Venerdì 2 dicembre le organizzazioni del sindacalismo di base hanno proclamato SCIOPERO GENERALE.
A Firenze, alle ore 10.00 MANIFESTAZIONE E Assemblea Aperta
Scarica il Volantino:
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SCIOPERIAMO E MANIFESTIAMO PER:
L’aumento di salari e pensioni e il loro adeguamento al costo della vita, con recupero automatico dell’inflazione reale.
La pace, il blocco delle spese militari, la fine dell’invio di armi nei teatri di guerra.
La riduzione dell’orario e dei ritmi di lavoro a parità di salario.
Il rilancio dei servizi pubblici essenziali, Sanità, Scuola e Trasporti; con investimenti e assunzioni, potenziamento dei servizi, blocco di esternalizzazioni e privatizzazioni.
Il diritto universale alla salute e alle cure.
Il reale diritto al lavoro, degnamente retribuito e tutelato e salario garantito a tutt*.
Il diritto alla casa con rilancio della edilizia residenziale pubblica, calmieramento dei prezzi di mercato, blocco degli sfratti per la morosità incolpevole.
La libertà di espressione, di dissenso e di sciopero; abolizione della legge 146/90 e dei decreti strumentali e fasulli su “Sicurezza” e “Rave”.
SCIOPERIAMO E MANIFESTIAMO CONTRO:
L’aumento del costo della vita e dei beni di prima necessità, mentre imperversano precarietà, disoccupazione e stipendi da fame.
La guerra, sciagura umana e sociale per popoli e i lavoratori e contro l’economia di guerra, che agevola la speculazione e l’impennata dell’inflazione e del caro-vita (bollette, mutui, carburanti e beni di prima necessità)
Delocalizzazioni, deindustrializzazioni e licenziamenti (come per Alitalia, Gkn, Almaviva, Whirpool e tanti altri)
Le privatizzazioni dei servizi essenziali, che danneggiano lavoratori e utenti, come le nuove Multiutily che speculano sul costo di acqua luce gas e rifiuti.
Il sistema di appalti/subappalti, il jobs act e le leggi che consentono di speculare sul costo del lavoro.
Le stragi, per mancanza di sicurezza in nome del profitto, di lavoratori e di studenti in PCTO (scuola lavoro)
La repressione nei posti di lavoro, gli obblighi di fedeltà aziendale e le sanzioni mirate.
Le opere inutili e dannose che deturpano i nostri territori e favoriscono inquinamento e cambiamenti climatici.
Il cinismo xenofobo che provoca strage dei migranti.
La autonomia differenziata, che disgrega il paese e peggiora le differenze sociali tra territori.