Sta iniziando la quarta giornata di resistenza allo sgombero di viale corsica81. Gli sbirri, sempre più innervositi, cercano di disturbare e attaccare il gruppo che sta resistendo sul tetto. Intanto il presidio permanente formatosi in strada sin da martedì, è ogni giorno più numeroso. È la comune di Rifredi, luogo di socialità, di lotta, di contrapposizione al deserto sociale che vorrebbero imporre. La comune che rompe l’isolamento, quello spazio dove chiunque voglia passa a fare due chiacchiere, a portare cibo, a bere e mangiare in compagnia, a discutere del futuro che ci aspetta, a cantare, a sostenere i resistenti del tetto, ad insultare le guardie o a guardarsi un bel film.
La polizia e i carabinieri somigliano sempre di più ad esercito straniero che invade un territorio che non conosce. Frustrati nel vedere il vicinato che sostiene e rifornisce il presidio. Sconfortati dalla tenacia della resistenza e nel sentirsi sempre più spesso cantare “avete solo collleghi, solo colleghi”.
Come ci scrisse Orso dal Rojava, è solo sconfiggendo la solitudine e la rassegnazione che si può fare la differenza. La Firenze indomabile sta facendo la differenza. Nuovi legami si stringono, pratiche e idee ieri ritenute difficili, sembrano adesso la normalità. È tempo di riscatto, di porre fine al nulla che avanza, di essere tempesta.
Oggi in tribunale verrà discusso l’aggravamento delle misure cautelari per glii/le arrestat* del 19Marzo. A chi è sottoposto a restrizioni della libertà per aver difeso Corsica81 va tutto il nostro sostegno. Da parte nostra, il presidio di oggi sarà ancora più vivo, con spettacoli di teatro, letture e molto altro.
Non abbiamo paura del futuro, è il loro futuro che ha paura di noi.
P.s. l’area cani autogestita è ancora libera e sotto il controllo della libera comune di Rifredi. Ieri è stata presidiata per alcune ore dalle truppe in divisa ma adesso è libera ed aperta come è sempre stata.