualche dichiarazione provocatoria rispetto a fatti storici legati alla Resistenza Antifascista.
In pochi giorni siamo riusciti a collezionare le dichiarazioni sulle Fosse Ardeatine della Meloni secondo la quale lì sarebbero state massacrate 335 persone “solo perché italiane” e quelle di Ignazio La Russa secondo cui i Partigiani avrebbero compiuto un’azione poco onorevole in via Rasella colpendo una banda musicale di pensionati anziché una colonna SS.
Sono provocazioni attraverso le quali coloro che sono cresciuti nelle file del neofascismo e oggi sono al governo cercano, da una parte di avvalorare l’idea secondo la quale i fascisti fossero “le vittime” e i partigiani “i carnefici”, dall’altra di dare sostanza attraverso la menzogna al sentimento nazionalista e di italianità.
Stanno cercando di piegare la verità storica per riabilitare e legittimare definitivamente la tendenza autoritaria e coercitiva del presente.
Ancora una volta lo stanno facendo in un contesto di guerra che li vede protagonisti a partire dalla vendita di armi: giusto per fare un esempio, Crosetto, oggi ministro della Difesa, fino al giorno della sua nomina era presidente della AIAD, per intendersi la Confindustria delle armi.
Sono fondi pubblici che per interesse privato, speculativo e imperialista vengono sottratti alla spesa sociale per esser destinati alle spese militari.
Nella preparazione del 25 aprile in piazza Santo Spirito, dell’intera giornata e del corteo che attraverserà San Frediano, chiamiamo tutta la Firenze Antifascista a scendere in piazza anche in Gavinana per dare un segnale respingendo queste provocazioni.
I Partigiani erano dalla parte giusta della storia e a loro dobbiamo la liberazione di Firenze l’11 agosto del 1944 mentre i franchi tiratori sparavano sui civili per terrorizzare la popolazione.
Per questo diamo appuntamento a tutti e tutte nel piazzale del CPA Firenze Sud alle ore 15.00 dove abbiamo installato la targa sull’eccidio di Pian d’Albero che è arrivata a noi dai partigiani della Brigata Sinigaglia.
Ci muoveremo quindi in corteo per raggiungere il monumento ai caduti di Pian d’Albero in piazza Elia Dalla Costa: quell’eccidio, commesso dalle SS sulla base di una spiata di alcuni fascisti della zona, dimostra una volta di più che contadini, partigiani e internazionalisti, venivano trucidati perché antifascisti e non certo per la loro nazionalità.
Faremo poi ritorno al CPA fi-sud dove a seguire verrà proiettato il video documentario “Brucia Ancora Dentro” a vent’anni dalla “Notte nera di Milano” quando il Dax fu ucciso dalle lame fasciste e i suoi compagni e compagne pestati all’ospedale San Paolo.
Infine cena popolare e raccolta fondi per la “Campagna 130mila”.
Il 25 aprile è divisivo? Che lo sia. Fuori da ogni retorica.
Perché con i rigurgiti della storia non abbiamo niente da condividere.
Firenze Antifascista