Antifascismo è antirazzismo e anticapitalismo!
Il 13 dicembre 2011 Gianluca Casseri, fascista di Casapound, uccideva in piazza Dalmazia due lavoratori senegalesi, Samb Modou e Diop Mor, ferendone quasi mortalmente un terzo, Sougou Mor, rimasto paralizzato a vita.
L’ennesima strage fascista della Storia italiana fu rapidamente sminuita come il gesto di un pazzo isolato da parte dell’allora sindaco Renzi e del PD, dai giornalisti e dalla questura. Le indagini furono condotte in modo ridicolo, ignorando gli indizi che potessero compromettere Casapound e far emergere i legami imbarazzanti del Casseri con la questura di Pistoia. I fascisti ottennero così, una volta di più, impunità per i propri crimini.
Ben diverso è stato il trattamento riservato agli 8 antifascisti che sono stati condannati nelle scorse settimane per aver impedito nel dicembre 2014 un presidio razzista di Forza Nuova nel quartiere delle Piagge. E ben diverso è l’accanimento con cui sono state condotte le indagini contro 39 compagne/i anarchici, attualmente sotto processo, tre dei quali sono in carcere da mesi. Così accade in questa città che i fascisti di Casapound possano costituirsi parte civile, proprio in quel processo, accanto agli sbirri e ai loro rappresentanti. Sì, proprio quelli che si autodefiniscono ACAB, non conformi e antisistema, si dimostrano ancora una volta per quello che sono in realtà: provocatori, servi e infami amici degli sbirri.
A 7 anni di distanza ci troveremo ancora in piazza a ricordare che questi sono i fatti che sono successi, e ancora purtroppo succedono, nella nostra città, come abbiamo sempre fatto da allora, perché pensiamo che oggi più che mai debbano restare vivi e presenti in un’attenzione e una tensione collettiva che può essere solo quella della Firenze popolare e antifascista. Saremo in piazza per ricordare che la nostra città, non diversamente dalle altre città italiane, è da decenni governata usando il bastone della repressione contro chiunque non si allinei, mentre viene svenduta quotidianamente agli interessi di pochi privilegiati, senza guardare al colore della pelle se i portafogli sono belli gonfi. Ricorderemo che, secondo il sindaco Nardella, una fioriera vale più di una vita umana, quando chi perde la vita è un proletario e ha fratelli che esprimono la propria giusta rabbia. Anche questo è successo, solo pochi mesi fa, dopo che Idy Diene è stato ucciso da chi, facendosi veicolo del potere e della sua propaganda, ha considerato la sua vita di minore valore rispetto a quella di un bianco. Con la stessa violenza è stato calpestato il valore della vita di Riccardo Magherini, che nelle strade di San Frediano ha avuto la sfortuna di incrociare sulla sua strada tre assassini in divisa: non un essere umano, un figlio, un fratello, un padre, ma un “tossico”, così com’è successo in altre decine di casi: Cucchi, Aldrovandi, Uva, e chissà quanti altri di cui poco o nulla si è venuto a sapere.
“Mano libera alla polizia!” Questa è la soluzione di Salvini per tutti i problemi dell’Italia. La stessa polizia che tutti i giorni uccide, umilia e stupra, com’è successo a due studentesse, sempre a Firenze, vittime di due carabinieri partiti dalla stessa caserma in Borgo Ognissanti da cui partirono gli assassini di Magherini. Questa è l’idea di “sicurezza” del Governo 5 stelle / lega e questi ne sono i fedeli esecutori!
Abbiamo sottolineato per 7 anni che la propaganda fascista di Casapound o Forza nuova non è mai stata diversa da quella dei partiti istituzionali, PD in testa, che con Renzi, Minniti e Nardella hanno fatto dell’espulsione degli incompatibili una bandiera, con le squadre antidegrado della municipale, il DASPO urbano e il decreto Minniti-Orlando, gli accordi con la Libia, i CIE oggi e i CPT “democratici” di D’Alema e Napolitano ieri, gli stessi che hanno gettato le fondamenta di quella “Fortezza Europa” che oggi gli Orban e i Salvini si candidano a rappresentare con meno ipocrisia e più ferocia.
Secondo noi questa realtà non si può più ignorare e la risposta a tutto questo deve venire da quella Firenze antifascista, antirazzista e popolare che è scesa in piazza dopo l’omicidio di Idy, e che è tornata a manifestare poche settimane fa contro il decreto Salvini e in solidarietà con tutti gli antifascisti condannati e sotto processo. Per questo ci appelliamo a tutte e a tutti ad essere presenti il 13 dicembre in piazza Dalmazia per ricordare Sam, Diop, Idy e tutte le altre vittime della violenza fascista e razzista, per ribadire che non c’è spazio per i fascisti e i loro covi nella nostra città, e che la vogliamo libera dagli sceriffi alla Nardella.
Firenze Antifascista